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Libero mercato. Le tabelle (che nascono per usi fiscali) possono anche essere utilizzate come riferimento, volendo. Ma lasciano il tempo che trovano. Esempio. Venditore: Vendo nuda proprietà. Valore per me 100 se in piena proprietà, secondo le tabelle siamo all'80%, tenendo conto dell'età...

Visura storica catastale per cominciare. Non ti dà certezze giuridiche ma molto spesso ci azzecca e quindi è una buona base di partenza. Potresti già vedere così se è stata trasferita per decreto, quindi in asta.

Meglio leggere anche l'avviso di vendita, cosa dice riguardo l'oggetto della vendita? Probabile. Ma potrebbe anche essere che dalla perizia a oggi il procedimento sia concluso. La cosa migliore da fare è chiamare il delegato alla vendita.

Adibito ad abitazione principale. (Nel tuo caso acquistato con agevolazione prima casa ma la cosa è irrilevante per il discorso plusvalenza.) Se la residenza viene accordata, decorre dalla data in cui hai fatto la domanda, non dalla data in cui ti dicono di aver accorlo la domanda.

No, perchè in quel caso ufficialmente leggeresti atto di compravendita.

Se parliamo di atto di compravendita in cui il notaio, nel 2020, non cita gli estremi tracciabili di pagamento del prezzo, francamente è assai improbabile. O non è una compravendita o è un atto molto più vecchio.

Esatto, il calcolo della tassazione della plusvalenza (se dovuta) si calcola sui fatti (documentati) non sulle opinioni (valeva x).

Direi che hai già la risposta che chiedi. Sarà per altri motivi, magari semplicemente per il piano di distribuzione. Cioè la spartizione del ricavato ai creditori. Cosa dice il tuo avvocato?

Confondi l'azione per costituirsi un titolo con le modalità (e procedure) previste per mandare in esecuzione quel titolo una volta che lo hai ottenuto. In parole semplici: la causa serve per ottenere "hai ragione, devi prendere questa cifra", il titolo. Con il titolo in mano puoi avviare...

E' più probabile di quanto si pensi, certo è solo un sondaggio ma apre a qualche riflessione: https://www.federnotizie.it/la-trascrizione-dellaccettazione-tacita-di-eredita-un-sondaggio-sulle-prassi/

Qui non ci formalizziamo, per noi resti sempre il buon Gianco!

Mi sembra che stiamo dicendo la stessa cosa, nella sostanza. :)

In teoria facoltativa, se trovi il notaio che non fa problemi e ci sono. Ovviamente le parti devono anche essere d'accordo. Nei panni dell'acquirente la pretendo.

E' in altre parole quello che ho già scritto sopra. Io non direi che "ha già pagato la sua quota" ma che piuttosto non è tenuto a pagare nulla se non l'anno in corso e quello precedente (parliamo di anno di esercizio, non l'anno solare). In teoria in solido con il vecchio proprietario. In...

Come ha già detto il pirata, assai frequentemente il condominio rimane a bocca asciutta, spende per la procedura e basta, poi non incassa nulla dopo la vendita. Questo perchè quasi sempre c'è un creditore ipotecario di primo grado (il classico mutuo per esempio) che ha diritto a essere...

Ok, allora non è istant buyer, non avevo guardato il sito ma vedo che altri lo hanno fatto e a questo punto chiedo venia. Facci sapere se vuoi.

Non conosco la società in questione ma è probabilmente un istant-buyer, figura che comincia anche a vedersi in Italia e che soddisfa un preciso target di mercato: mi servono i soldi subito, anche meno, ma subito. Dal poco che so si accontentano di un piccolo margine, purchè ovviamente positivo...

E' del tutto normale e spesso è anche ben specificato in avviso di vendita che le spese condominiali seguono l'art. 63 disp. att. cc. All'aggiudicatario è richiesto di saldare il prezzo, pagare le imposte e la sua quota parte del compenso del delegato/custode. Talvolta spese di cancellazione...

Perfettamente inutile anche questo. Si paga l'imposta sul prezzo valore e non ci possono essere problemi. Ripeto: vale solo per immobile a uso abitativo.

Nel caso descritto dal postante (immobile ad uso abitativo) tutto questo non serve e lo ha già spiegato bene Francesca.