Iaragos..io ho semplicemente espresso una mia opinione circa il quesito originariamente posto. Se ha bisogno di nozioni giuridiche non devi chiederle a me io svolgo un altra professione,forse è il caso se vuoi soddisfare una tua conoscenza di rivogerti ad un legale o ad un notaio.
A parte che non hai espresso alcuna opinione ma certezze granitiche (sei immobile quanto gli oggetto del tuo mestiere e altrettanto incline all'ascolto e alla logica)
A parte questo, dicevo...guarda che io SONO un avvocato. Di nozioni giuridiche ne possiedo e le ho espresse con ordine, chiarezza e semplicità linguistica nel confrontarmi con te. Siccome sono umile e non penso di essere "nata imparata" sono sempre ben disponibile ad apprendere qualcosa di nuovo. Di fronte a certezze basilari del diritto ("finchè uno è vivo non c'è alcun diritto successorio" è la base-della base-della base del diritto successorio...manuali-su manulai-su manuali lo dicono sin dal tempo dei romani), ti chiedevo di fornirmi una "base scientifica" alle tue affermazioni (si usa così tra non-fanfaroni-da-bar)....non è che mi posso fermare alla tua sola parola, non sei nè un profeta nè Trabucchi, che mi risulti...
Comunque non hai centrato una - dico una - delle risposte che ti chiedevo (il "fuori tema" alle medie non te lo bocciavano?? tipo: quale norma impone al notaio di scrivere nell'atto il rispetto dell'art. 556 (tra l'altro non sarebbe questo l'articolo, che dà solo le istruzioni operative per il calcolo, ma vabbè)? risposta: l'art. 556 dice che....capisci anche tu che non hai risposto vero?)
Comunque, dai, la chiudo qui. La discussione è ampiamente esaurita e questa è solo polemica.
ciaociao