ferrari domus

Nuovo Iscritto
Mi sembra di leggere tra l'altro che la signora ha anche un fratello....cosa intenderebbe fare una donazione al 50% al fratello e la sua quota alle figlie? estromettere anche il fratello? e lei a che titolo cederebbe le sue quote?
n.b Sono solo domande le mie
 
I

iaragos

Ospite
Iaragos mi scusi ma se i creditori venissero a conoscenza sempre tramite visure in conservatoria e in catasto che è stata effettuata una donazione di legittima (quella della parte debitrice) a terzi ,potrebbero fare qualcosa?
premetto, ancora una volta, che dire "donazione di legittima" è una locuzione inconferente con i principi regolatori del diritto italiano. Precisato solo questo (non fine a sè stesso ma ai fini della piena comprensione della risposta che segue) e dunque escludendo l'aggiunta "di legittima" alla sua domanda, le rispondo: i creditori dovranno tenere le orecchie alte e, al momento dell'apertura della successione, approfondire l'indagine per valutare se la quota della propria debitrice sia stata o meno rispettata (in astratto il compendio della defunta potrebbe essere ampio a sufficienza che quella donazione non avrebbe oltrepassato la disponibile; o che, pur lesa la disponibile, il resto del compendio ereditato - ad esempio, soldi - sia sufficiente ai creditori per soddisfarsi. in questo caso non avrebbero interesse neppure loro ad imbarcarsi in un'azione giudiziale per l'accertamento della lesione della quota legittima). in caso di lesione e di insufficienza di altri cespiti sui quali soddisfarsi, agiranno in riduzione surrogandosi alla propria debitrice.
penso che questo risponda anche alla sua domanda precedente sul perchè si parli di quota disponibile o indisponibile: perchè, ad esito di un controllo SUCCESSIVO sulla regolarità della successione, sia consentito fare i conti di quanto un erede sia stato penalizzato rispetto ad un altro e riequilibrare il tutto.
i testimoni occorrono per confermare che il donante accede all'atto dispositivo con spirito di liberalità (cioè con il mero intento di arricchire la parte donataria senza riceverne contropartita e senza coartazioni di sorta)
 
I

iaragos

Ospite
Mi sembra di leggere tra l'altro che la signora ha anche un fratello....cosa intenderebbe fare una donazione al 50% al fratello e la sua quota alle figlie? estromettere anche il fratello? e lei a che titolo cederebbe le sue quote?
n.b Sono solo domande le mie
a me pare di ricordare che il fratello abbia già ricevuto un appartamento (o che vi sia accordo che lo riceverà) nel quale attualmente vive. magari sbaglio. solo la nostra angy ci può illuminare sul punto.
 
I

iaragos

Ospite
a me pare di ricordare che il fratello abbia già ricevuto un appartamento (o che vi sia accordo che lo riceverà) nel quale attualmente vive. magari sbaglio. solo la nostra angy ci può illuminare sul punto.
mi autocito e confermo: angy ha scritto "mio fratello ha un appartamento uguale al mio nello stesso stabile e mia madre ha il suo , quindi lei donerebbe a me e a lui in parti uguali"
 

erwan

Membro Assiduo
Una cosa vorrei chiedere: se in diritto di successioni viene menzionata una disponibile ed una legittima, cosa sta a significare? La presenza di due testimoni all'atto di donazione cosa sono chiamati a dichiarare?
Grazie delle risposte
ma perché queste risposte non le chiede al notaio che ha in studio?
la legittima viene menzionata nei titolo I, dedicato alle successioni, e non nel V, dedicato alle donazioni.

I testimoni servono invece ad accertarsi della volontà manifestata del donante (visto che si spoglia dei beni senza chiedere nulla in cambio è bene essere sicuri di quello che vuole...)
 
I

iaragos

Ospite
cosa intende con "estromettere" il fratello? ricordo infatti che non è erede necessario.
ehm...erwan, stai compiendo lo stesso errore fatto con me: non si riferisce al diritto successorio del fratello rispetto alla sua successione (hai ragione che i fratelli non sono, tra di loro, eredi necessari), bensì rispetto alla successione della madre: il fratello di angy, in quanto figlio della mamma, è erede necessario di quest'ultima
 

ferrari domus

Nuovo Iscritto
Ma scusate se l'intento è quello di ridurre il rischio nei confronti dei creditori, non sarebbe il caso di donare la quota disponibile alle nipoti.....la quota di legittima a due figli semprechè uno(fratello) non sia già stato soddisfatto e non abbia figli (per una questione puramente morale , perchè anche loro sarebbero nipoti) e riservarsi l'usufrutto la nonna? A questo punto sarebbe veramente irrisoria la parte attaccabile che forse non ne varrebbe la pena farlo.
Dott. Erwan Lei è sempre molto preciso.
 
I

iaragos

Ospite
Ma scusate se l'intento è quello di ridurre il rischio nei confronti dei creditori
questo non è l'intento, è l'effetto. Angy ci dice che la mamma vuole cambiare l'intestazione della casa perchè non è residente nell'appartamento (lo sono angy e le sue figlie) e quindi pagherebbe l'IMU come seconda casa (mentre angy la pagherebbe come abitazione principale). Il problema è che la mamma vuole donarla ad angy, che però ha i problemi che sappiamo e dunque teme (a ragione) che i creditori ci zompino sopra all'istante. Chiedeva quindi come andrebbero le cose se la donazione fosse fatta in favore delle sue figlie (raccontando una frottola qualunque a sua madre perchè non sappia dei suoi debiti)

non sarebbe il caso di donare la quota disponibile alle nipoti....e riservarsi l'usufrutto la nonna?
1. ti è scappato un "quota disponibile" anzichè "nuda proprietà"
2. non ha senso comunque: siccome il problema "aggredibilità" si pone solo alla morte della nonna - in seguito alla quale si estingue l'usufrutto e le nude proprietarie divengono piene proprietarie - siamo sempre alle solite: se è stata lesa la quota, i creditori agiscono in surrogazione per la riduzione.
Agente, il problema è sempre quello: tu parli di lesione nel momento della donazione. Noi ti stiamo spiegando all'esaurimento che di lesione parlasi solo con l'apertura della successione. Se non ci chiariamo su questo punto ogni discorso è sterile: stai compiendo sempre lo stesso "loop" intorno ad un presupposto errato.
3. è l'usufruttuario a pagare le tasse sull'immobile. Ergo: rimane il problema dell'IMU seconda casa che la nostra "nonna" vuole evitare.
 

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