La CC in media ci sta 1 anno e mezzo per pronunciarsi.
Sul sito dell corte dicono che i tempi medi si attestano intorno ai 319 giorni!! Pero' potrebbero diventare un anno e mezzo!! E chi lo sa!!!
1.5. I tempi delle decisioni
Nell'ambito di un contenzioso che può dirsi relativamente ingente, i tempi di decisione che sono propri della Corte costituzionale risultano ragionevolmente brevi. Di seguito si forniscono alcuni dati relativi ai singoli giudizi, dai quali emerge, peraltro, una certa differenziazione in termini di rapidità.
Il dato fondamentale su cui conviene soffermarsi è quello del tempo che intercorre tra la pubblicazione dell'atto di promuovimento e la trattazione della causa.
Nel giudizio in via incidentale, la media dei giorni che sono intercorsi tra la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'ordinanza di rimessione e la data di trattazione in udienza pubblica o in camera di consiglio è di 319,54 (il dato è leggermente superiore rispetto al 2005, allorché la media dei giorni era di 291,91). Sulle 506 ordinanze di rimessione per le quali la Corte ha reso una pronuncia, sono state soltanto 3 quelle che hanno dovuto attendere oltre 1.000 giorni per essere trattate (il dato più elevato, di 1.057 giorni, riguarda l'ordinanza di rimessione che ha dato origine all'ordinanza n. 386), mentre in 6 casi il periodo intercorso è stato inferiore ai 50 giorni (il periodo minimo è stato di 41 giorni, per uno degli atti di promuovimento decisi con la sentenza n. 172).
Nel giudizio in via principale, il dato cresce rispetto a quello del giudizio in via incidentale. Dalla data di pubblicazione dei ricorsi alla data di trattazione sono passati, infatti, 392,40 giorni, in media (si noti, però, che nel 2005 il valore si attestava a 672,97), con un massimo di 1.280 giorni (per il ricorso deciso con l'ordinanza n. 345) e 3 casi, in totale, di trattazione oltre i 1.000 giorni. In ordine ai minimi, si segnalano 2 casi di trattazione entro i 100 giorni, con un minimo di 77 (per il ricorso definito con l'ordinanza n. 171). Da considerarsi a sé stanti sono, invece, i 28 giorni impiegati per la trattazione dell'istanza di sospensione di alcune disposizioni legislative (ordinanza n. 245).
I tempi più lunghi si sono verificati nella trattazione dei conflitti tra Stato e Regioni e tra Regioni, con una media di 729,55 giorni (nel 2005 erano, peraltro, 1.113) dalla pubblicazione del ricorso alla sua trattazione. In quattro casi si è addivenuti alla trattazione dopo oltre 1.000 giorni dalla pubblicazione (il valore più alto, di 1.063, è stato raggiunto in due occasioni), mentre in un unico caso il periodo è stato inferire ai 100 giorni (90 giorni per uno dei ricorsi decisi con la sentenza n. 21).
I dati migliorano leggermente avendo riguardo alla fase di merito del conflitto tra poteri dello Stato: il valore medio è stato, infatti, di 668,29 giorni dalla pubblicazione alla trattazione del ricorso (nel 2005 era stato di 458,75 giorni). Il maggior ritardo è stato di 1.147 giorni (per il conflitto deciso con l'ordinanza n. 243), ma i casi di trattazione oltre i 1.000 giorni sono stati 4. Il valore minimo è stato di 126 giorni, per l'atto di promuovimento deciso con l'ordinanza n. 295.
Ad integrare i riferimenti sopra enucleati, è d'uopo rilevare che, almeno in apparenza, sui tempi di decisione non ha inciso in maniera decisiva la scelta del rito. In effetti, dalla trattazione in camera di consiglio al deposito della decisione sono trascorsi mediamente 37,06 giorni (nel 2005: 54,26), con valori estremi di 0 (per l'ordinanza n. 117) e di 114 (per le sentenze numeri 341 e 342); abbastanza simile è stato il dato medio per la decisione a seguito di trattazione in udienza pubblica: 41,03 giorni (nel 2005: 67,04), con valori estremi di 6 (per l'ordinanza n. 353) e di 142 (per la sentenza n. 365).