No, no, Tunisia esclusa. Con gli arabi non voglio più avere a che fare, troppo falsi. E poi ho avuto alcune brutte avventure, l'ultima a Novembre del 93', in Algeria dove mi recai con un collega per discutere con dei funzionari della Banque Nationale d'Algerie, ad Annaba, ed un nostro cliente, un importante industriale algerino del settore conserviero, che voleva finanziare l'ampliamento dello stabilimento. Il giorno stesso dell'arrivo, il FIS (Fronte Islamico di Salvezza) noto per aver sgozzato in quegli anni circa 200.000 persone, diede l'ultimatum a tutti gli stranieri di abbandonare il paese entro una settimana per evitare seri guai. IL giorno dopo trovammo un volo per Marsiglia, ma dovevamo prima passare da Algeri, dove aspettammo alcune ore all'aeroporto, senza sale d'attesa ma in un unico enorme salone con delle panchine in cemento dove ci sedavamo a turno, data l'enorme folla, e la presenza di certi individui vestiti con lunghe tuniche arabe e non certo raccomandabili.
Un altro brutto episodio lo ebbi con un colonnello dell'esercito Yemenita che aveva la funzione di Direttore Generale di uno stabilimento per la lavorazione ed estrazione del succo di papaya.In Yemen tutta la produzione, forse lo è ancora, era gestita dallo Stato sotto il controllo dell'esercito.
Comunque, noi avevamo fornito un grosso impianto che aveva sempre funzionato perfettamente, e per due anni avevamo mandato un nostro tecnico per far l'assistenza alla produzione e per istruire i tecnici locali come previsto dal contratto. Alla scadenza dei 2 anni il cliente avrebbe dovuto restituirci un Performance Bond da 100.000 Dollari (fideiussione a garanzia del buon funzionamento) ma nonostante i solleciti, facevano orecchi da mercante. In realtà ci ricattavano, non restituendoci la fidejussione in quanto, inventandosi dei falsi problemi ai macchinari, volevano che gli mandassimo il tecnico, naturalmente a gratis, per l'assistenza alla produzione in quanto loro non erano capaci o non volevano farla perché, essendo militari, in caso di difetti di produzione avrebbero rischiato delle conseguenze serie. Dopo vari tentativi inutili, in occasione di un viaggio in italia del direttore generale riuscii, con il nostro direttore di produzione ed il nostro direttore commerciale, ad incontrarlo in una riunione nel corso della quale, visti gli inutili tentativi di convincerlo a restituire la fidejussione , lo accusai apertamente di non essere una persona affidabile. Al sentire le mie accuse, questo beduino smise di parlare in inglese, si alzò in piedi, diede un pugno sul tavolo, e si rivolse in arabo ad un nostro rappresentante commerciale di origine libanese, al quale disse " Che con me non voleva più parlare e che mai nessuno l'aveva trattato in tale modo".
Conclusione, la riunione continuò con il nostro direttore commerciale (gran filibustiere) che lo convinse, offrendogli una compagnia femminile, a chiudere la controversia.
Per finire, alla sera andammo tutti al ristorante da dove il "marziale ospite", in barba ai precetti della sunna, uscì completamente ubriaco tanto da rotolarsi per terra in mezzo alla strada come un bambino.
Scusate la divagazione, off topic.