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jac1.0

Ospite
Io non ragiono, ma mi pongo delle domande. La mia domanda è: premesso che per detenere l'abitazione di cui parli hai pagato periodicamente una certa somma, detta somma ti è sembrata eccessiva in rapporto a quanto ti sei goduto?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
come detto precedentemente io ho avuto tramite il mio avvocato dopo 18 anni il contratto COMODATO vero e proprio, in quanto quando ho chiesto al marito della proprietaria dopo lo sfatto per l'ennesima volta la copia
non so se, ed in questo @Nemesis può dire autorevolmente la sua, se sia corretto sfrattare una persona alla quale gli è stato fatto sottoscrivere un contratto di "comodato".
Lo sfratto si usa nelle locazioni, cioè negli affitti, e questo si fa per finita locazione o per insolvenza dell' inquilino.
Se il tuo contratto nascondeva il contratto d'affitto si sarebbe dovuto, partendo dalla data di stipulazione del contratto, contare tutti gli anni consentiti dalla legge sulle affittanze per calcolare la naturale scadenza del contratto ed il tacito rinnovo per altrettanti anni. Mi sembra che la durata deve essere riportata sul contratto. Mi sembra che la legge 431/98 preveda una durata minima di 4 anni. Però so che ci sono contratti di anni 4+4. Queste cose le deve sapere il tuo avvocato, se non le sa, cambialo. Io non le so perché sono proprietario della casa in cui abito e non mi andava di iscrivermi a questo forum come professionista, ecco perché vedi scritto proprietario di casa.
Lo sfratto, inteso come interruzione del contratto di affitto, ha tutta una sua tempistica di preavviso da rispettare: Chi lo firma sa che c'é una scadenza e se entro una certa data non viene rinnovato il contratto ( e non è previsto il tacito rinnovo) sa che dovrà lasciare l'appartamento.
Mentre se il contratto fosse di comodato gratuito quando il proprietario di comunica che devi lasciare l'appartamento lo devi fare nei tempi che lui ti concede.
Mi sembra strana questa dualità del contratto che tu hai firmato.
 

lino2307

Nuovo Iscritto
Conduttore
non so se, ed in questo @Nemesis può dire autorevolmente la sua, se sia corretto sfrattare una persona alla quale gli è stato fatto sottoscrivere un contratto di "comodato".
Lo sfratto si usa nelle locazioni, cioè negli affitti, e questo si fa per finita locazione o per insolvenza dell' inquilino.
Se il tuo contratto nascondeva il contratto d'affitto si sarebbe dovuto, partendo dalla data di stipulazione del contratto, contare tutti gli anni consentiti dalla legge sulle affittanze per calcolare la naturale scadenza del contratto ed il tacito rinnovo per altrettanti anni. Mi sembra che la durata deve essere riportata sul contratto. Mi sembra che la legge 431/98 preveda una durata minima di 4 anni. Però so che ci sono contratti di anni 4+4. Queste cose le deve sapere il tuo avvocato, se non le sa, cambialo. Io non le so perché sono proprietario della casa in cui abito e non mi andava di iscrivermi a questo forum come professionista, ecco perché vedi scritto proprietario di casa.
Lo sfratto, inteso come interruzione del contratto di affitto, ha tutta una sua tempistica di preavviso da rispettare: Chi lo firma sa che c'é una scadenza e se entro una certa data non viene rinnovato il contratto ( e non è previsto il tacito rinnovo) sa che dovrà lasciare l'appartamento.
Mentre se il contratto fosse di comodato gratuito quando il proprietario di comunica che devi lasciare l'appartamento lo devi fare nei tempi che lui ti concede.
Mi sembra strana questa dualità del contratto che tu hai firmato.
Salve Luigi, come scritto precedentemente nel contratto ripeto avuto dopo 18 anni in quanto mai dato e quando lo chiesto dopo la lettera di sfratto mi hanno risposto che dovevano chiedere al loro avvocato se potevano darmelo? come mai?
Secondo: quando ho avuto copia del contratto non potevo più usufruire della legge 23/2011 art.3-9 in quanto abolita dalla Corte Costituzionale all' inizio anno 2014. questo mi è stato confermato dal mio avvocato. Riguardo la legge di cui te fai riferimento non so nemmeno cosa sia.
Ritornando al contratto di comodato non esiste per niente la data di scadenza.
Ti dico di più, navigando ieri su internet ho trovato che il contratto di Comodato gratuito viene fatto nella maggior parte dei casi ai figli o familiari.
 

lino2307

Nuovo Iscritto
Conduttore
Io non ragiono, ma mi pongo delle domande. La mia domanda è: premesso che per detenere l'abitazione di cui parli hai pagato periodicamente una certa somma, detta somma ti è sembrata eccessiva in rapporto a quanto ti sei goduto?
Senti iac a me sembra che tu sia una persona con cui non si può ragionare amichevolmente, non te la prendere ma è quello che penso visto tutte le tue risposte.
L' abitazione in cui stavo te lo ripeto se per caso non l'hai letto: casa vecchia di 50 anni, muri alti ancora di 3.40 mt, in più senza camera di condensazione il quale fatto presente al proprietario e alla figlia dopo se ne sono fregati. Ogni anno ho sempre dovuto togliere la muffa che si formava durante l' inverno e riverniciare. E poi amico bello parliamo di molti anni fa quando gli affitti regolari dico regolari se non ricordo male non erano alti.
Tira tu le conclusioni.
 

lino2307

Nuovo Iscritto
Conduttore
@lino2307 il padrone di casa è deceduto hai scritto! E quindi il contratto di comodato non esiste più!
Ciao rita, come va?
si il proprietario di casa che mi ha fatto questo m...........to contratto è deceduto a Marzo del 2005 diventando proprietaria la figlia, ma è rimasto tutto come era prima:
il contratto non è mai stato cambiato.
le bollette del gas e dell' acqua rimaste intestate ancora tutt'ora a suo padre compreso il contatore.
 

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