non so se, ed in questo
@Nemesis può dire autorevolmente la sua, se sia corretto sfrattare una persona alla quale gli è stato fatto sottoscrivere un contratto di "comodato".
Lo sfratto si usa nelle locazioni, cioè negli affitti, e questo si fa per finita locazione o per insolvenza dell' inquilino.
Se il tuo contratto nascondeva il contratto d'affitto si sarebbe dovuto, partendo dalla data di stipulazione del contratto, contare tutti gli anni consentiti dalla legge sulle affittanze per calcolare la naturale scadenza del contratto ed il tacito rinnovo per altrettanti anni. Mi sembra che la durata deve essere riportata sul contratto. Mi sembra che la legge 431/98 preveda una durata minima di 4 anni. Però so che ci sono contratti di anni 4+4. Queste cose le deve sapere il tuo avvocato, se non le sa, cambialo. Io non le so perché sono proprietario della casa in cui abito e non mi andava di iscrivermi a questo forum come professionista, ecco perché vedi scritto proprietario di casa.
Lo sfratto, inteso come interruzione del contratto di affitto, ha tutta una sua tempistica di preavviso da rispettare: Chi lo firma sa che c'é una scadenza e se entro una certa data non viene rinnovato il contratto ( e non è previsto il tacito rinnovo) sa che dovrà lasciare l'appartamento.
Mentre se il contratto fosse di comodato gratuito quando il proprietario di comunica che devi lasciare l'appartamento lo devi fare nei tempi che lui ti concede.
Mi sembra strana questa dualità del contratto che tu hai firmato.