sergio gattinara

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Proprietario Casa
da quasi paesano di Daniele non posso che concordare. Quando avevo la mia piccola azienda vitivncola facendo le cose in regola mi sono trovato ( erano gli anni 90) ad avere un costo per un operaio della vigna di 18 euri l'ora. Per fortuna arrivarono le coopertive di montenegrini che lavoravano a cottimo tutto regolare ed abbasai i costi, liqudando i tre operai fissi che avevo ed assmendo come co.co.co l'enologo. Vennero quelli del sindacato , mi mandarono l'ispezione dell'ufficio del lavoro,la finanza ma ero in regola , nemmeno un centesimo in nero.
L ufficio del lavoro diventò ridicolo quando, durante la vendemmia, che da noi è una festa, una riunione fra amici e clienti con mogli e figli, che ne week end vengono anche loro a vendemmiare, arrivarono due ispettori dellmUfficio del lavoro e affermarono che stavo facendo lavorare in nero le persone mie ospiti.
Grazie al fatto che siamo una comunità legata ( abbiamo i clan come gli scozzesi chiam<ti "tabine") avevo coperto qell'eventualità sugeritami. Avevo dato a ciascun ospite il foglio di assunzione temporanea in bianco da registrare entro tre giorni.Era il week end e se ne andarono scornati
 
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JERRY48

Ospite
Scusami tanto Albertone...è vero che sono Pierino la peste...ma pur sempre un bambino...Mi vuoi spiegare per favore che KAiser significa il richiamo alla casa editrice Arianna...vuoi forse insinuare che l'amico Jerri abbia attinto il suo monumentale...omissis... da un pubblicazione ad hoc??? E attuando poi una specie di copia-incolla???
Vuoi cifre dei suini e dei prezzi della carne da macello e prezzi dei foraggi e del grano. Di seguito trovi un pò di tutto ed è un articolo senz'altro di un economista che io come ben tu sai non sono.
Riguardo al mio post precedente ho cercato di spiegare, attingendo dalla casa editrice famosa, alla quale non gliene frega un bel niente, di quello che ho fatto, anzi è una pubblicità in più, per i libri che vende, la non convenienza dell'entrata della nostra lira nell'eurozona e con dati certi, attendibili, non campati per aria. Perchè nessuno di noi aveva risposto ai tuoi interrogativi? Evidentemente in questo forum non c'è nessun economista o non è voluto entrare nel merito del topic.
In pratica da quello che ho postato, cosa si evince? che siamo stati penalizzati nel rapporto euro - lira. I salari (medi chiaramente) degli operai e gli stipendi degli impiegati sono rimasti invariati come pure le pensioni. Salario: 2 milioni e duecento lire -> 1.100 €. Stipendio: 3 milioni e mezzo -> 1.750 €. Pensione 1 milione e ottocento lire -> 900 €. Mentre 1 Kg di frutta che costava 1000 lire con l'euro è balzata al costo di 1 €, in pratica il doppio, simultaneamente e poi gli aumenti indiscriminati dei commercianti.
Pensa invece agli introiti vitalizi dei politici e a tutti i loro correlati. 3 milioni di lire prima dell'euro, con l'euro sono diventati 6 mila € . Un bell'affare, non credi? Hanno pensato solo a raddoppiare a curare i loro interessi e alla gogna il popolo.:p:p

Leggi:
di Gabriele De Stefani

Dieci anni con l’euro, un terzo dei quali s’è intrecciato con il periodo più nero dell’agricoltura. Se i consumatori non hanno dubbi sul fatto che la moneta unica li abbia impoveriti, qual è stato il suo impatto sul settore primario? L’ufficio economico di Confagricoltura ha provato a fare i conti. Il ragionamento è a valle delle dinamiche di mercato, dunque si analizzano prezzi e costi di produzione esulando dai rapporti di filiera e dagli andamenti a livello macro, che determinano oscillazioni che si avvertono anche sull’ultimo granaio o l’ultima stalla della provincia. Il punto di osservazione scelto da Massimo Battisti, responsabile della struttura interna a Confagricoltura, è in sostanza quello del produttore che confronta quanto incassa e spende oggi (fanno riferimento i valori del 31 dicembre scorso) con le cifre del 31 dicembre 2001, ponderate in base alla rivalutazione della moneta suggerita dall’Istat (+22,5%).

Ne esce un quadro di sostanziale impoverimento per le undicimila aziende mantovane del settore, anche se il trend non può essere unanime: qualcuno (cereali) ha sofferto meno, altri (zootecnia) pagano dazio in maniera più pesante. La sintesi è affidata ai calcoli del professor Ermanno Comegna, economista agrario
e consulente per le politiche comunitarie: al netto dell’inflazione, dunque in termini reali, i redditi sono calati del 14,6% in dieci anni. Possibile, anzi probabile, che altri comparti abbiano sofferto di più, ma il calo resta molto pesante. Sicuramente superiore ai cento milioni di euro per Mantova.

Cereali. Il comparto è quello che ha sofferto meno, in un’ottica di lungo periodo qual è quella che ispira i calcoli di Confagri. Dentro al decennio stanno però periodi di oscillazioni di prezzo violente, con scossoni difficili da assorbire. Le variazioni delle quotazioni in termini reali sono sempre positive: dal +9,39% del mais al +35% del frumento duro, passando per il +18,42% del frumento tenero, il +24% dell’orzo e l +26% della soia. Sono numeri che vanno decurtati delle somme perse per i rincari dei costi di produzione, che analizzeremo oltre. Il bilancio del comparto è agrodolce: apprezzamenti al Mamu non del tutto bruciati dall’aumento dei costi, quadro meno grave rispetto ad altri settori ma bilancia che pende solo di un soffio dalla parte positiva.

Suini. Alla fine del 2001 i suini da macello da 180 chili erano quotati un euro e 40 centesimi. Dieci anni dopo sono fermi a 1,184 euro: perdita del 15,5%. E se si rivaluta la quotazione del 2001 al valore attuale della moneta, si scopre che i suinicoltori hanno visto svanire il 31% del loro capitale. Questo senza contare che i rincari di mangimi e gasolio hanno ulteriormente alleggerito le casse delle aziende.

Bovini da latte e da carne. Prezzo dei vitelloni sostanzialmente stabile in termini reali: da 4,04 a 4,13 euro al chilo. Nove centesimi in più che significano 2,2 punti percentuali guadagnati. Mettendo sulla bilancia anche i rincari dei costi di produzione, il saldo diventa negativo.

Ancora più nero il cielo sopra la testa degli allevatori di vacche da latte, che solo da un paio d’anni hanno ricominciato a respirare dopo aver toccato il punto più basso nel 2008. Oggi il latte si vende a 39 euro al quintale, nel 2001 a 36,5 euro che diventano 44,71 se si rivaluta il denaro. Dunque gli allevatori hanno perso quasi sei euro e oltre dodici punti percentuali in termini reali, oltre a dover far fronte all’inevitabile rincaro delle materie prime. Peggio di chi produce latte, insomma, è andata solo ai suinicoltori.

Costi di produzione. In dieci anni tutto fatalmente è diventato più caro. Ma se si parla dei fattori produttivi la forbice è ben più ampi rispetto al semplice aumento del costo della vita rilevato dall’Istat: un fertilizzante azotato (l’urea) è passato da 38 a 54 centesimi al chilo (+66%), le sementi mediamente da 72 a 97 euro al quintale (+27,7%), i mangimi da 22,5 a 29 euro al quintale (+22,5%), il gasolio agricolo da 82 centesimi a un euro e 29 centesimi al litro (+57,3%). Numeri dunque più pesanti per i coltivatori che per gli allevatori. Ma in nessun caso compensati dalla variazione delle quotazioni di mercato.
Cappito mi hai!!!
 
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JERRY48

Ospite
Per quanto riguarda le virgole: non te le ritrovi anche nelle accise dei carburanti sin dalla guerra degli ostrogoti :^^: Abissinia Libia e via discorrendo, guarda i tassi di interesse legali: 2,5% odierni, ma negli passati quando siamo arrivati quasi al superamento del 10% ( poco ne mancava).
ACCISE.
Pensate, la prima fù introdotta da Mussolini nel lontano 1935 - 1,90 lire al litro sulla benzina per finanziare la guerra di conquista dell’Abissinia. Poi nel corso degli anni ogni Governo ha deciso di imporre “balzelli” per ogni emergenza: dalla crisi di Suez (1956), al disastro del Vajont (1963), fino alle guerre in Libano e Bosnia.

L’ELENCO
Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)

La crisi di Suez del 1956 (14 lire)

Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)

Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)

Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)

Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)

Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)


Missione in Libano del 1983 (205 lire)

Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)

Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)

Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)

0,040 Euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92

0,0089 per far fronte all'alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011

0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.

MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’IVA del 20%.


Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 20 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’IVA).

Fonte riccardo cappannelli
Cappito mi hai!!!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Dulcis in fundo è che nonostante gli aumenti elencati da Jerry io ne rilevo un'altro sugli immobili che se non sei più che all'interno del settore non puoi conoscere. La revisione del tariffario provinciale catastale legato alle pratiche Docfa. Ora sono numeri di per se insignificanti, sono parametri matematici che però (sia in caso di nuovo fabbricato o di ristrutturazione) la planimetria e le rendite dell'immobile sono soggette a questa variazione. Oltre alla rivalutazione del 60%, oltre alla Tasi e Tari, c'è questo fattore che invece di intervenire sulle aliquote interviene direttamente sulla base imponibile catastale, facendo lievitare le rendite a parità di vani. La cosa più sconcertante è che nonostante tutti questi aumenti lo Stato rimane sempre in bolletta, e di conseguenza ci spreme sempre più.
 

alberto bianchi

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Scusami tanto Albertone...è vero che sono Pierino la peste...ma pur sempre un bambino...Mi vuoi spiegare per favore che KAiser significa il richiamo alla casa editrice Arianna...vuoi forse insinuare che l'amico Jerri abbia attinto il suo monumentale...omissis... da un pubblicazione ad hoc??? E
Caro QPQ, forse non hai notato che il mio intervento era di riconoscimento nei confronti di Jerry48, ma terminava, pur nella sintesi, con una parola apparentemente senza significato ma che lo stesso jerry ha compreso di sicuro.
Tale parola: Margiani significa Volpe ed il mio messaggio dal tono ilare significava " Stai attento Volpino furbetto che tanto ti ho scoperto ". Lo stesso jerry rispondeva più o meno con lo stesso tono.
Per essere più chiaro. Io ho impiegato non più di 20 secondi a trovare il testo dell'intervento di Jerry. Avevo letto una decina di righe e mi ero reso conto che lo stile non era il suo e soprattutto per comporre un testo così lungo e ricco di dati, di calcoli, di confronti etc.etc. non sarebbe bastata una settimana. Io non sapevo da dove avesse tratto quelle considerazioni, non sapevo nemmeno dell'esistenza della casa editrice Arianna. L'ho scoperto ieri. Basta avere un po' di dimestichezza con il PC e con Internet. In questo caso ripeto, mi son bastati meno di 20 secondi.
Con questo non stò dicendo che jerry ha fatto male a pubblicare quel testo, anzi ha fatto benissimo perchè è riuscito in pochissimo tempo a trovare la chiara risposta all'argomento di cui state discutendo da qualche giorno, per non dire settimane. La mia teoria, fin da quando ho imparato a leggere e a capire la complessità del mondo, è che non esiste persona al mondo che possa sapere tutto e possa nel contempo e rapidissimamente dare una risposta a qualsiasi problema, interrogativo o richiesta.
Ma molto importante è conoscere, nei limiti del possibile, DOVE trovare la risposta, QUANDO, e CHI può (o potrebbe) dare la risposta.
Spero di aver risposto alla tua curiosità.
P.S. e ora prova tu a rintracciare il testo in 20 secondi, e parti già con una traccia. :D:D:D
Buon Pranzo.
 
J

JERRY48

Ospite
Tale parola: Margiani significa Volpe ed il mio messaggio dal tono ilare significava " Stai attento Volpino furbetto che tanto ti ho scoperto ". Lo stesso jerry rispondeva più o meno con lo stesso tono.
Da SARDU SARDU cappito ho. Margiani in sardo vuol proprio dire volpe.
La volpe (come diceva Fedro) tentava con tutte le sue forze di raggiungere l'uva che era su in alto; stremato desistette, rinunciò e disse: non la voglio tanto è ancora acerba. Io invece non riuscendo a risponderti (...QPQ) per i motivi su citati e non avendo le competenze necessarie a farlo...ho preso spunto dalla casa editrice, non ho desistito, rinunciato. Tutto quì.

Ad Alberto speedy gonzales aggiungo un mi piace.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
da quasi paesano di Daniele non posso che concordare. Quando avevo la mia piccola azienda vitivncola facendo le cose in regola mi sono trovato ( erano gli anni 90) ad avere un costo per un operaio della vigna di 18 euri l'ora. Per fortuna arrivarono le coopertive di montenegrini che lavoravano a cottimo tutto regolare ed abbasai i costi, liqudando i tre operai fissi che avevo ed assmendo come co.co.co l'enologo. Vennero quelli del sindacato , mi mandarono l'ispezione dell'ufficio del lavoro,la finanza ma ero in regola , nemmeno un centesimo in nero.
L ufficio del lavoro diventò ridicolo quando, durante la vendemmia, che da noi è una festa, una riunione fra amici e clienti con mogli e figli, che ne week end vengono anche loro a vendemmiare, arrivarono due ispettori dellmUfficio del lavoro e affermarono che stavo facendo lavorare in nero le persone mie ospiti.
Grazie al fatto che siamo una comunità legata ( abbiamo i clan come gli scozzesi chiam<ti "tabine") avevo coperto qell'eventualità sugeritami. Avevo dato a ciascun ospite il foglio di assunzione temporanea in bianco da registrare entro tre giorni.Era il week end e se ne andarono scornati
Guarda non sanno più dove andare a prendere i soldi e s'inventano le cose più assurde. La cosa più assurda che sta a te discolparti e non loro a provare ciò che dicono e pretendono. Stanno talmente esagerando che le aziende ormai chiudono per nulla, chissà che a forza di far chiudere non rimangano anche questi senza lavoro...sarei veramente felice.
 
J

JERRY48

Ospite
Guarda non sanno più dove andare a prendere i soldi e s'inventano le cose più assurde. La cosa più assurda che sta a te discolparti e non loro a provare ciò che dicono e pretendono. Stanno talmente esagerando che le aziende ormai chiudono per nulla, chissà che a forza di far chiudere non rimangano anche questi senza lavoro...sarei veramente felice.
Sarai senz'altro informato @Daniele
Sono un centinaio, per la precisione 97, le principali attività di controllo che gravano sulle piccole imprese italiane. Lo registra l'Ufficio studi della Cgia di Mestre che le ha elencate una a una suddividendo il quadro legislativo generale in quattro grandi settori. Ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro; amministrativo; contrattualistica e fisco. Innumerevoli gli Enti e Istituti incaricati dei controlli.
Ambiente e sicurezza - Per quanto riguarda l'ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro quest'area - secondo la Cgia - è interessata da 50 possibili controlli che possono essere effettuati da 11 Enti/Istituti diversi.
Settore amministrativo - Sul fronte amministrativo la Cgia ha individuato sei controlli che sono ad appannaggio di tre diversi Enti/Istituti. Sulla contrattualistica, quindi sull'area del lavoro, il numero dei controlli si ferma a 18, mentre gli Enti/Istituti interessati sono quattro.
Fisco - Infine sul fronte fiscale il numero dei controlli è pari a 23 e sono sette gli Enti/Istituti coinvolti.
Bortolussi: "Solo confusione" - "Con una legislazione spesso caotica e in molte circostanze addirittura indecifrabile - dice il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - per molte aziende, soprattutto quelle di piccola dimensione, è difficile essere sempre a norma. Ricordo che il 95% delle imprese italiane ha meno di 10 addetti e non dispone, a differenza delle medie e grandi aziende, di nessuna struttura tecnica/amministrativa in grado di affrontare professionalmente queste problematiche. Detto ciò, non è nostra intenzione accusare nessuno, tanto meno gli enti di controllo che, spesso, sono anch'essi vittime di questa situazione. Troppe direttive, troppe leggi, troppi regolamenti creano solo confusione, mettendo in seria difficoltà non solo chi è obbligato ad applicare la legge, ma anche chi è deputato a farla rispettare".
(fonte istella)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Si @JERRY48 è veramente dura se conti che oltre ai controlli, devi far fronte da una parte ai fornitori che ormai a 30 giorni vogliono il saldo delle fatture (quasi tutti ti chiedono un anticipo ormai) ed il cliente finale che vuole dilazioni di pagamento anche di 3 mesi o più. Non parlo poi delle banche...se tu metti in relazione tutti questi fattori capisci che non è solo dura, sta diventando impossibile lavorare, ed infatti molti o non c'è la fanno più e chiudono oppure non sopportando più questo sistema chiudono per andare all'estero. Come fai a biasimarli... Il rapporto tra Stato/contribuente lo vedo seriamente compromesso e sarà molto dura che il cittadino recuperi fiducia nella P.A
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Caro QPQ, forse non hai notato che il mio intervento era di riconoscimento nei confronti di Jerry48, ma terminava, pur nella sintesi, con una parola apparentemente senza significato ma che lo stesso jerry ha compreso di sicuro.
Tale parola: Margiani significa Volpe ed il mio messaggio dal tono ilare significava " Stai attento Volpino furbetto che tanto ti ho scoperto ". Lo stesso jerry rispondeva più o meno con lo stesso tono.
Per essere più chiaro. Io ho impiegato non più di 20 secondi a trovare il testo dell'intervento di Jerry. Avevo letto una decina di righe e mi ero reso conto che lo stile non era il suo e soprattutto per comporre un testo così lungo e ricco di dati, di calcoli, di confronti etc.etc. non sarebbe bastata una settimana. Io non sapevo da dove avesse tratto quelle considerazioni, non sapevo nemmeno dell'esistenza della casa editrice Arianna. L'ho scoperto ieri. Basta avere un po' di dimestichezza con il PC e con Internet. In questo caso ripeto, mi son bastati meno di 20 secondi.
Con questo non stò dicendo che jerry ha fatto male a pubblicare quel testo, anzi ha fatto benissimo perchè è riuscito in pochissimo tempo a trovare la chiara risposta all'argomento di cui state discutendo da qualche giorno, per non dire settimane. La mia teoria, fin da quando ho imparato a leggere e a capire la complessità del mondo, è che non esiste persona al mondo che possa sapere tutto e possa nel contempo e rapidissimamente dare una risposta a qualsiasi problema, interrogativo o richiesta.
Ma molto importante è conoscere, nei limiti del possibile, DOVE trovare la risposta, QUANDO, e CHI può (o potrebbe) dare la risposta.
Spero di aver risposto alla tua curiosità.
P.S. e ora prova tu a rintracciare il testo in 20 secondi, e parti già con una traccia. :D:D:D
Buon Pranzo.
Io ho impiegato un secondo a capire la COSA...Era incomprensibile che per non più quante settimane e quasi 30 paginate Jerri se ne venisse fresco fresco all'improvviso con una sventagliata di dati di tanta portata...Non è la prima volta che Jerri meritoriamente ci indica delle pubblicazioni. Però come al solito la mia domanda su una ricerca di fatture prima e dopo la conversione è stata completamente ignorata..
quindi mi dispiace ribadire che la risposta per me non è chiara e finchè non vedo tali numeri resto col dubbio sulla colpevolezza non solo di Prodi ma anche di altri 10 ministri. Comunque ammesso che colpa ci sia...non è paragonabile con l'operato di SB e nè ipotizzabile un processo
di natura penale (questo per Daniele78). Ad Adriano Giacomelli posso consentire che sul lato strettamente processuale, così come lui l'ha descritto, ci poteva stare una insufficienza di prove...Non altrettanto sul lato sociale e politico...perchè le centinaia di milioni truffati o elusi poi andati in prescrizione, sono ben finiti nelle "sue" tasche...o vogliamo
far passare la stessa bufala del suo exministro con la casa vista Colosseo comprata a sua insaputa??? Io non conosco le carte processuali e comunque ribadisco per l'ultima volta che il SB imprenditore non è mai stato in cima ai miei pensieri...idem per il SB
ganimede impenitente...idem per il SB politico...se presi tutti separatamente...quello che mi ha portato al disprezzo è il MIX che ho indicato più volte. Qualche propista l'avrà letto ma sempre puntualmente ignorato. Sono stanco e non ho più voglia di dissertare su
questo povero martire. Ognuno dei partecipanti resti con la propria convinzione e che fradJACOno ci benedica col suo cilindro. Un saluto di chiusura definitiva a tutti. QPQ.
 
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