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JERRY48
Ospite
Per anni chi era euroscettico si e' sentito rispondere che se non fossimo entrati nell' Euro allora saremmo sicuramente andati in Default. E che, proprio per esservi entrati, non solo non si andava in default, ma eventualmente il solo fatto di appartenere all'eurozona ci avrebbe fatto da "paracadute" in caso di crack.Delle due l'una: o non siete capaci di fari i conti, ma non lo credo, o vi siete resi conto che avete sempre esagerato su questa accusa al sig.Prodi che, caro Daniele non ho mai difeso...
Amato cerco' di trattare un cambio alto per facilitare i tedeschi negli acquisti in Italia. Il problema e' che non considero' che cosi' facendo stava svalutando la lira rispetto all'euro, rendendoci molto piu' costosi gli acquisti fuori dall'area dell'euro.
Con un euro possiamo comprare di piu' o di meno che con 1936,27 lire?
Rapporto Lira - Dollaro
1997 (media dell'anno) 1702
1998 (media dell'anno) 1736
1999 (media dell'anno) 1840
2000 (media dell'anno) 2100
2001 (media dell'anno) 2196
In che modo ci si sarebbe guadagnato sui cambi internazionali e sugli acquisti.
Da questi numeri si vede che rientrando nello SME la lira ha perso il 30% e rotti del proprio potere di acquisto sulle materie prime, come petrolio ed altro, ovvero tutto cio' che viene pagato in dollari.
Prima bugia del terzetto Prodi, Amato, Ciampi: l'eurozona, tramite la sua presunta "forza", ci avvantaggerebbe nell'acquisto di beni in dollari. PALLE. Pur mantenendo le condizioni dello SME, la lira ha perso rispetto al dollaro.
Quindi usando l'euro possiamo comprare piu' petrolio o piu' cose quotate in dollari? Ma neanche per sogno. Usando un euro, si compra meno petrolio di quello che si comprava prima con 1936,27 lire.
Situazione: quando l' Italia entra nello SME, con 1500 lire si compra un dollaro. Quando l'euro viene distribuito a banche e poste, vale tra gli 0.8 e gli 0.9, cioe' tra le 2300 e le 2400 lire. Ci abbiamo guadagnato? Manco per sogno.
La politica del "dollaro forte" inizia, da parte degli USA, il 13 marzo del 1979, e finisce nel settembre 1985, con gli accordi del Plaza. Da quel momento, il dollaro si e' sempre deprezzato. O meglio, ha sempre perso potere d'acquisto rispetto al petrolio.
L'unica area verso la quale si e' apprezzato e' quella dell'euro.
Ma dopo il 2001, l'euro ha superato il dollaro". Palle ancora.
E' il dollaro che si e' deprezzato, causando aumenti mostruosi ovunque.Con un euro , oggi, si compra meno petrolio di quello che , prima di entrarci, si comprava in lire. L'euro ha superato il dollaro, non esattamente: è crollato il dollaro.
Il fatto che l'euro da quel momento cresca modestamente sul dollaro non cambia di una virgola il fatto che il petrolio sia piu' che triplicato rispetto al dollaro.
Morale: se parliamo di mercato in dollari, l'euro è più debole della lira, nella misura in cui con 1936 (con virgola...) si comprava più petrolio che con un euro
ad un solo anno dall'entrata in vigore dell'euro.
L'euro va in vigore il primo gennaio 1999. Il dollaro vale 1800 lire. Con 1936 lire si compra un 1.07 dollari di petrolio. L'euro inizia ad essere distribuito il 1 settembre 2001. Quando questo avviene, con 1936 lire comprate petrolio per 0.8 dollari. Ci abbiamo guadagnato nelle importazioni?Non si direbbe.
Poi situazione peggiorata, con l'aumento dell'euro: crollo del dollaro sul petrolio.
Rapporto Lira - Euro, considerando il cambio fisso a 1936,27:
2002 (media dell'anno) 1950
2003 (media dell'anno) 1611
2004 (media dell'anno) 1456
2005 (media dell'anno) 1648
2006 (media dell'anno) 1481
2007 (media dell'anno) 1318
Poi ci saranno i barili che salgono al cielo. Cosa risaputa.
Mi spiace, ma affermare che l'euro ci abbia dato qualche vantaggio nelle importazioni di petrolio equivale ad affermare questo. E no, e' il dollaro che e' svalutato, piu' che il petrolio aumentato.
Il petrolio sarebbe aumentato comunque. Possibile. In questo caso, sarebbe cresciuta l'inflazione, mangiandosi i debiti. Cosa che, grazie alle meravigliose politiche della BCE, non e' avvenuta. Risultato: cornuti e mazziati.
Ma c'e' di peggio. Perche' se da un lato con l'euro siamo diventati piu'deboli nelle importazioni, (e non piu' forti come ci raccontano i farlocchi), dall'altro non ci ha aiutati nelle esportazioni.
Una grossa fetta del nostro export va verso i paesi europei. Con il cambio fisso, a questo deprezzamento della lira quando compriamo materie prime , non corrisponde alcun deprezzamento quando vendiamo. Anzi: se l'euro e' piu' debole nell'acquisto perche' al suo apprezzamento in dollari corrisponde un indebolimento ben piu' grande del dollaro, dall'altro lato il cambio col resto del continente non si muove di una virgola.
Mettere la lira nell' Euro ha unito gli svantaggi della svalutazione (comprare e' piu' difficile), con quelli della rivalutazione: anche vendere e' piu' difficile.
Morale della storia: il dollaro rimane relativamente stabile al cambio monetario, ma diventa catastroficamente sempre piu' debole rispetto al valore delle merci: perde, cioe', potere d'acquisto, ma non perde nei cambi. Per cui, se l'euro guadagna il 30% sul dollaro, il petrolio guadagna il 300% sul dollaro. E il rafforzarsi del cambio non aiuta nessuno.
Sarebbe stato diverso se ci fossimo tenuti la lira? Si', enormemente.
Senza il cambio fisso con gli altri paesi UE, potevamo rimanere competitivi sui mercati europei senza diminuire il costo del lavoro, cioe' senza bisogno del precariato: il costo della trasformazione poteva venire assorbito da una adeguata politica di svalutazione graduale In secondo luogo, all'aumento dei prezzi del petrolio e delle merci si poteva reagire approfittandone per praticare una politica iperinflattiva e ridurre l'indebitamento.
E' un falso che entrando nello SME l'Italia ci abbia guadagnato negli acquisti di materie prime.
Ed e' un falso che con l'euro si possa comprare piu' petrolio di prima.
Ed e' evidentemente falso che con l'euro si sia piu' competitivi sui mercati europei.
Non e' quello che e' successo, non e' mai successo, non si e' mai visto tale vantaggio.
Se volete sapere perche' si siano fatti quegli accordi, chiedere a Prodi e company, Io, lo accuserei di tradimento e lo sbatterei in carcere, per aver accettato roba simile.
Le speranze di uscire da questa crisi in maniera “dignitosa” non sono moltissime, ma ci sono.
Dove vogliamo andare si chiede qualcuno?
Lo sappiamo tutti dove vogliamo andare: vogliamo migliorare la qualità, il tenore di vita, nostra e di chi verrà dopo di noi. Il fine è uno ed unico secondo me. Chi è che vuole lasciare un mondo peggiore in mano ai propri figli?