basty

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Sotto il profilo fiscale certamente il venditore non ha maturato alcun diritto alle detrazioni. Tra l'altro matura solo dopo i pagamenti dell'amministratore è in proporzione a questi.
Da sperare che non siano stati restituiti i soldi al venditore. La questione riguarda solo i termini pattuiti, direi anche quelli impliciti, tra i due e solo loro sanno su che basi hanno trattato. (O dovrebbero sapere, onestamente )
 

Gianco

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Però considera che l'ascensore è una innovazione soggetta ad utilizzo separato, questo vuol dire che contrari ed astenuti alla delibera della maggioranza non sono obbligati a partecipare alla spesa ed ovviamente non utilizzeranno l'ascensore.
Loro potrebbero impegnarsi a non utilizzarlo, ma i loro ospiti come fanno a sapere che dovendo salire al piano rialzato o al primo piano, non possono utilizzarlo?
 

Luigi Criscuolo

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Loro potrebbero impegnarsi a non utilizzarlo, ma i loro ospiti come fanno a sapere che dovendo salire al piano rialzato o al primo piano, non possono utilizzarlo?
non hanno la chiave da inserire alla altezza del piano da raggiungere. L'ascensore non funziona. Comunque delle vicende legate a questo ascensore, che poi è un elevatore idraulico, ne ho parlato abbondantemente. Non è stato costruito nella tromba delle scale perché questa non esiste: c'è un'anima centrale in c.a. spessa 30 cm. Gli elevatori sono stati costruiti all'esterno sul prospetto posteriore e per arrivare al piano sono stati installati tra i balconi: se fossero stati installati sul prospetto anteriore, dove ci sono le scale, si sarebbero fermati sul pianerottolo di riposo, per cui sarebbe stato necessario fare comunque una rampa di scale per raggiungere il pianerottolo di arrivo.
 

Dimaraz

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In merito al beneficio dei bonus "maturati" dopo la vendita ....se ne è parlato poco tempo fa.
Possono permanere in capo a chi non è più proprietario ma abbia pagato prima.
Nello specifico par di capire che i lavori sarebbero dovuti essere già iniziati.
 

basty

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In merito al beneficio dei bonus "maturati" dopo la vendita ....se ne è parlato poco tempo fa.
Possono permanere in capo a chi non è più proprietario ma abbia pagato prima.
Nello specifico par di capire che i lavori sarebbero dovuti essere già iniziati.
Non ricordo abbiano detto che erano già iniziati. Ma rileva la data dei bonifici dell'amministrazione. Detrai solo la relativa quota, non ciò che hai anticipato
 

Luigi Criscuolo

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mi viene semplicemente da ridere a pensare che tra cinque anni il condominio deliberasse di nuovo i lavori per l'aggravarsi della fatiscenza: importo a carico della unità immobiliare di cui stiamo parlando 27.000 € anziché 20.000 € . I soldi del precedente fondo cassa sono stati restituiti al proprietario acquirente, a lavori ultimati l'amministratore rilascerà al proprietario acquirente la dichiarazione di competenza alla u.i. cioè 27.000 €. A questo punto il proprietario acquirente avviserà il proprietario venditore per comunicargli che i lavori sono terminati e che lui, non so in che modo visto che la dichiarazione dell'amministratore non è intestata a lui e lui non è più proprietario da 6 anni, potrà chiedere, se ci saranno ancora, le detrazioni fiscali su 20.000 € anziché 27.000 € . Forse non lo chiamerà neanche e se potrà utilizzare le detrazioni fiscali li utilizzerà tutte lui.
Chi ha dato ha dato ha dato... chi ha avuto ha avuto ha avuto.... scurdammoce 'o passato....
Io credo che la strada migliore per il proprietario venditore sia quello di intentare causa all'amministratore ed al condominio per riavere i suoi 20.000 €.
Non mi meraviglia che l' amministratore in tutta fretta abbia gia' restituito le somme a tutti i condomini compreso all' ex proprietario
se fosse così il proprietario venditore non reclamerebbe i suoi soldi, non ti pare?
 

basty

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Io credo che la strada migliore per il proprietario venditore sia quello di intentare causa all'amministratore ed al condominio per riavere i suoi 20.000 €.
Migliore per chi? Mi sono convinto sia una causa persa: l'unica strada penso sia cercare un compromesso con l'acquirente. Non sul piano dei cavilli ma in base a come si erano accordati
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Migliore per chi?
Innanzitutto il proprietario uscente ha dato i soldi al condominio in virtù di una delibera validamente approvata e quindi operante. Il condominio in epoca successiva decide di non fare più i lavori precedentemente deliberati. Restituisce i soldi raccolti ai condomini: l'unico trascurabile aspetto è che chi aveva pagato tutta la sua quota non è più condomino.
Nel rogito c'è scritto che il proprietario cedente si impegna a pagare i lavori deliberati ma non ancora eseguiti. Lui ha pagato tutta la sua parte ma l'assemblea delibera, visto i problemi di raccolta finanziaria, di non farli più e quindi di azzerare il fondo costituito restituendo ai condomini che hanno pagato.
Tutti, tranne me, sostenete che i soldi vanno dati al condomino titolare del diritto di proprietà al momento dell'azzeramento del fondo.
Però qui non si tratta di aver accantonato negli anni 5/600 € e che il venditore si è quasi dimenticato di loro (sic); qui si tratta di aver pagato 20.000 € euro, non bruscolini, e non come fondo cassa generico ma per finanziare lavori che il condominio ha deliberato.
Il proprietario uscente è stato danneggiato dal comportamento dell' amministratore, che non ha saputo gestire la delibera, e dal comportamento dei morosi, che ha portato l'assemblea a deliberare l'annullamento dei lavori.,
Quindi il proprietario danneggiato, che per vendere a 130.000 € ha pagato al condominio 20.000 € per fare eseguire i lavori deliberati dalla assemblea, non deve fare causa al proprietario acquirente, che riceverà i 20.000 per il fatto che nel frattempo è lui il proprietario della unità immobiliare, ma all'amministratore ed ai condomini morosi, o meglio ancora a tutto il condominio che ha deliberato di non fare più i lavori.
Se poi l'acquirente dice facciamo a metà di questa somma si può anche discutere, ma se propone di restituire annualmente quello che il venditore avrebbe potuto dedurre in 10 anni dalle tasse secondo me è meglio affrontare il giudizio portando in tribunale amministratore e condomini. se non altro sortirà l'effetto che i condomini portati in tribunale cominceranno a ragionare come me sulla restituzione della somma.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Non ricordo abbiano detto che erano già iniziati.

Leggere la coniugazione dei tempi: condizionale.
E' "pacifico" che il bonus parte dal momento della liquidazione al fornitore...ma Agenzia delle Entrate accetta che il proprietario/condomino abbia già pagato in anticipo (al Condominio) la sua quota.

A questo punto il proprietario acquirente avviserà il proprietario venditore

Mi pare di aver precisato che stante la "cancellazione" dei lavori il proprietario acquirente debba concordare la restituzione di parte della somma (=bonus fiscali).

Il "rogito" è un contratto che impegna entrambe le parti.
 

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