mi permetto di fare alcune osservazioni:
- la somma del fondo istituito per legge per eseguire i lavori deliberati dalla assemblea se da un lato è diventata nella disponibilità condominiale dall'altro rimane il tracciamento di chi ha versato. Se con successiva delibera il condominio decide di non eseguire più i lavori l'amministratore restituisce solo a chi versato quanto ha versato: chi, con la sua morosità è stato causa della successiva delibera di annullamento dei lavori precedentemente deliberati, non riceverà alcunché. (questo per rispondere a chi sostiene che i soldi sono del condominio)
- come ho già avuto modo di sostenere la somma concordata per il trasferimento della proprietà dell'appartamento ben difficilmente comprende l'importo dei lavori a carico del venditore: cioè se la casa vale 110.000 € e l'importo dei lavori deliberati a carico dell'appartamento ammonta a 20.000 € il venditore vende a 130.000. L'acquirente ben difficilmente accetterà un simile ragionamento anche a fronte dell'inserimento nel rogito della frase che tutti le spese deliberate ante rogito rimarranno a carico del venditore. Perché la frase inserita nel rogito dal postante è generica, pleonastica, visto che c'è già giurisprudenza in merito che difende il neoacquirente da ulteriori spese deliberate ante rogito dall'assemblea del condominio ma che non hanno un peso determinante nel valore di mercato di un appartamento.
- se il venditore, anziché affrettarsi a pagare la sua parte di spesa, avesse tergiversato nel pagamento e fosse tra i morosi, oggi il nuovo proprietario gli chiederebbe la restituzione di 20.000 € perché i lavori non sono stati fatti?
- la somma del fondo istituito per legge per eseguire i lavori deliberati dalla assemblea se da un lato è diventata nella disponibilità condominiale dall'altro rimane il tracciamento di chi ha versato. Se con successiva delibera il condominio decide di non eseguire più i lavori l'amministratore restituisce solo a chi versato quanto ha versato: chi, con la sua morosità è stato causa della successiva delibera di annullamento dei lavori precedentemente deliberati, non riceverà alcunché. (questo per rispondere a chi sostiene che i soldi sono del condominio)
- come ho già avuto modo di sostenere la somma concordata per il trasferimento della proprietà dell'appartamento ben difficilmente comprende l'importo dei lavori a carico del venditore: cioè se la casa vale 110.000 € e l'importo dei lavori deliberati a carico dell'appartamento ammonta a 20.000 € il venditore vende a 130.000. L'acquirente ben difficilmente accetterà un simile ragionamento anche a fronte dell'inserimento nel rogito della frase che tutti le spese deliberate ante rogito rimarranno a carico del venditore. Perché la frase inserita nel rogito dal postante è generica, pleonastica, visto che c'è già giurisprudenza in merito che difende il neoacquirente da ulteriori spese deliberate ante rogito dall'assemblea del condominio ma che non hanno un peso determinante nel valore di mercato di un appartamento.
- se il venditore, anziché affrettarsi a pagare la sua parte di spesa, avesse tergiversato nel pagamento e fosse tra i morosi, oggi il nuovo proprietario gli chiederebbe la restituzione di 20.000 € perché i lavori non sono stati fatti?