Dimaraz

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Proprietario Casa
il venditore potrebbe anche in futuro beneficiare delle detrazioni

In linea di principio si...se si dava corso alla delibera.
Diciamo che "per senso morale" tu puoi "liquidarlo" dandogli il corrispettivo del bnus...ma formalmente non avresti alcun obbligo per svariati motivi:
1°-si è convenuto il "non trasferimento" del bonus fiscale...finchè questo non si materializza l'ex proprietario non ha alcun diritto a goderne. Come detto potrebbe anche capitare che siano revocati o diminuiti tali benefici senza che il vendiotre abbia argomento per contestare.
2°-la delibera condominiale è stata "annullata"....una eventuale nuova delibera che fosse approvata non lo riguarderebbe più visto che assunta quando lui non è più proprietario.
 

Luigi Criscuolo

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2°-la delibera condominiale è stata "annullata"....una eventuale nuova delibera che fosse approvata non lo riguarderebbe più visto che assunta quando lui non è più proprietario.
era quello che ho sostenuto anche io.
A lavori ultimati, e pagati, l'amministrato dovrà inviare a tutti i condomini un dichiarazione di questo tipo: " Si certifica che il lavori di........deliberati nell'assemblea del ...... per un importo di ......... sono stati eseguiti e completamente saldati alla impresa......con bonifici n...... e n.........: la quota a carico del condomino/i XXX / YYYY e da lui/loro pagata in quanto proprietario/i dell' U.I. identificata al catasto Foglio...... Part........ Subalterno....... è stata di €€€€€,€€ . Si rilascia la presente dichiarazione a scopo di usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge. Timbro e firma."
Ora se la delibera non fosse stata annullata il condomino venditore potrebbe usufruire dei benefici fiscali sia perché condomino al momento della delibera e sia in virtù della clausola contenuta nel rogito.
Se alla data della nuova delibera di esecuzione dei lavori (anche gli stessi o solo una parte di essi o ancora maggiori), necessaria per far fare detti lavori, il condomino venditore non era più proprietario, la delibera non lo interessa più.
I soldi che lui ha versato sono diventati un bonus dell'acquirente.
Vorrei sapere cosa deve scrivere l'amministratore sulla certificazione per consentire al condomino venditore, che ha saldato tutta la parte a suo carico, prima che iniziassero i lavori e prima che la delibera di eseguire detti lavori venisse annullata da una successiva delibera, di usufruire dei benefici fiscali. Sopratutto se magari sono passati 4/5 anni dalla prima delibera.
 

Dimaraz

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I soldi che lui ha versato sono diventati un bonus dell'acquirente.

Tu vedi bonus dove io vedo semplice pareggio del maggior valore percepito dalla vendita.
Come detto fin dal principio male ha fatto l'ex proprietario a riservarsi gli "eventuali" bonus fiscali.

Vorrei sapere cosa deve scrivere l'amministratore sulla certificazione per consentire al condomino venditore, che ha saldato tutta la parte a suo carico, prima che iniziassero i lavori e prima che la delibera di eseguire detti lavori venisse annullata da una successiva delibera, di usufruire dei benefici fiscali. Sopratutto se magari sono passati 4/5 anni dalla prima delibera

Nulla...perchè nessuna "certificazione" gli sarà dovuta.
Come detto il "bonus fiscale" potrebbe sparire anche per altri motivi...e all'ex proprietario non resterebbe che recriminare solo contro se stesso.
 

basty

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Ho separato i due eventi per essere chiaro: la affermazione di @Dimaraz "Nulla...perchè nessuna "certificazione" gli sarà dovuta." potrebbe creare equivoci
cosa deve scrivere l'amministratore sulla certificazione per consentire al condomino venditore, che ha saldato tutta la parte a suo carico, prima che iniziassero i lavori e prima che la delibera di eseguire detti lavori venisse annullata da una successiva delibera, di usufruire dei benefici fiscali.
nella prima eventualità, che i lavori ad una certa data iniziassero, scriverà che il venditore ha versato .xyz.. a fronte di ..XYZ..., e con tale dichiarazione il venditore ex-condominio avrà diritto ad iniziare a detrarre, alle condizioni a quella data esistenti..

cosa deve scrivere l'amministratore sulla certificazione per consentire al condomino venditore, che ha saldato tutta la parte a suo carico, prima che iniziassero i lavori e prima che se la delibera di eseguire detti lavori venisse annullata da una successiva delibera, di usufruire dei benefici fiscali.
Qui invece direi che l'amministratore non dovrà scrivere nulla: l'evento fiscale non si è verificato: quanto versato dal venditore andrà a beneficio del compratore, sempre come indennizzo dei lavori necessari, ma non maturerà alcun beneficio fiscale.

Come detto fin dal principio male ha fatto l'ex proprietario a riservarsi gli "eventuali" bonus fiscali.
Proprio male non avrebbe fatto, dato che glielo consentirebbe la legge: diciamo che è stata scritta male la clausola.
L'ammontare del bonus, non è solo legato ai lavori effettuati, ma anche alle norme che regolano le detrazioni al momento della esecuzione dei lavori (nessuno garantisce che fra 4 anni rimangano identiche le clausole fiscali): condizioni ed eventi che non erano certi.
 

Franci63

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No. (il vecchio proprietario ha diritto al bonus)

Se cambia il possesso
Se l’immobile sul quale è stato eseguito l’intervento di recupero edilizio è venduto
prima che sia trascorso l’intero periodo per fruire dell’agevolazione, il diritto alla
detrazione delle quote non utilizzate è trasferito, salvo diverso accordo delle parti,
all’acquirente dell’unità immobiliare (se persona fisica).
In sostanza, in caso di vendita e, più in generale, di trasferimento per atto tra vivi, il
venditore ha la possibilità di scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non
ancora utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica) dell’immobile.

Pag. 22
http://www.agenziaentrate.gov.it/wp...a+informa/Guida_Ristrutturazioni_edilizie.pdf
Ho letto la guida ,e ,come riportato sopra,si parla di "immobile su cui è stato eseguito l'intervento di recupero edilizio", "cambio del possesso prima che sia trascorso l'intero periodo per fruire delle detrazioni" e di "quote non
utilizzate ".In questo caso sono possibili accordi per lasciare le detrazioni al venditore.

Nulla si dice di detrazioni non ancora "maturate" perché i lavori non sono nemmeno cominciati.La logica (e l'assenza di previsione in merito) potrebbe suggerire che tale fattispecie non consente alcun accordo ,e che quindi le detrazioni (non ancora cominciate perché interventi non ancora eseguiti,ancorché finanziati dal venditore) non possano restare a favore del venditore.(nemmeno se ci si accorda).
In effetti come potrebbe formalmente chiedere detrazioni per un lavoro pagato con bonifici e comunicazioni relative successive al rogito? A che titolo?

Ripeto,secondo me clausole scritte male eche complicano invece di facilitare.
 

Dimaraz

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Nulla si dice di detrazioni non ancora "maturate" perché i lavori non sono nemmeno cominciati.

Il diritto al bonus non parte dal momento di inizio lavori ma dal momento di pagamento degli stessi (fosse anche un anticipo).
Trattandosi di lavori su parti comuni non è il singolo condòmino il committente bensi l'intera compagine. Al fisco non interessa se e quando il condòmino abbia pagato la propria quota (potrebbe essere stata anche una finanziaria) ma quando il Condominio abbia saldato.
La divisione del bonus diventa una questione interna al Condominio.

Ovviamente tutto il ragionamento decade se i lavori (ora annullati) venissero fatti solo per una successiva delibera.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il diritto al bonus non parte dal momento di inizio lavori ma dal momento di pagamento degli stessi (fosse anche un anticipo).
Trattandosi di lavori su parti comuni non è il singolo condòmino il committente bensi l'intera compagine. Al fisco non interessa se e quando il condòmino abbia pagato la propria quota (potrebbe essere stata anche una finanziaria) ma quando il Condominio abbia saldato.
La divisione del bonus diventa una questione interna al Condominio.

Ovviamente tutto il ragionamento decade se i lavori (ora annullati) venissero fatti solo per una successiva delibera.
Io dico che forse il bonus non è trasferibile al venditore,nemmeno con accordo, se i lavori non sono cominciati;a maggior ragione in questo caso non era possibile perché non erano stati saldati dal condominio,visto che qualcuno non aveva versato la sua quota,e non è possibile individuare il momento iniziale da cui far partire il diritto alle detrazioni.(unica certezza che sarebbe stato successivo al rogito).
Ovviamente il mio è solo un punto di vista ,come quello di ogni altro,senza polemica,ma per il piacere di capire meglio la radio delle norme(anch'essi quellle più astruse,di cui in Italia siamo pieni).
 

Damario

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In tutte queste questioni inerenti il beneficio delle detrazioni, che il venditore avrebbe potuto avere se i lavori fossero avvenuti nel 2016 come previsto in delibera (dovevano iniziare a maggio, ma l'amministratore, da me interpellato per sapere se vi fossero problemi, mi disse che sarebbero certamente partiti a settembre), mi chiedo o meglio vi chiedo:
il venditore può intentare causa contro di me o contro il condominio, per essere stato danneggiato dalla delibera revocante, che gli impedisce ora il recupero delle detrazioni? E ha delle probabilità che vinca la causa?
 

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