Ho letto solo ora il vostro dibattito: c'è chi la pensa come me, e chi la pensa diversamente.
In queste situazioni, è evidente che si finisce da un avvocato, non ci sono santi.
Io rispetto le opinioni altrui ma in questo caso vi ho detto come la penso.
Temo che il nostro postante col sindacato non arriverà oltre la punta del proprio naso, se vuole tutelarsi dovrà contattare il suo studio legale di fiducia.
Torno a ripetere:
@JuMp3 tienici aggiornati, per favore.
L'esito di questa faccenda potrebbe costituire un interessante precedente perché il mio palazzo, e tante palazzine fotocopia adiacenti, sono strutturate esattamente come da te, ossia:
unico contratto con contatore generale condominiale, dalla colonna verticale condominiale che sta sui balconi si diramano le tubazioni orizzontali fino ad arrivare sotto al lavandino della cucina, dove c'è il contatore personale (soggetto a frodi perché c'è chi dichiara il falso, cosa IMPOSSIBILE NEL CASO DEL POSTANTE PERCHE' I CONTATORI PERSONALI FORTUNATAMENTE CE LI HA FUORI DELLA PORTA DI CASA). Da me si paga una quota condominiale e una quota personale, quest'ultima legata alle ore che passo sotto la doccia. In un anno mi pare consumo circa 120 metri cubi d'acqua.