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Non avevi parlato di condizione sospensiva. Questa informazione in effetti cambia di parecchio la situazione, e le tue possibilità di rivalsa.

Come avevo scritto, qui l’assegno era stato consegnato, ma non incassato. Nella vicenda della discussione, non è stato consegnato: quindi fattispecie differente. Infatti, magari proprio per quello. O per evitare di dover registrare il contratto, risparmiando sulle imposte; forse si intendeva...

Non è irrilevante; se l’assegno è ancora nelle mani dell’agenzia, non può essere definito caparra. Diverso se fosse stato consegnato seppur non incassato.

Bisognerebbe leggere tutto il documento firmato per capire se c’è qualche clausola che tuteli la signora nella sua volontà di non vendere, ma è improbabile. Piuttosto, mi pare che sia stato rischioso in partenza trattare e concludere un accordo con una venditrice che aveva già manifestato dubbi...

La clausola sull’assegno riportata è mal formulata, secondo me. Sembrerebbe, non avendo richiesto la consegna dell’assegno, che la somma non possa essere definita “caparra”. Quindi non puoi chiedere il doppio; puoi però chiedere il risarcimento del danno. Purtroppo non è detto che valga la pena...

Le è stato consegnato, o ce l’ha ancora l’agenzia ? La somma è definita caparra o acconto?

Io suggerivo che lo zio donasse a te la nuda proprietà, risparmiando così un passaggio . Certo è preferibile far bene i conti, per capire cosa conviene concretamente.

Non ho parlato di vendita, altrimenti dovresti corrispondere il prezzo, ma di donazione

Farti donare ora la nuda proprietà dell’immobile dallo zio: l’aliquota è sempre del 6%, ma solo sul valore della nuda proprietà stessa (dipende dall’età del parente). Alla sua morte l’immobile sarà completamente tuo, senza altri passaggi . Però serve comunque un atto dal notaio.

No; al massimo, se con le regole attuali la classe energetica fosse peggiore, puoi provare a chiedere un piccolo aggiustamento del prezzo.

https://www.finanze.gov.it/it/fiscalita-regionale-e-locale/Imposta-municipale-propria-IMU/disciplina-del-tributo/abitazione-principale/

Si, puoi dirgli di ripassare le norme fiscali

Il primo: l’esenzione IMU è applicabile fino a tre pertinenze della prima casa, accatastate in queste categorie (massimo una per categoria): • C2 (magazzini e locali di deposito come cantine e solai); • C6 (stalle e scuderie, garage); • C7 (tettoie chiuse o aperte). Quindi puoi avere esenzione...

Qui si parla di pertinenza in funzione delle agevolazioni per l’acquisto, ma il concetto è analogo, direi https://www.milanonotai.it/quando-il-box-puo-dirsi-pertinenziale/

No, direi che è troppo lontano.

Macché togliere la grata: se gli cade fuori qualcosa farà il giro dal cancelletto 😉

Come fai a non sapere che diritti hai sull’immobile ? E’ tuo, e di chi altro ? Acquistato ? Ereditato ? Entità quota ?

Sei sicuro che le crepe non siano causate dagli oggetti pesanti che hai posizionato ?

No, ma magari vi preferiscono a terzi estranei al condominio. Se qualcuno offre di più, dando solide garanzie, dubito scelgano voi; ma nessuno può darti risposte certe. E poi potrebbero esserci altri condomini interessati come voi a quell’immobile. Deciderà l’assemblea

Ci vorrebbe la sfera di cristallo. Potrebbe esserci, forse, una specie di condono per piccoli abusi; ma certezze in vista nessuna. Se non puoi farlo seguendo le regole, farlo abusivamente in attesa di ipotetico condono non mi sembra una gran trovata.