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@Nemesis non scrivere d'impeto, potresti cadere in errore un'altra volta.

La concessione edilizia ha una sua identità con protocollo e data che viene assegnata nel momento in cui è pronta al ritiro.

Così la mia risposta dovrebbe essere più comprensibile.

Forse perché dalle nostre parti nel meridione le leggi, a volte, si applicano a discrezione.

La madre per poter riequilibrare dovrebbe destinare al figlio rinunciatario tutto il suo 50%. Non lo potrebbe fare perché lei potrebbe disporre della quota disponibile di 167/1000 ed il resto 333/1000 andrebbe ripartito fra i due figli per cui al rinunciatario andrebbe 333/1000 ed all'altro...

Tu hai scritto: ed io ho aggiunto: Se cambiassero sarebbe necessario riproporre la comunicazione agli aventi il diritto di prelazione.

Non "abbiamo" ma hanno. Tu con la rinuncia non possiedi niente. Quando tua madre verrà a mancare tu diverrai proprietari del 25% e tuo fratello del 75% dell'intero patrimonio. La divisione la dovrete concordare fra voi comproprietari nel rispetto con una certa tolleranza di quelle percentuali...

Che arriverà certamente se l'abuso è stato realizzato in una zona vincolata da inedificabilità totale.

Ovviamente se non erano interessati ad acquistare a quel prezzo, ancor meno saranno interessati se il prezzo sarà maggiorato. L'importante è che aldilà del prezzo non cambino eventuali altri vincoli tipo servitù o vincoli di distanze dai confini o di volume edificabile che potrebbero alterarne...

Se il rapporto è teso con il fratello, sarà difficile che riesca a convincerla di cambiare le regole del suo "ordine". Occorre che altre persone delle quali ha fiducia l'affianchino e la convincano a provare un altro modo di approcciare i suoi ricordi, perché tutto quello che accumula...

Se posti il quesito su google ne trovi quanti ne vuoi, ovviamente da adattare al tuo caso.

Per il bene di tua sorella chiedi, con discrezione, che intervengano gli assistenti sociali. Purtroppo, se non intervieni adesso che è giovane, dopo ti verrà molto in salita.

@luciano1949, di quel "guaio" si sente la puzza fin qui.

E' quello che ho sostenuto io, contrastato da un "membro storico".

Addirittura comprano abitazioni delle case popolari per poter subentrare o subaffittare. Di questi fatti sono piene le cronache. Ho notato che da qualche settimana si incomincia ad intervenire in queste situazioni che i governi precedenti hanno tollerato per incapacità... che sia la volta buona...

Ed il notaio dovrebbe avere dei dubbi vista la situazione e l'inerzia del comune.

Inimmaginabile! Credo che occorra un intervento di uno psicologo. E non credo che tu riesca a trovare un angolo libero per poterlo occupare per dare seguito ai tuoi diritti. Comunque l'intervento dello specialista l'avreste dovuto richiedere molto prima d'ora.

Il problema è che gli oneri che gli abusivi hanno versato generalmente non sono sufficienti a realizzare le urbanizzazioni, espropriare gli spazi per le strade, i parcheggi e gli spazi per i servizi collettivi ed il verde. Addirittura l'abusivismo diffuso nelle periferie urbane hanno premiato...

@luciano1949, le ipotesi che hai esaminato, sono o non sono comportamenti illegittimi?

Per evitare che il prezzo scenda troppo sapendo che sei tu a volere vendere, chiedi che venga stimata e ti riservi di vendere o acquistare.