... basta stabilire di chi...
le valvole termostatiche non entrano in funzione per assicurare 20° nella stanza;
non ho mai detto questo: ho ricordato che la termovalvola resta è vero tutta aperta sul 5, permettendo il totale flusso dell'acqua calda, e verosimilmente a portare la temperatura dell'ambiente anche sopra i 24°, in funzione della temperatura di circolo.
ma sui valori intermedi , 2-4 limita la circolazione dell'acqua se si supera la soglia dei 16-20°. (in questo senso ho detto che le termovalvole sono impostate su valori di soglia prossimi ai 20°) Ora se il precedente dimensionamento era tale da mantenere una temperatura ambiente intorno ai 10° mi resta difficile pensare che le termovalvole raggiungano la temperatura di soglia impostata: non limiteranno quindi mai, o quasi,
infatti con la termovalvola si può solo ridurre il passaggio dell'acqua calda e quindi la temperatura del termosifone e non aumentarla
Come vedi direi che stiamo affermando la medesima cosa, dicendolo in modo diverso.
Le altre considerazioni sono condivisibili, anche se ritengo che negli inverni passati, un locale non riscaldato poteva ben avere temperature inferiori ad 8°: dopodiché hai ragione che 8-10° non fanno quella gran differenza.
ma questa considerazione dell'escamotage per far contribuire al riscaldamento anche il negozio-esposizione ma fa venire in mente un altro fatto.
L'articolo da te postato (non ricordo più l'autore del link) afferma, spero a ragion veduta, che in caso di distacco nulla sia dovuto dal soggetto nemmeno per la quota fissa.
Premesso che mi piacerebbe avere conferma di questa affermazione (mi risultava che anche chi si distacca dall'impianto debba contribuire al suo mantenimento ecc), questo mi porterebbe anche a giustificare quanto asserivo in merito alla riduzione che potrebbe riflettersi anche sulla quota fissa di moralista. Provo a spiegarmi.
- Assunto che chi è distaccato contribuisce per zero%,
- e dato per scontato che chi è normalmente servito contribuisce per il 100% per la sua parte,
- ne seguirebbe logicamente che chi è solo
parzialmente connesso dovrebbe solo
parzialmente contribuire a questa quota fissa.
Il problema è stabilire questa parte: non certo sulla base di un RdC contrattuale, ma sulla base di una considerazione termotecnica.
Adesso, dopo aver affettato per bene questa benedetta contabilizzazione ed i suoi risvolti perversi sull'armonia condominiale, penso possiamo concludere questa nostra dissertazione, che sta diventando abbastanza ripetitiva.
Alla prossima.