basty

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@basty ed io cosa ho detto scusa??
Dovrei risponderti...: Se non lo sai tu ! :risata:
Io avevo inteso che fossi sconcertato dal fatto che molti idraulici avessero comunque presentato preventivi: ti ho risposto dicendo che non c'è nulla di anomalo. Le valvole termostatiche funzionano su qualunque radiatore. Semmai potrebbero esserci problemi a trovare i ripartitori adatti ai tipi di calorifero presenti nel caseggiato, ma avranno valutato anche questo. Le mie osservazioni, vogliono solo evidenziare che, come per Don Abbondio, se le dispersioni non sono omogenee ed equilibrate, la contabilizzazione non può equilibrare magicamente la situazione.
 

Daniele 78

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Dovrei risponderti...: Se non lo sai tu ! :risata:
Io avevo inteso che fossi sconcertato dal fatto che molti idraulici avessero comunque presentato preventivi: ti ho risposto dicendo che non c'è nulla di anomalo. Le valvole termostatiche funzionano su qualunque radiatore. Semmai potrebbero esserci problemi a trovare i ripartitori adatti ai tipi di calorifero presenti nel caseggiato, ma avranno valutato anche questo. Le mie osservazioni, vogliono solo evidenziare che, come per Don Abbondio, se le dispersioni non sono omogenee ed equilibrate, la contabilizzazione non può equilibrare magicamente la situazione.
Lo so che vanno bene le valvole, le conosco, io avevo solo detto che le avevano proposte nel mio condominio, non di essere contrario...anzi. Però quando hai a che fare con dei condomini anziani, qualcuno duro duro di comprendonio, non è facile fare innovazioni. Visto anche quanto spende il condominio per riscaldamento e non, sarebbe un investimento interessante. Per equilibrare le dispersioni devi già pensare ad un cappotto esterno su un vecchio condominio...ma li i costi salgono parecchio.
 

basty

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sarebbe un investimento interessante.
Contabilizzazione e valvole: Un investimento... a volte obbligato, a volte utile, a volte dannoso: dipende appunto. Ma non migliora i fabbisogni energetici, al massimo modifica i comportamenti.
Cappotto: un investimento che abbatte intrinsecamente i fabbisogni.
 

Daniele 78

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Contabilizzazione e valvole: Un investimento... a volte obbligato, a volte utile, a volte dannoso: dipende appunto. Ma non migliora i fabbisogni energetici, al massimo modifica i comportamenti.
Cappotto: un investimento che abbatte intrinsecamente i fabbisogni.
In realtà anche la contabilizzazione riduce gli sprechi, poiché pagando per quello che si consuma, la gente prima di aumentare temperatura al massimo ed aprire poi le finestre ,inizia a sensibilizzarsi un pochino di più e fare molta più attenzione.
 

Luigi Criscuolo

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la gente prima di aumentare temperatura al massimo ed aprire poi le finestre
francamente non è così: attualmente se non ci sono i contabilizzatori non si può aumentare la temperatura degli ambienti perché il calorifero dispone di una valvola che può solo ridurre il flusso di acqua al suo interno. La gente apre le finestre perché non può/vuole ridurre la temperatura dei caloriferi o non vuole spegnergli in quanto queste due azioni non gli comporteranno una riduzione del costo del riscaldamento che gli verrà addebitato.
Allora diciamo che il principio per cui si deve installare i contabilizzatori di calore è quello che ognuno debba pagare secondo la quantità di calore prelevato rispetto al calore prodotto. Non diciamo delle barzellette sostenendo che si risparmia sul riscaldamento e che il costo della innovazione (perché di questo si tratta) è ammortizzabile in pochissimi anni.
In questo thread è emerso che i risparmi si sono avuti spegnendo i caloriferi o riducendo la temperature delle stanze e che a volte la riduzione delle temperature non è volontaria ma dipende dagli squilibri termici che si possono creare tra ambienti riscaldati ed ambienti non riscaldati. Non è stato sostenuto che tenendo le termovalvole al massimo (situazione assimilabile all'attuale situazione dei caloriferi senza termovalvole) si paga di meno; anzi è stato sostenuto che giustamente viene punito finanziariamente per avere una sensazione di confort troppo alta.
 
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Daniele 78

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Allora diciamo che il principio per cui si deve installare i contabilizzatori di calore è quello che ognuno debba pagare secondo la quantità di calore prelevato rispetto al calore prodotto. Non diciamo delle barzellette sostenendo che si risparmia sul riscaldamento e che il costo della innovazione (perché di questo si tratta) è ammortizzabile in pochissimi anni.
Io invece ho sentito parecchi casi dove c'è stato un buon risparmio solo con queste valvole, non saprei che dirti Luigi. A casa dai miei (unifamigliare) ne abbiamo installate ed in effetti c'è stato un calo di consumi...peccato che il costo del gas continui a salire, a quel punto però dovresti guardare più i mq di gas consumati e moltiplicarli per gli attuali valori del gas (scopriresti che il vantaggio addirittura aumenta).
Ovviamente dipende dalla zona climatica, Biella ha una E nella parte bassa; ed un F nei Comuni montani...qui conviene abbastanza, a Roma sicuramente è diversa la situazione.
 

basty

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In realtà anche la contabilizzazione riduce gli sprechi, poiché pagando per quello che si consuma, la gente prima di aumentare temperatura al massimo ed aprire poi le finestre ,inizia a sensibilizzarsi un pochino di più e fare molta più attenzione.
Mi ripeto, ma quanto tu dici è ciò che chiamavo modifica del comportamento degli utenti: avendo la possibilità di ottenere uno sconto personalizzato, la gente resta più incentivata a limitare la portata dei caloriferi nelle zone dove la potenzialità è in eccesso. Quindi qualcuno risparmia. Ma intrinsecamente non si cambia il fabbisogno termico del fabbricato. (Cosa che invece avverrebbe con l'introduzione del cappotto o serramenti a bassa trasmittanza)
Il guaio si genera se gli alloggi non sono isolati termicamente: se per esempio un appartamento chiude il riscaldamento in una stanza, perchè inutilizzata, l'alloggio confinante si verrebbe a trovare una parete verso un ambiente non riscaldato. Il suo fabbisogno di energia termica, a parità di livello di temperatura normale, cresce per supplire alle dispersioni verso tale parete. In queste condizioni questo poveretto si vedrà accrescere il consumo e la spesa rispetto alla precedente situazione senza contabilizzazione.
Globalmente potrebbe anche aversi una riduzione (non eccessiva, se la destinazione d'uso del fabbricato e tipicamente d'abitazione), ma come per il pollo di Trilussa, a fronte di qualcuno che consuma mezzo pollo, si troverà l'altro che ne consuma un pollo e mezzo. E quest'ultimo ne subirà uno svantaggio indesiderato, nonostante mantenga un comportamento altrettanto virtuoso.

Sicuramente il ritorno economico legato alla contabilizzazione non sarà molto rapido.
 

Daniele 78

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@basty il problema più grosso è far capire all'utente finale la spesa per cambio serramenti e cappotto esterno. Ora solo per una villetta a schiera con una decina di portefinestre e finestre per quanto basso (ma proprio basso) come importo vai a spendere su un 10.000€ qualità media (solo per i serramenti). Mettiamo pure il 65% (che è in 10 anni), pur essendo convinto della bontà dell'investimento e della qualità del prodotto, vai tu a chiedere queste cifre all'utente finale e senti la risposta che ti da. Ora come ora.
 

basty

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Aggiungerei una nota: in termini di costi benefici, isolare (quando si può) le pareti opache è molto più conveniente della sostituzione dei serramenti. Minor spesa e beneficio almeno doppio (le superfici vetrate sono solo un terzo o meno, della parete.)

Poi per valutare ogni investimento, bisognerebbe confrontare i tempi di ritorno ecc.
Ma certamente bisogna anche avere la disponibilità dei soldi per sostenere la spesa.
 

Daniele 78

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Professionista
Aggiungerei una nota: in termini di costi benefici, isolare (quando si può) le pareti opache è molto più conveniente della sostituzione dei serramenti. Minor spesa e beneficio almeno doppio (le superfici vetrate sono solo un terzo o meno, della parete.)

Poi per valutare ogni investimento, bisognerebbe confrontare i tempi di ritorno ecc.
Ma certamente bisogna anche avere la disponibilità dei soldi per sostenere la spesa.
Sul ritorno siamo d'accordo in termini di costi benefici, il problema sono le disponibilità e sono i tempi di pagamento, ora come ora fatico io come impresa ad avere i 60 giorni (oltre ad un 10% d'anticipo) figurati il privato. Tempo fa riuscivo anche a 90/100 giorni...sta cambiando tanto tutto e molto in fretta.
 

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