Franci63

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Avevo già letto quella "circolare esplicativa"... ma mi pare decisamente ambigua (fermo restando che è assodato giuridicamente le "circolari" dell Agenzia delle Entrate non sono Vangelo).

Il passo:
Tuttavia, se a seguito di interventi edilizi vengono meno i menzionati requisiti di autonomia, pur essendo preclusa comunque la possibilità di fondere in un'unica unità immobiliare i due originari cespiti in presenza di distinte titolarità,...

contiene un evidenziato che lascia aperte troppe ipotesi.
Quella dell’agenzia dell entrate è la teoria; io l’ho visto fare anche in pratica.
L’evidenziato mi pare indichi l’impossibilita di avere , alla fine della procedura, un’unica unità catastalmente parlando , nonostante la possibilità di fare , come indicato, la fusione a fini fiscali.
Poi concordo che non è legge.
 

Sunsetwalker

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Il passo:
Tuttavia, se a seguito di interventi edilizi vengono meno i menzionati requisiti di autonomia, pur essendo preclusa comunque la possibilità di fondere in un'unica unità immobiliare i due originari cespiti in presenza di distinte titolarità,...

contiene un evidenziato che lascia aperte troppe ipotesi.

Domani parlo con l'ingegnere per dipanare i vari dubbi, vi terrò aggiornati.
 

Gianco

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Quella dell’agenzia dell entrate è la teoria; io l’ho visto fare anche in pratica.
L’evidenziato mi pare indichi l’impossibilita di avere , alla fine della procedura, un’unica unità catastalmente parlando , nonostante la possibilità di fare , come indicato, la fusione a fini fiscali.
Io ho seguito alcune volte questa procedura. Ovviamente le due porzioni devono essere complementari, perché se fossero adiacente ed autonome, non sarebbero accettate. In sostanza non ci deve essere una cucina in ogni porzione.
 

basty

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Quindi lavoro fattibile ... ma i proprietari devono essere identici per entrambe le unità o la "fusione fiscale" te la sogni.

Come ti è stato ripetutamente segnalato , rispondere così è fare disinformazione

Sono diventato "pungente" in replica alla tua inutile irascibilità...e ti va ancora di lusso.
Ovvio che si...anche uno "sprovveduto ignorante" ancorchè scortese dovrebbe saperlo per il minimo di cultura che dovrebbe avere una persona della tua generazione.
@Sunsetwalker : non farci caso: l'arroganza e supponenza del caro Dimaraz è proverbiale. Persino quando da risposte sbagliate (... di rado, per la verità)

Comunque alla fine probabilmente procederò con la fusione catastale, intestando con atto notarile casa a mia moglie.
Come ti è stato assicurato, non è indispensabile, almeno ai fini fiscali: in ogni caso intestate l'acquisto a chi eroga i soldi.

potrò unire le due abitazioni rimuovendo il tramezzo oppure posso operare solo un piccolo varco?
Questo non lo devi chiedere ad un forum: solo con un sopralluogo può accertarsi se il divisorio abbia funzioni sia pur parzialmente portanti. Quando le case si costruivano in economia, si lesinava tutto: e non è da escludere che nei calcoli di portanza delle solette si sia anche tenuto conto della presenza dei divisori. Ciò non vuol dire che non si possa fare: ma potrebbe essere necessario sostituire il divisorio con una trave.

In sostanza non ci deve essere una cucina in ogni porzione.

Questo non lo ho letto da nessuna parte: e dire che ci sono ormai molte circolari sia della vecchia Agenzia del Territorio(leggi catasto), sia della AdEntrate: tutte richiamano sempre la prima circolare AdT n. 15232 del 2002 e seguenti.

Alle medesime procedure fanno riferimento le circolari che permettono di calcolare l'imposta ai fini IMU ; se la nuova u.i. fosse quella di abitazione, il tutto godrebbe attualmente dell'esenzione. Non ho sottomano esempi di regolamenti IMU al riguardo, ma la sostanza è quella
 

Allegati

  • Nota 15232 del 2002 Casi particolari.pdf
    290,8 KB · Visite: 23
  • 23646_allegato tecnico.pdf
    6,6 MB · Visite: 26
  • Vademecum georoma 24-27 catasto.pdf
    685,3 KB · Visite: 29

basty

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Proprietario Casa
- avendo richiesto un mutuo, dovrò in qualche modo avvisare la banca delle modifiche?
- possono i condomini porre un qualsiasi veto alla fusione?
- da dove mi consigliate di iniziare per avviare la pratica?
1) Presumo di si.
2) Se le due u.i. appartengono al medesimo condominio, non dovresti aver problemi; se fossero state adiacenti ma appartenenti a condomini diversi potrebbero vietartelo.
3) Incaricando un tecnico, che valuti la fattibilità strutturale, poi seguiranno le pratiche edilizie in Comune previa consultazione della banca mutuante.

Buon lavoro
 

basty

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Proprietario Casa
Può essere. Ma Secondo me sarebbe forse un abuso. Cosa vieta di avere in un appartamento due locali adibiti a cucina , doppi servizi ecc?

Poi chi stabilisce che un locale è univocamente destinato a cucina? In fondo è necessario scrivere in un docfa una cucina se si vuole ottenere una classe A: ma nulla vieta di cancellare dalla planimetria una delle due cucine. Mica è vietato tenere le predisposizioni idrauliche
 

Sunsetwalker

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
1) Presumo di si.
2) Se le due u.i. appartengono al medesimo condominio, non dovresti aver problemi; se fossero state adiacenti ma appartenenti a condomini diversi potrebbero vietartelo.
3) Incaricando un tecnico, che valuti la fattibilità strutturale, poi seguiranno le pratiche edilizie in Comune previa consultazione della banca mutuante.

Buon lavoro

Basty per una risposta cosi approfondita e tecnica non basta un "Grazie!", dirti che questa cosa, assieme al mutuo appena richiesto, non mi fanno dormire è un eufemismo, cercavo supporto su un Forum di persone e tecnici e tra te e tanti altri l'ho ricevuta, grazie.

Ovviamente domani incontrerò l'ingegnere per capire il da farsi e condividerò con voi le eventuali risposte.

Grazie mille, davvero.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Dimenticavo di scrivere che a conclusione dei lavori, sarà dato completamento alle tre fasi della variazione catastale descritte nella procedura indicata dal catasto
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Come ti è stato ripetutamente segnalato , rispondere così è fare disinformazione

Quale sarebbe la disinformazione e quando mi sarebbe stato ripetutamente segnalato ???
Se l'autore di tali "richiami" sei tu...spiacente ma non sei ne qualificato ne preparato per sollevare questioni con il sottoscritto.
Deve essere insito nella tua natura ..."capra" vuoi essere ...e sempre li ci torni

non farci caso: l'arroganza e supponenza del caro Dimaraz è proverbiale. Persino quando da risposte sbagliate (... di rado, per la verità)

Io quando sbaglio, a differenza di qualche alttro, sono solito chiedere scusa...e in3 anni e 10mila post l'ho fatto 2 volte...quindi di che parliamo?

Ecco... io accetto che le persone con cui dibatto mi rispondano per le rime ma trovo puerile chi si sente in dovere di "presentarmi" senza essere incaricato di farlo.
E poichè ad insistere a ragionar con le capre non si ricava nulla...finisci nell' "ignore"...unico ambiente che ti si addice.

Basty per una risposta cosi approfondita e tecnica non basta un "Grazie!",
Ovviamente domani incontrerò l'ingegnere

Ecco...bravo...meglio che dai retta al tuo Ingegnere edile...piuttosto che ad un sedicente "Ingegnere elettrotecnico" che quando ti risponde usa in condizionale.

Auguri.

Quella dell’agenzia dell entrate è la teoria; io l’ho visto fare anche in pratica.
L’evidenziato mi pare indichi l’impossibilita di avere , alla fine della procedura, un’unica unità catastalmente parlando , nonostante la possibilità di fare , come indicato, la fusione a fini fiscali.
Poi concordo che non è legge.

Infatti gli "orientamenti" delle circolari Agenzia delle Entrate hanno valore nullo giuridicamente parlando (cosa arcispiegata ad una "capra")... personalmente sono più propenso a dare credito a quando "emanato" dai ministeri competenti in materia.

andando di link:
http://www.gdc.ancitel.it/finanza-t...e-locali-comunicanti-ma-con-rendite-separate/

dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia (risoluzione 6/2002) sui presupposti richiesti per usufruire dei benefici fiscali. Il Ministero ha infatti precisato che due o più unità immobiliari vanno singolarmente e separatamente soggette a imposizione, «ciascuna per la propria rendita». Dunque, solo una può essere considerata ai fini ICI come abitazione principale. Il contribuente, per usufruire dell’esenzione, dovrebbe richiedere l’accatastamento unitario degli immobili, per i quali è attribuita in catasto una distinta rendita, presentando all’ente una denuncia di variazione. Allo stesso modo si è espresso il Ministero dell’economia con la circolare 3/2012 per circoscrivere l’esenzione IMU. Dalla lettura della norma emergerebbe che l’abitazione principale deve essere costituita da una sola unità immobiliare iscritta o iscrivibile in catasto, a prescindere dalla circostanza che, di fatto venga utilizzato più di un fabbricato distintamente iscritto in catasto.
...
ancorché l’articolo 13 del dl Monti (201/2011) prevede che l’abitazione principale sia limitata a un’unica unità immobiliare.


Ma tant'è...siamo in uno stato dove tutti pretendono di fare ciò che compete ad altri.
 
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