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Mi trovo da oltre venti anni nella tua situazione e pochi mesi fà ho percorso tutto l'iter necessario fino all'interpello scritto per la direzione generale dell'A.d.E. Da questa esperienza provo a rispondere alle tue tre domande.Avevo già letto il contenuto del link http://www.e-glossa.it/wiki/estinzione_del_diritto_di_usufrutto_per_consolidazione.aspx, ma non mi è tutto chiarissimo.
Contavo su qualche super-esperto per delle indicazioni concrete :
1-è indispensabile un atto notarile per la rinuncia all'usufrutto da parte del padre (giacchè non risiede nell'abitazione in questione) e la conseguente consolidazione di nuda proprietà e usufrutto a favore del figlio?
2-qual è il costo di tale atto? è proporzionale al valore dell'immobile ?
3-ravvisate altre modalità per rinunciare all'usufrutto tenendo conto che è il figlio a risiedere nell'abitazione in oggetto, ma ai fini IMU nè il padre nè il figlio possono considerarla abitazione principale?
GRAZIE
Intende la cooperativa dei taxi di Roma?la società tassista
Arciera@ Grazie del gentile pensiero...come faremmo senza il veleno quotidiano??? Io sarei pronto a pagare più tasse fino alla consunzione fisica, purchè le stesse, pur diverse, siano poi correlate e parametrate al REDDITO totale (=+redditi). Se al posto di un secondo alloggio avessi in casa un diamante di pari valore, questi, sconosciuto al fisco, non sarebbe colpito da nessuna altra tassazione dopo quella iniziale dell'acquisto nè da tutte le altre spese a cui va incontro un alloggio...A parità di reddito totale, QPQ, in possesso del diamante avrebbe a disposizione un reddito NETTO SPENDIBILE superiore a quello di Arciera proprietaria dell'alloggio (al mare). Per evitare facili stroncature ipotizziamo per comodità che dopo 10 anni dai due acquisti iniziali il valore di entrambi resti invariato e verifichiamo se nei dieci anni in esame qpq abbia avuto più opportunità e varietà di spesa di Arciera...Io non ho dubbi... Quindi, alla fine del giro, se le varie tassazioni, comprese quelle sugli immobili,Noi abbiamo un superespertissimo in materia: @quiproquo se lo trovi in gioia ti potrà dare una risposta esaustiva. Tutto sta se rimugina il veleno che la società tassista gli inietta quotidianamente int'e vvene.
Il confronto che intendo io è questo:Sono certa che tu hai ragione: bisogna solo stare attenti a quanto si compra il brillante. Oggi si può andare benissimo ad Amsterdam e comprarlo direttamente alla fonte. Alla quotazione di mercato quindi e non montato da un gioielliere che ti dirà quali rischi lui corre nel mestiere e che questi vanno ricompensati. Dopo di che lo lasci in una cassetta di sicurezza. Non paghi nessuna tassa. Non paghi nessun danno causato nè alcuna spesa inerente alla cosa. nulla. Solo il canone annuale alla banca.
Dopo di che devi scordarti di possederlo. Non esiste il confronto con una casa. E' una forma di investimento alla regina d'Inghilterra. nei secoli.
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