arciera

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Noi abbiamo un superespertissimo in materia: @quiproquo se lo trovi in gioia ti potrà dare una risposta esaustiva. Tutto sta se rimugina il veleno che la società tassista gli inietta quotidianamente int'e vvene.
 

quiproquo

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Avevo già letto il contenuto del link http://www.e-glossa.it/wiki/estinzione_del_diritto_di_usufrutto_per_consolidazione.aspx, ma non mi è tutto chiarissimo.
Contavo su qualche super-esperto per delle indicazioni concrete :
1-è indispensabile un atto notarile per la rinuncia all'usufrutto da parte del padre (giacchè non risiede nell'abitazione in questione) e la conseguente consolidazione di nuda proprietà e usufrutto a favore del figlio?
2-qual è il costo di tale atto? è proporzionale al valore dell'immobile ?
3-ravvisate altre modalità per rinunciare all'usufrutto tenendo conto che è il figlio a risiedere nell'abitazione in oggetto, ma ai fini IMU nè il padre nè il figlio possono considerarla abitazione principale?

GRAZIE
Mi trovo da oltre venti anni nella tua situazione e pochi mesi fà ho percorso tutto l'iter necessario fino all'interpello scritto per la direzione generale dell'A.d.E. Da questa esperienza provo a rispondere alle tue tre domande.
1) Sì è indispensabile...oppure con due avvocati ottieni una sentenza giudiziale...oppure lo vendi (l'usufrutto)...oppure crepi..come ho scritto nel post precedente...che evidentemente non hai letto...

2) Il valore dell'usufrutto viene calcolato dal notaio o da altri professionisti in base a parametri di legge...esso diminuisce con la maggiore età dell'usufruttuario...quindi a me che ho ottanta anni
non è convenuto venderlo...mentre se tu ne hai una decina in meno (intorno ai 70) o anche più potrebbe convenirti la cessione:
tutto è poi rapportato al valore CATASTALE dell'immobile... il mio notaio ha impiegato dieci minuti per farmi il preventivo...e darmi la possibilità di decidere...di lasciare cioè inalterata la situazione..

3) Altre modalità sono quelle del punto uno...e se non fai niente, ti devi rassegnare come me a pagare l'IMU come seconda casa...
pensa che io ne devo pagare tre e come primacasa sono in affitto
senza nessuna possibilità di un qualche pur piccolo conguaglio...
E su una di queste, per ora, hanno aggiunto anche la TASI...Meglio di così...Dal manuale: come spellare facilmente i contribuenti...istruzioni per l'uso...Spero di esserti stato d'aiuto...
Poi vedrai arriverà qualche FELINO a modificare la matassa e così potremo gridare la nostra contentezza...QPQ
 

quiproquo

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Un'altra considerazione per Giudittan e altri propisti interessati alla materia. Se, come io auspico e con me insigni economisti, in futuro sarà annullata la distinzione fra prima e seconda casa e il tributo possessorio sarà eguale per tutti senza più questa demagogica divisione (maledetto Imbonitore ecc...ecc...), come per le auto..., il sacrificio di rinunzia o cessione dell'usufrutto, senza tornaconto trattandosi di un figlio, risulterà vano e ti toglierà (???) quel piccolo o grande potere che tale bene reale
ti assicura sia da parte del figlio, sia dai suoi aventi causa...la vita è sempre piena di incognite e di capovolgimenti inaspettati. Poi chiariamo una volta per tutte che nel contesto: nudo proprietario il figlio/a, usufruttuario il padre o la madre la scelta non è finalizzata ad un investimento come potrebbe essere nel caso di
estranei, bensì ad una misura prudenziale...esempio: la figlia nuda proprietaria muore...il marito (genero) con figlio/i tempo "x" si riaccasa...continuando a vivere nell'alloggio...
se il suocero/a vanta l'usufrutto si assicura il rispetto e l'assistenza del genero per un bel pò di tempo ...in caso contrario:
Chi avut', avut', avuto...e fuori dai co.....ni...Brutto vecchiaccio...
Perchè è sempre di moda: Capitolo Quinto...chi tene mman' ha vint'...Alla prossima. QPQ.
 

quiproquo

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Noi abbiamo un superespertissimo in materia: @quiproquo se lo trovi in gioia ti potrà dare una risposta esaustiva. Tutto sta se rimugina il veleno che la società tassista gli inietta quotidianamente int'e vvene.
Arciera@ Grazie del gentile pensiero...come faremmo senza il veleno quotidiano??? Io sarei pronto a pagare più tasse fino alla consunzione fisica, purchè le stesse, pur diverse, siano poi correlate e parametrate al REDDITO totale (=+redditi). Se al posto di un secondo alloggio avessi in casa un diamante di pari valore, questi, sconosciuto al fisco, non sarebbe colpito da nessuna altra tassazione dopo quella iniziale dell'acquisto nè da tutte le altre spese a cui va incontro un alloggio...A parità di reddito totale, QPQ, in possesso del diamante avrebbe a disposizione un reddito NETTO SPENDIBILE superiore a quello di Arciera proprietaria dell'alloggio (al mare). Per evitare facili stroncature ipotizziamo per comodità che dopo 10 anni dai due acquisti iniziali il valore di entrambi resti invariato e verifichiamo se nei dieci anni in esame qpq abbia avuto più opportunità e varietà di spesa di Arciera...Io non ho dubbi... Quindi, alla fine del giro, se le varie tassazioni, comprese quelle sugli immobili,
venissero poi parametrate ai redditi il NETTO SPENDIBILE di
Arciera si avvicinerebbe a quello di qpq. O no??? Vuoi estendere agli amici di sempre tale quesito e vedere che effetto fà???
Per cortesia, naturalmente. E grazie mille. QPQ.
 
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arciera

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Sono certa che tu hai ragione: bisogna solo stare attenti a quanto si compra il brillante. Oggi si può andare benissimo ad Amsterdam e comprarlo direttamente alla fonte. Alla quotazione di mercato quindi e non montato da un gioielliere che ti dirà quali rischi lui corre nel mestiere e che questi vanno ricompensati. Dopo di che lo lasci in una cassetta di sicurezza. Non paghi nessuna tassa. Non paghi nessun danno causato nè alcuna spesa inerente alla cosa. nulla. Solo il canone annuale alla banca.
Dopo di che devi scordarti di possederlo. Non esiste il confronto con una casa. E' una forma di investimento alla regina d'Inghilterra. nei secoli.
 

quiproquo

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Sono certa che tu hai ragione: bisogna solo stare attenti a quanto si compra il brillante. Oggi si può andare benissimo ad Amsterdam e comprarlo direttamente alla fonte. Alla quotazione di mercato quindi e non montato da un gioielliere che ti dirà quali rischi lui corre nel mestiere e che questi vanno ricompensati. Dopo di che lo lasci in una cassetta di sicurezza. Non paghi nessuna tassa. Non paghi nessun danno causato nè alcuna spesa inerente alla cosa. nulla. Solo il canone annuale alla banca.
Dopo di che devi scordarti di possederlo. Non esiste il confronto con una casa. E' una forma di investimento alla regina d'Inghilterra. nei secoli.
Il confronto che intendo io è questo:
QPQ dispone di un capitale pari a 100 e invece di comprare un alloggio, compra un diamante e lo sotterra in mezzo alle tegole o dove gli pare (anche in banca), qualunque siano le modalità dell'acquisto...accreditiamo a questa ipotesi una certezza estrema...Punto.

Arciera con pari disponibilità (100) compra l'alloggio al mare con tutte le conseguenze in termini di vivibilità e di relativi oneri gestionali. Certezza estrema. Punto.

Il confronto verte sul REDDITO NETTO DISPONIBILE conseguente alle due diverse scelte. Non ci allarghiamo su altri aspetti. La regina d'Inghilterra ama molto gli animali, specie i cavalli e i cani...non so se ne mangi anche la carne...di certo quella di coccodrillo no...o forse sì??? Le scriviamo e le poniamo il dilemma??? Cosa ne dici??? qpq.
 

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