basty

Membro Storico
Proprietario Casa
A mio parere non è un problema di servitù, ma di allaccio.
Al di la di come si voglia identificare il problema, il ns vuole che il vicino installi un suo contatore: e la soluzione più probabile è che dal punto di fornitura attuale si distacchino due linee a cui assoggettare i due contatori: Dato che ora sono in giardino del proprietario 1, la condotta da quel punto al proprietario 2 costituirà una servitù per il proprietario 1.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Forse non mi sono spiegato bene: la condotta pubblica termina con il gruppo di misura, per cui, necessitando un'altra utenza, da quel punto devono derivare due rami, sempre dell'ente, ai quali applicare i due distinti contatori.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse non mi sono spiegato bene: la condotta pubblica termina con il gruppo di misura, per cui, necessitando un'altra utenza, da quel punto devono derivare due rami, sempre dell'ente, ai quali applicare i due distinti contatori.
Ti sei spiegato, e forse non mi sono spiegato bene io: io dicevo che una alternativa accettata dal proprietario uno sarebbe quella di lasciare il primo contatore dov'è: e distaccare subito a monte la seconda diramazione ed affiancare un secondo contatore: in quel caso i due rami risultanti non sarebbero più a carico dell'ente erogatore: la domanda del nostro riguardava appunto la ripartizione dei costi per realizzare la seconda linea (e relativo allacciamento aggiuntivo)
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@basty, il tuo discorso è accettabile se il nuovo contatore viene inserito in una derivazione a valle (a monte c'è l'allaccio alla rete pubblica), ed il primo conteggerà l'intero consumo delle due abitazioni. Mentre il secondo conteggerà la sola quota dell'altra abitazione.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Mentre il secondo conteggerà la sola quota dell'altra abitazione.
Non hai capito: ma potremmo finirla qui. Il postante aveva scritto che era disposto a sobbarcarsi i costi ma desiderava che ognuno avesse il proprio contratto e contatore. La mia ipotesi ripeteva quella del postante.
Senza partire da una strada pubblica sembrerebbe meno oneroso ospitare il nuovo contatore nel medesimo pozzetto del primo: ovviamente significa mettere uno split sulla condotta, a monte dei due contatori.
Tutti gli interventi ipotizzavano quella soluzione se non si voleva un sottocontatore. Sono riuscito adesso a spiegarmi?
 

Ducale

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera.
Forse mi trovo in una situazione analoga.
Ho dei sospetti che l'impianto idrico del mio appartamento al piano terra (in passato era un unica abitazione con il primo piano poi divisa) continui a servire ancora, attraverso il prosieguo della tubazione, un bagno del piano di sopra. Non lo so, di per certo. L'indizio che ho per pensare ciò è che attualmente, al piano di sopra, non abita nessuno e io nel mio bagno sento un leggero sibilo nella parete e la rotella del contatore gira lentamente (presumo che le precedenti inquiline non abbiano chiuso bene un rubinetto oppure perda lo sciacquone) . Avevo pensato ad una perdita in casa mia, ma non ho visto umidità in nessuna parte. Ho chiamato anche un idraulico il quale mi ha detto che, secondo lui, si potrebbe trattare di una perdita occulta nel terreno oppure di una situazione di "condominio minimo" (contatore unico con due utenti, di cui uno in modo parziale, in quanto mi risulta che un contatore, tutto suo, comunque, è presente al piano terra, che presumo alimenti solo la cucina). Non so se ciò eventualmente si possa definire invece "servitù per destinazione del padre di famiglia".
Nel rogito ho notato questa frase:
"L'immobile oggetto di questo contratto viene trasferito a corpo, nello stato di fatto in cui si trova, ben noto alla parte acquirente, con i relativi accessori e pertinenze, con gli inerenti oneri e servitù, il tutto come per legge e con tutti i diritti e gli obblighi, aventi tuttora efficacia, stabiliti o richiamati nei precedenti titoli di acquisto".
Preciso che io non ho mai visto i precedenti titoli di acquisto e quindi non so cosa voglia dire questa frase.
Ad ogni modo, io non ho ancora affrontato la questione con il proprietario del piano primo e non so neanche se eventualmente sia a conoscenza che probabilmente il bagno della sua casa possa attingere acqua dal mio contatore.
Sta di fatto che ora io voglio vendere questo appartamento e probabilmente prima del rogito farò disdetta di tutte le utenze, compresa l'acqua. Può accadere che prima o poi, magari prima del rogito, l'appartamento del primo piano sia abitato nuovamente e si troveranno con il bagno senza acqua.
Il mio quesito che pongo ai partecipanti del Forum è se, all'insputa di come stanno realmente le cose e, non volendo affrontare la cosa con il proprietario del primo piano, posso regolarmente far mettere i sigilli al mio contatore dell'acqua, da subito, senza essere denunciato per iterruzione del servizio idrico.
Nel caso l'acquirente del mio appartamento si accorgesse, in futuro, che, a contatore riaperto a nome suo, gira lentamente la rotellina, cosa potrebbe intentare nei miei confronti? Insomma, come ci si dovrebbe comportare in questa circostanza? Grazie mille
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il contatore è intestato a te, lo puoi chiudere senza doverne rendere conto ad alcuno. Se il tuo vicino usufruisce della tua utenza deve provvedere ad isolare il suo impianto dal tuo, altrimenti potrebbe essere incolpato di un reato perseguibile.
 

BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Chiudi il contatore e vedi se qualcuno si lamenta. Altrimenti provvedi a verificare dove avviene la perdita dissotterrando il tubo. Se hai consultato un idraulico ti avrà consigliato cosa fare
Tertium non datur
 

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