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JERRY48

Ospite
A cosa non ti ho risposto che mi sono perso?
A niente non preoccuparti, tutto a posto.
Io son rientrato dal gommista or ora e ho notato che carne al fuoco ne è stata messa abbondantemente.
Vorrei aggiungere il mio parere per quanto riguarda la valorizzazione del centro storico, l'abbattimento di certi obbrobri e la conservazione della cultura e del vissuto dei nostri antenati nelle loro case e del loro contesto.
Per quanto riguarda i casermoni che hanno costruito per i meno abbienti, che ci stanno a fare in piedi ancora? a deturpare e maggiormente ad occupare inutilmente il terreno che potrebbe essere sfruttato al meglio, anche con tutti i crismi di progettazione e di rispetto delle nuove normative energetiche e delle misure interne delle porte, dell'altezza delle finestre della composizione dei bagni in presenza di un handicappato in casa. Non è meglio questa soluzione?
Non dico di buttar giù le vecchie costruzioni che hanno magari un portale in legno con l'arcata tonda tutto in granito sardo e "sa lolla". Ristrutturarle non farle degradare ancora di più, che il centro storico rimanga con queste costruzioni che erano tra l'altro dei più abbienti. Parlo delle altre case, dei poveri, operai, che prestavano servizio nei campi, che nulla hanno di simile alle prime succitate.
Per quanto riguarda la tesi, se è stata presentata vuol dire che qualcosa di buono e di utile c'era e dalla quale si poteva prendere spunto per la realizzazione di certi progetti.
Poi ho letto che buttando giù un palazzo per costruirlo ex novo ed aderente ad un altro, scusate ma ognuno dei due non ha le proprie fondamenta i propri muri portanti ecc..., non sono un tecnico e mi potete fare barba e capelli, però questi dubbi mi sono venuti in testa.
In conclusione: ristrutturazione del centro storico, abbattimento del superfluo e per di più decadente, riutilizzazione del suolo e aiuto da parte delle istituzioni perchè tutto ciò possa essere realizzato. Ripeto, non solo espandere, espandere a iosa, favorendo la speculazione i mega profitti degli "approfittatori" che hanno comprato a 100 e guadagnato a 1.000.[DOUBLEPOST=1408963104,1408962930][/DOUBLEPOST]
Oggi il sito mi pare "in panne", è molto lento, e certi messaggi è necessario clickare 2/3 volte, con i risultati evidenti.
Ancora tempo di vacanze.[DOUBLEPOST=1408962913,1408962884][/DOUBLEPOST]Oggi il sito mi pare "in panne", è molto lento, e certi messaggi è necessario clickare 2/3 volte, con i risultati evidenti.
Ancora tempo di vacanze.
L'ho notato anch'io. Ho cliccato due volte e si è ripetuto il post, però ho rimediato cancellandolo, accodandomi al tuo.:risata:
 
Ultima modifica di un moderatore:

Daniele 78

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Professionista
Poi ho letto che buttando giù un palazzo per costruirlo ex novo ed aderente ad un altro, scusate ma ognuno dei due non ha le proprie fondamenta i propri muri portanti ecc..., non sono un tecnico e mi potete fare barba e capelli, però questi dubbi mi sono venuti in testa.
Si hanno proprie fondamenta, ma quando hai dei muri in aderenza con quello vicino (essendo progettati in quel modo) devi valutare che lo spostamento non vada ad inficiare sul fabbricato vicino. Non sarebbe la prima volta che in seguito a dei lavori di demolizione su un fabbricato adiacente sia aprono crepe sui muri sull'altro e ben che vada la cosa si creano infiltrazioni d'acqua alla prima pioggia. Devi valutare attentamente l'intervento e il contorno per non creare (durante la demolizione danni al vicino) e creare l'anticamera di un contenzioso a non finire...

Ripeto, non solo espandere, espandere a iosa, favorendo la speculazione i mega profitti degli "approfittatori" che hanno comprato a 100 e guadagnato a 1.000.
Favorevole, però purtroppo il riuso ha dei costi doppi rispetto al nuova costruzione in terreno vergine...se trovano il modo almeno di abbassare tali costi se ne può parlare senza problemi.
Devi comprare il vecchio edificio con il suo terreno, demolirlo e farne uno nuovo...con tanto di oneri ecc...è un salasso credimi (per provato).
 

quiproquo

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Ancora tempo di vacanze.
Allora non sarei più tanto imbranato...però ribadisco quanto ho anticipato a gianco...non ripetete e andate oltre. Il messaggio salvato automaticamente prima o dopo apparirà. Provare per credere!!!qpq.
 

quiproquo

Membro Senior
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Ancora tempo di vacanze.
Allora non sarei più tanto imbranato...però ribadisco quanto ho anticipato a gianco...non ripetete e andate oltre. Il messaggio salvato automaticamente prima o dopo apparirà. Provare per credere!!!qpq.
Caro @quiproquo ,
sicuramente non sono stato chiaro nell'esprimere il mio pensiero rispetto alle rendite.
Aumentare la rendita ad un edificio a seguito di una ristrutturazione, che ne modifichi oltre all'aspetto anche il miglior sfruttamento degli spazi interni, significa solo
"ridare un numero di targa" all'edificio per rappresentare meglio il suo valore, ma non deve significare necessariamente maggiori tasse.La tassazione potrà avvenire, come suggerisci tu, in base alla capacità contributiva (art. 53 Cost.) del titolare.
Per determinare l'ammontare delle imposte sarebbe un errore agire su l'elemento identificativo del cespite (la rendita) ma si deve intervenire mediante "detrazioni/deduzioni" modulate in base al reddito totale. Più il reddito è basso, più alta sarà la detrazione e minore, fino all'azzeramento, sarà l'imposta.
Se venisse approvato il sistema da te proposto, si renderebbe necessario "cambiare la rendita" ogni anno ad ogni singolo cespite. Cosa ovviamente impossibile.
Altri problemi salterebbero fuori rispetto a chi ha per esempio 10 edifici esattamente identici. In questo caso che rendita assegneresti ad ogni singolo cespite ? E se ne vende uno o due, cambi di nuovo le rendite ? E se questo tizio è un disoccupato e ha solo gli edifici sfitti ? Modifichi le rendite ?
Un saluto.[

Cambiare la rendita??? Io non solo non l'ho detto, ma in altri miei passati post ho sempre sostenuto che un miglioramento magari con mutuo non deve dare diritto alla P.A. di aumentare la rendita col risultato inevitabile di un maggiore valore impositivo...forse solo jerry48 ricorderà che due anni orsono fui costretto ad intervenire per far retrocedere il "catasto" da una classe 5 attribuita alla mia seconda figlia
che in uno stabile di 10 alloggi tutti in classe 2 per importanti lavori di accorpamento del suo alloggio con un altro attiguo, il nostro architetto
volontariamente l'aveva ricatastato come classe 3 (forse sbagliando) col risultato che ai fini IMU la rendita si assestava intorno a 430.000 euro contro 304.000 del reale valore commerciale...dopo sei mesi di sofferenze con i caporioni che mi gridavano a squarciagola che il conteggio era congruo, fui ricevuto dal direttore generale che in 5 minuti
fulminò con uno sguardo rivelatore il responsabile della pratica e mi concesse il ritorno alla classe 3. In quella circostanza l'argomento vincente che misi sul tavolo era che se accorpo due stalle sempre stalle
rimangono anche con dei miglioramenti sugli impianti...Comunque questa della rendita è una delle tante storture legislative che da sempre affollano la mia canuta testa...Infine richiamo l'attenzione di tutti gli intervenuti che nè @Certificatore, nè qpq, hanno sostenuto la differenza fra centri storici e periferie da rimarcare con l'accetta per cui tutti da restaurare nel Centro e tutti da demolire nella Periferia...ma quando mai??? Se nel centro vi è una catapecchia fatiscente che nulla ha di storico (nel senso più stretto della parola) ebbene vai con la demolizione.. se in periferia fra cento stabili da demolire ve ne sia uno da salvare ebbene vai con il restauro...Insomma non fate gli assolutisti...
perchè tutto è relativo. Devo però lodare Alberto che finalmente, anche lui, comincia a parlare di "modulazione" di tutti i cespiti col REDDITO.
Ne sono molto contento e spero che anche altri assidui forumisti possano convertirsi al VERBO di QUIPROQUO. Se prima volete
confessarvi il nostro FRADJACONO è pronto ad ascoltarvi e a darvi
la benedizione per un passo così importante. Non temete...Lui è molto comprensivo e lungimirante, ad eccezione del cilindro che deve apparire
inflessibilmente rigido...Cappitto mi hai??? qpq.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E allora forza con le ristrutturazioni l'unico sistema, per ora, che tiene viva, anche se con molto affanno, l'edilizia.
Bisogna vincere l'appalto pubblico, ci proveremo...come già fatto anche in passato.
Spero di non essere l'ultimo ne il penultimo a pensarla così...spero (o almeno voglio credere) che altri, i privati credano in un futuro...altrimenti sarebbe proprio la fine.[DOUBLEPOST=1408974139,1408973975][/DOUBLEPOST]
col risultato che ai fini IMU la rendita si assestava intorno a 430.000 euro contro 304.000 del reale valore commerciale...
:shock: Ma parli di rendita o di valore catastale?? se avessi una rendita simile pagheresti all'anno di TASI centinaia di migliaia di euro...credo tu ti riferisca al valore catastale...
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
in altri miei passati post ho sempre sostenuto che un miglioramento magari con mutuo non deve dare diritto alla P.A. di aumentare la rendita col risultato inevitabile di un maggiore valore impositivo.
Di storture ed ingiustizie ne esistono tante e in particolare a danno dei più deboli.
Chi ha molti appartamenti ed alti ed altri redditi non si lascia tassare bovinamente come succede a gente normale come noi. Si crea una società, meglio ancora una finta Fondazione (come fanno tutti i politici, es. "baffino"), ci fan passare tutti i redditi, scaricano dei costi che non hanno alcuna inerenza, fanno una beneficenza (magari pagata con frutto di tangenti ) richiesta per avere l'esenzione fiscale, e oplà......niente tasse sui redditi.
Come mai tanti politici vogliono andare in Africa ? Prodi, Veltroni e tanti altri ? Ma per giustificare l'esistenza della fondazione....però non vanno nei paesi dove c'è l'epidemia di ebola ma da Briatore in Kenya.
 

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