mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Leggo in parecchi post che gli inquilini che si sono autoridotti il canone in base all'art. 3 commi 8 e 9 del Dlgs. 14 Marzo 2011, n. 23 non pagano più nemmeno le utenze.
Ciò significa che le utenze non sono intestate agli inquilini bensì ai proprietari, i quali provvedono a pagare le bollette e poi richiedono ai primi il rimborso (che magari viene negato).
Vorrei dire che in caso di conflitto tra proprietario e inquilino questa è un'arma terribile in mano dell'inquilino, strumento che rischia di procurare ancora più danni di quanti già l'applicazione della norma in questione ne provochi.
Ritengo che in situazioni del genere i proprietari in questione possano, con un minimo preavviso (8 giorni) inviato tramite raccomandata all'inquilino, recarsi dai gestori e disdire le utenze.
Così facendo almeno gli inquilini dovranno rifare i contratti di fornitura a loro nome, cosa che provocherà loro l'impossibilità di sottrarsi al pagamento dei consumi ed eviterà di provocare ulteriori danni economici ai proprietari.
 

feldebro

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Leggo in parecchi post che gli inquilini che si sono autoridotti il canone in base all'art. 3 commi 8 e 9 del Dlgs. 14 Marzo 2011, n. 23 non pagano più nemmeno le utenze.
Ciò significa che le utenze non sono intestate agli inquilini bensì ai proprietari, i quali provvedono a pagare le bollette e poi richiedono ai primi il rimborso (che magari viene negato).
Vorrei dire che in caso di conflitto tra proprietario e inquilino questa è un'arma terribile in mano dell'inquilino, strumento che rischia di procurare ancora più danni di quanti già l'applicazione della norma in questione ne provochi.
Ritengo che in situazioni del genere i proprietari in questione possano, con un minimo preavviso (8 giorni) inviato tramite raccomandata all'inquilino, recarsi dai gestori e disdire le utenze.
Così facendo almeno gli inquilini dovranno rifare i contratti di fornitura a loro nome, cosa che provocherà loro l'impossibilità di sottrarsi al pagamento dei consumi ed eviterà di provocare ulteriori danni economici ai proprietari.

Buonasera, non posso disdire le mie utenze e intestarle al comodatario. La casa è unica; io ho dato una porzione della mia casa in comodato d'uso gratuito a tempo determinato. Nel contratto c'è scritto che le spese per servirsi della cosa sono completamente a suo carico e se nasce un'improvvisa urgenza del proprietario posso riprendermi immediatamente la porzione data in comodato. Lui poi mi ha denunciata all'Agenzia delle Entrate, perchè gli ho chiesto che avevo necessità di riprendermi la porzione del mio immobile, così si è fatto un contratto di affitto di 4+4 anni a meno di 60 euro al mese. Da quel giorno non paga più niente. Quindi non è possibile fare più utenze in un unica abitazione, per questo devo pagare tutto altrimenti anche io rimango senza luce, acqua e gas. E' una situazione complessa, che anche il mio avvocato ho notato ha difficoltà a gestire. Per questo chiedevo al forum se qualcuno ha qualcosa di più esauriente da dirmi. Grazie Rosy
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
@Stemar: Il Giudice si è riservato di decidere.

Quanto al procedimento di Maria Concetta, io ho indicato al Giudice tutti i riferimenti dello stesso. Purtoppo, non ho potuto produrre l'Ordinanza del Tribunale di Palermo perché Maria Concetta, non so per quale motivo, non comprende l'importanza di pubblicarla.
Io, l'avrei non solo citata ma utilizzata come una mazza ferrata in questa battaglia.

Cara Maria Concetta, quando capirai l'importanza di pubblicarla?
Non serve la tua rassicurazione....serve la pubblicazione dell'Ordinanza, affinché tutti possano utilizzarla.
Serve mettersi a disposizione per la battaglia, come io ho intimamente compreso e attuato sin dall'inizio.

Calamandrei (che forse qualcuno di Voi sa chi è), per rispondere a Delmo68, diceva che i Giudici sono legittimati ad utilizzare l'immenso potere di cui dispongono soltanto se pagano il pegno dell'Umilità.

Scrivete e/o fate scrivere ai Vs. avvocati anche questo nell'eccezione di legittimità costituzionale che solleveranno, copiando se del caso la mia come migliorata con gli spunti dell'Ordinanza del Tribunale di Firenze (e di Palermo se Maria Concetta ci degnerà del Suo savoir faire) nonché con il par. 12.1 di Corte Cost. 2012 n. 272.

Avv. A_P

Avvocato
una domanda
non esiste per Voi la possibilità di esaminare le sentenze tramite i siti dei tribunali restringendo la ricerca ad un periodo temporale limitato?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Buonasera, non posso disdire le mie utenze e intestarle al comodatario. La casa è unica; io ho dato una porzione della mia casa in comodato d'uso gratuito a tempo determinato. Nel contratto c'è scritto che le spese per servirsi della cosa sono completamente a suo carico e se nasce un'improvvisa urgenza del proprietario posso riprendermi immediatamente la porzione data in comodato. Lui poi mi ha denunciata all'Agenzia delle Entrate, perchè gli ho chiesto che avevo necessità di riprendermi la porzione del mio immobile, così si è fatto un contratto di affitto di 4+4 anni a meno di 60 euro al mese. Da quel giorno non paga più niente. Quindi non è possibile fare più utenze in un unica abitazione, per questo devo pagare tutto altrimenti anche io rimango senza luce, acqua e gas. E' una situazione complessa, che anche il mio avvocato ho notato ha difficoltà a gestire. Per questo chiedevo al forum se qualcuno ha qualcosa di più esauriente da dirmi. Grazie Rosy

Mi spiace Rosy ma credo che in una situazione come la tua nemmeno il più bravo dei legali riuscirebbe a venirne fuori.
 

carbonio

Membro Junior
Proprietario Casa
io e il mio inquilino abbiamo stipulato un contratto di comodato d'uso gratuito perchè a suo tempo il mio geometra mi diceva che non potevo affittare una porzione del mio immobile. (Poi dopo la denuncia dell'Agenzia delle Entrate invece ho scoperto che si può fare un contratto di locazione anche per una porzione di immobile). Mi disse, fai un contratto di comodato d'uso gratuito e non sei obbligata a registrarlo. Dopo un anno e mezzo il tizio mi ha denunciato all'Agenzia delle Entrate. Mi arriva un suo telegramma con scritto che mi ha denunciato e deve pagare di affitto circa 60,00 euro al mese. Dall'Agenzia delle Entrate a tutt'oggi non mi è ancora arrivata nessuna comunicazione. Ma io non gli ho mai rilasciato nessuna ricevuta, non gli ho mai firmato niente. Gli consegnavo soltanto dei post-it, con su scritto, luce, acqua, gas, ecc.ecc.. Mi domando, ma all'Agenzia delle Entrate per ricevere una denuncia di affitto in nero, non chiedono delle prove? Bonifici, ricevute, assegni firmati o altro? Questo essere all'Agenzia delle Entrate che cosa gli ha consegnato? I mie post-it? E perchè l'Agenzia delle Entrate non mi ha ancora scritto? Per il momento non conosco la data della sentenza e il mio Avvocato non mi sa dare una risposta esauriente ai miei quesiti. Infine, sono 5 mesi che il tizio non paga nessuna utenza, ne tantomeno questi 60 miserabili euro, decisi dall'Agenzia delle Entrate e in casa mi ci ha portato 8 persone. Qualcuno mi può aiutare? Che devo fare? Grazie
Intanto vai all'agenzia delle entrate e chiedi di visionare la denuncia fatta dal pezzente; se ne vuoi una copia devi pagare 40 euro, non ti aspettare comunicazioni da parte loro trannele imposte di registro sul vecchio contratto che ti arriveranno fra un mese. Hai inoltre un mese di tempo per farti applicare il regime della cedolare secca (ne devi fare richiesta tu) e se ormai il tempo è passato dovrai aspettare il prossimo anno. Gli impiegati se ne fregano, loro registrano, poi, se hanno sbagliato, TU paghi l'avvocato, TU aspetti un anno e mezzo per la sentenza e TU perdi i soldi ed il sonno.
Spero di averti tisposto esaurientemente.
 

delmo68

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera, non posso disdire le mie utenze e intestarle al comodatario. La casa è unica; io ho dato una porzione della mia casa in comodato d'uso gratuito a tempo determinato. Nel contratto c'è scritto che le spese per servirsi della cosa sono completamente a suo carico e se nasce un'improvvisa urgenza del proprietario posso riprendermi immediatamente la porzione data in comodato. Lui poi mi ha denunciata all'Agenzia delle Entrate, perchè gli ho chiesto che avevo necessità di riprendermi la porzione del mio immobile, così si è fatto un contratto di affitto di 4+4 anni a meno di 60 euro al mese. Da quel giorno non paga più niente. Quindi non è possibile fare più utenze in un unica abitazione, per questo devo pagare tutto altrimenti anche io rimango senza luce, acqua e gas. E' una situazione complessa, che anche il mio avvocato ho notato ha difficoltà a gestire. Per questo chiedevo al forum se qualcuno ha qualcosa di più esauriente da dirmi. Grazie Rosy
dopo che hai fatto tutto quello che ti ha suggerito giustamente carbonio io , concorde con l avvocato A.P. ti suggerisco di ricorrere alla corte costituzionale!! Secondo me , alla fine, e' la strada piu breve e forse piu sicura!!
 

carbonio

Membro Junior
Proprietario Casa
Ragazzi purtroppo e' andata male !!!

Allora condannato al pagamento delle spese legali e respinta l'istanza di nullita' in quanto ha detto il giudice
che ad oggi la norma esiste e non e' stata dichiarata incostituzionale e ha anche aggiunto che la VI sezione civile di Roma ha questo orientamento.
Purtroppo questa e' l'Italia, non sono triste per la truffa che sto subendo ma per come noi proprietari siamo
tutelati dal nostro stato, il mio avvocato dice di fare appello io invece dico di aspettare la prima scadenza dei 4 anni e dare disdetta motivata in quanto l'immobile mi serve per mettere gli uffici della mia societa' immobiliare, in questo caso se ne deve solo che andare e di corsa :)
Purtroppo lo sto dicendo da mesi che Roma è un caso unico in tutta Italia: non sfrattano nemmeno chi non pagada due anni!
Mi dispiace per la sentenza, ma speriamo nella Corte Costituzionale!
 

paolino55

Membro Junior
Non capisco, se l'immobile ti serve, come fai ad aspettare quattro anni oltre al tempo necessario per fare un giudizio per finita locazione (giudizio+termine concesso dal giudice+sfratto = mediamente 2 anni).

Ragazzi purtroppo e' andata male !!!

Allora condannato al pagamento delle spese legali e respinta l'istanza di nullita' in quanto ha detto il giudice
che ad oggi la norma esiste e non e' stata dichiarata incostituzionale e ha anche aggiunto che la VI sezione civile di Roma ha questo orientamento.
Purtroppo questa e' l'Italia, non sono triste per la truffa che sto subendo ma per come noi proprietari siamo
tutelati dal nostro stato, il mio avvocato dice di fare appello io invece dico di aspettare la prima scadenza dei 4 anni e dare disdetta motivata in quanto l'immobile mi serve per mettere gli uffici della mia societa' immobiliare, in questo caso se ne deve solo che andare e di corsa :)
 

paolino55

Membro Junior
Ragazzi purtroppo e' andata male !!!

Allora condannato al pagamento delle spese legali e respinta l'istanza di nullita' in quanto ha detto il giudice
che ad oggi la norma esiste e non e' stata dichiarata incostituzionale e ha anche aggiunto che la VI sezione civile di Roma ha questo orientamento.
Purtroppo questa e' l'Italia, non sono triste per la truffa che sto subendo ma per come noi proprietari siamo
tutelati dal nostro stato, il mio avvocato dice di fare appello io invece dico di aspettare la prima scadenza dei 4 anni e dare disdetta motivata in quanto l'immobile mi serve per mettere gli uffici della mia societa' immobiliare, in questo caso se ne deve solo che andare e di corsa :)
 

paolino55

Membro Junior
Per sapere qualcosa sulla fissazione dell'udienza relativa all'ordinanza di Salerno, dagli uffici della Corte hanno detto di richiamare ad aprile 2013...
Per quanto riguarda il Tribunale di Roma si sa che è da sempre schierato con gli inquilini; sono avvocato dall'86 e ricordo che anche all'epoca (quando c'era la Pretura e i c.d. pretori d'assalto) era la stessa cosa...
 

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