sotera

Nuovo Iscritto
E' certamente folle che il diritto amministrativvo abbia influenza su quello civile; è folle che non si tratti di una 'sanzione' ma dell'imposizione di un contratto, che per natura è un accordo tra due persone; è folle che come metro di misura per l'imposizione di un canone si usi una rendita catastale che è moltiplicata per 150 volte quando è usata come base per imposizione tributaria. Vuol dire che non è folle imporre a tutti gli avvocati che non hanno rilasciato fattura lavorare per 8 anni gratis.

Vorrei anzi correggermi: qui non si tratta di 'follia', ma del non rispetto della costituzione e di norme legislative (come l'ininfluenza delle sanzioni fiscali sul diritto civile e la nullità di un contratto non redatto in forma scritta).
 

StLegaleDeValeriRoma

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Dura lex sed lex... e l'ignoranza non è scusata...se l'avvocato non emette fattura ripetutamente potrà essere sanzionato con la sospensione... l'idraulico,il ragioniere, il geometra viceversa continueranno a lavorare...:-o
 

sotera

Nuovo Iscritto
Caro avvocato, Lei sta usando un proverbio latino che non è affatto adeguato alla situazione. Innanzitutto la legge non indica i presupposti dell'applicabilità, ossia le prove documentarie da produrre. Visto così, chiunque si rechi all'agenzia delle entrate e dichiari di occupare un appartamento 'a nero' può con la sua attività delatoria ottenere un contratto a condizioni che non sono condivise dall'altra parte contraente. Vi sono poi un'enormità di 'buchi neri' lasciati dalla legge, di tipo fiscale e civilistico, e per giunta la legge non dice nulla almeno sul caso che il sedicente inquilino si trovi davanti a un contratto già registrato dal proprietario, e per giunta nemmeno sul comportamento fiscale da adottare nel caso di questi contratti (che è poi il nodo della legge). Comunque, è chiaro che Lei tutela piuttosto gli interessi degli inquilini, ossia di persone che volontariamente e spesso per anni hanno fruito di un alloggio 'in nero' ricavandone a loro volta vantaggi fiscali (come il non pagamento dell'imposta del registro) ed esenti da qualsiasi responsabilità ed obbligo nella conduzione dell'immobile, nonché di una grandissima libertà di prendere e lasciare lo stesso. In quanto agli avvocati che vengono radiati dall'ordine per evasione fiscale, anche se 'reiterata', come dice Lei, mi piacerebbe avere qualche nome. Ma a parte questa polemica, non credo che un cliente che si rechi all'agenzia delle entrate dichiarando, per giunta senza alcuna prova, che un avvocato non ha emesso fattura per la sua parcella, ottenga ex lege la radiazione di quest'ultimo dall'ordine.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
egregio signore il brocardo citato, non è un proverbio, è del tutto adeguato anche se lei rivolta la frittata a suo piacimento.... purtroppo per lei la radiazione dell'avvocato in questi casi non è prevista... per il resto non entro nella sua polemica futile che ha avviato nei confronti della categoria, niente di nuovo su questo forum, avendo di meglio da fare.:fico:
 

sotera

Nuovo Iscritto
Io mi sono rivolta a Lei con rispetto e con osservazioni pertinenti e non ho 'rivoltato' nessuna 'frittata' né intendo addentrarmi sull'origine di un'espressione proverbiale, poi passata al campo giuridico. Non si trattava di polemica ma esemplificazione, la categoria avrebbe potuto essere qualcunque altra (ed infatti è stato Lei a tirare in ballo altre categorie) e spero vivamente che Lei abbia di meglio da fare.
 

delmo68

Membro Attivo
Proprietario Casa
Dura lex sed lex... e l'ignoranza non è scusata...se l'avvocato non emette fattura ripetutamente potrà essere sanzionato con la sospensione... l'idraulico,il ragioniere, il geometra viceversa continueranno a lavorare...:-o
Mi scusi ma visto che l'ignoranza della legge non è scusata (poiche in italia ci danno quindici giorni di tempo per venire a conoscienza di tutte le leggi chei nostri bravi e corretti politici sfornano come il pane tutti i giorni) quindi noi cittadini dovremmo passare le nostre giornate a leggere la Gazzetta ufficiale e visto che lei utilizza questo proverbio latino con una punta, mi passi il termine, di disprezzo nei confronti dei proprietari, mi spiega allora quale è l'utilità dell'intervento di voi avvocati??? Mi piacerebbe vedere come reagirebbe un avvocato se lo Stato, per otto lunghi anni, lo costringesse a sospendere il suo diritto ad esercitare la professione solo perche magari non ha emesso una fattura di mille euro. Dove andrebbe a finire il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione. Mi perdoni, ma dalle sue parole mi sembra di sentire parlare un INQUILINO e non un avvocato che quanto meno dovrebbe essere imparziale o piu corretto eticamente.Se lei fosse il mio avvocato avrei gia perso in partenza, dopo averla lautamente pagata ovviamente . Aggiungo , per fortuna di noi piccoli proprietari, che tale legge entra in contrasto non solo con alcuni principi della Costituzione come piu volte detto, ma entra anche in contrasto con tutta una serie di leggi già esistenti in materia di locazioni, statuto del contribuente ecc..dura lex sed lex
 

perugina

Membro Attivo
Proprietario Casa
ma dove sono 'sti tutti che versano imposte al fisco? io sono nata in Italia e sono dipendente pubblica, ho sempre fatto il mio dovere. Se non conosco una legge ma poi mi sono messa in regola, lo stato mi consente di farlo, perché devo essere espropriata di casa mia per 8 anni e danneggiata economicamente? non mi risulta che avvenga per nessuna dimenticanza tributaria una cosa del genere!
Ma lei non è veramente avvocato, vero?

In vista della prossima scadenza ed in tempo utile non le resta che disdire il contratto, se è la prima scadenza verifichi l'esistenza dei requisiti di legge, e la prossima volta rispetti la normativa come tutti coloro che registrano il contratto e versano le imposte al fisco.;)
 

delmo68

Membro Attivo
Proprietario Casa
ma dove sono 'sti tutti che versano imposte al fisco? io sono nata in Italia e sono dipendente pubblica, ho sempre fatto il mio dovere. Se non conosco una legge ma poi mi sono messa in regola, lo stato mi consente di farlo, perché devo essere espropriata di casa mia per 8 anni e danneggiata economicamente? non mi risulta che avvenga per nessuna dimenticanza tributaria una cosa del genere!
Ma lei non è veramente avvocato, vero?
Ciao Perugina, , questo non è un avvocato, ci vuole insegnare a noi che dobbiamo dare la disdetta alla prima acadenza seguendo i criteri previsti dalla legge...ma vaà non lo sapevo....e poi da quello che dice come potrebbe essere la prima scadenza se la legge è dell'anno scorso..c'è qualcosa che non mi torna in tutto quello che dice.. e visto che siamo in un forum dubito fortemente della sua vera identità!!!
 

Nemo82

Membro Junior
Buongiorno.
Volevo esporvi il mio caso per vedere voi cosa ne pensate:
Tutto comincia nel 2004 quando il comune del mio paese contatta la madre della mia ragazza proponedogli di affittare la sua casa (ereditata pochi mesi prima per la scomparsa dei suoi genitori) ad una famiglia che rientrava in quelle famiglie aventi diritto ad una casa popolare.
Visto la casa libera, la famiglia della mia ragazza acconsente alla proposta e le parti, insieme al responsabile del comune con un notaio ed un avvocato, stipulano un contratto tra comune e proprietario dove il comune paga l'intero importo del canone direttamente alla madre della mia ragazza.
Tutto ok fin quando il comune, nel 2008 richiama le parti e comunica che per problemi economici non può più onorare l'intero importo del canone (500 euro) e per tanto propone un'altro contratto ma di solo due anni, dove questa volta le parti risultano essere la mamma della mia ragazza e l'inquilino mentre il comune si impegna a pagare, direttamente all'inquilino metà dell'importo.
Anche per questi due anni tutto ok nessunissimo problema ma nel 2010, a scadenza del contratto, il comune nuovamente riconvoca le parti e comunica di chiudere il contratto. Allo stesso tempo, l'impiegato comunale convince le parti a stringere un contratto uguale al precedente dove però non appare più la figura del comune dicendo anche che era possibile che il comune riprendesse i contratti in un prossimo futuro.
Quel giorno era presente anche un'avvocato che cercò di convincere la madre della mia ragazza a fare questo contratto lasciando il canone così com'era (nonostante nella palazina gli affitti si aggirano su i 1.000 euro) ed all'ora la madre, messa un po in difficolta vedendo questa povera famiglia senza un posto dove andare e la convinzione dell'avvocato e dell'impiegato che la pressavano a dare una mano, si lasciò convincere e stipularono un contratto firmato.
Tutti contenti tornarono a casa ma il giorno dopo, l'inquilino, si presento a casa e con le lacrime agli occhi, chiese alla madre, di non registrare il contratto perchè l'avrebbe messo in seri guai per una futura casa popolare promettendogli che l'avrebbe liberata non appena ne avesse avuto bisogno per l'unica figlia che aveva senza alcun problema e che la sua parola valeva molto di più di qualsiasi garanzia. La madre acconsenti solo perchè negli anni precedenti questi inquilini non hanno mai dato un solo problema e li reputava una brava famiglia sfortunata dagli eventi.
Arriviamo a maggio di quest'anno dove io e la mia ragazza comunichiamo alla madre l'intenzione di convivere e lei contentissima per tale notizia, non voleva che andassimo in affitto ma che voleva offrirci casa. Alla scadenza del mese di giugno, quando l'affittuario si presentò per pagare il mese, gli comunicò il tutto e se poteva lasciare casa per fine anno e lui contentissimo per noi disse che non c'erano problemi.
Tre giorni dopo arriva la lettera del suo avvocato (che poi scoprimmo essere lo stesso su indicato) di contattarlo e contattato, disse che l'inquilino non se ne sarebbe andato ed anzi sarebbe corso a registrare quel contratto all'Agenzia delle Entrate così da beneficiare della legge. La madre contatto l'inquilino per sapere cosa fosse successo e praticamente lui, infuriato diceva che l'avvocato gli aveva spiegato della nuova legge, che a lui la casa piaceva e non se ne sarebbe mai andato ammeno che non gli avessimo versato 15.000euro e che ora non avrebbe più pagato nulla.
Non sapendo cosa fare la madre (senza dire nulla a noi) andò all'Agenzia delle Entrate e registò il contratto il 23 luglio e non gli hanno fatto nessuna storia ne domanda dicendogli che quel contratto ora era valido, che partiva da quella data, ed era in regola in tutto e per tutto. Pagò tutti gli arretrati e fece il ravvedimento operoso anche con il commercialista per il 2011 e fortunamente era ancora in tempo per il 2012.
Scrisse una lettera all'inquilino dove diceva che il contratto era stato regolarizzato e che attendeva il pagamento del mese di luglio.
L'inuquilino, tramite sempre suo avvocato, rispose giusto il giorno ultimo per il pagamento del canone, dicendo che voleva sapere il codice iban e che voleva sapere il nuovo canone d'affitto in base alla nuova legge. Lei a sua volta comunica che il contratto era regolarizzato, che lui conosceva l'importo da pagare e che non avrebbe comunicato l'iban perchè pretende il pagamento come sempre avvenuto e cioè in contanti presso la propria abitazione (cone da contratto e come sempre avvenuto).
Questa è stata la sua ultima comunicazione.
Solo dopo io e la mia ragazza siamo venuti a conoscenza di questa storia che la madre ha voluto tenerci nascoso.
Lei, la mia ragazza, un giorno vedendo la madre disperata, chiama telefonicamente l'inquilino per fargli delle proposte. Lui risponde che non dovevamo permetterci di registrare il contratto, che "quest'atto nei suoi confronti è stato disdicevole!! e che dovevamo vergognarci per averlo fatto!!" che ora per andar via da li voleva 18.000 euro non sarebbe mai sceso a compromessi altrimenti sarebbe andato lui a registrare nuovamente il contratto.
Ad oggi sono tre mensilità non pagate ed ad ogni mese c'è una lettera nostra che lo invita a pagare. ma lui non si fà piu sentire, niente.
Abbiamo saputo, da un suo vicino che l'Agenzia delle Entrate lo sta cercando e che lui si nega e pensiamo che questa cosa non c'entra con il contratto ma che lui è sempre risultato nulla tenente nonostante sappiamo dove lui e tutta la sua famiglia (non è sposato con la moglie con cui convine e che ha due figlie maggioranni) lavora in nero. ha tre macchine non intestate a lui ma alle figlie ed alla compagna. Risulta nulla tenente ed ora all'Agenzia delle Entrate hanno visto sicuramente la registrazione di questo contratto e vorranno sapre spiegazioni... crediamo.
Per conludere, il sei settembre io e la mia ragazza abbiamo avuto la stupenda notizia che aspettiamo un bimbo/a siamo solo alla 6° settimana quindi tutto può succedere ed ora io sto pensando solo a loro. Vorrei trasmettergli solo tanta serenità. Oggi andremo da un'avvocato dell'associacione piccoli proprietari. Non conosciamo nessuno che può darci una mano...voi come la vedere? cosa succederà?
Grazie a tutti coloro mi daranno una risposta.
 

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