Se volete sapere come sarebbe accolta la proposta della TV, di qualsiasi TV, guardate il servizio delle Iene sulla questione, che si trova anche su You Tube, e che ha fatto sì che molti degli 'inquilini' si sentissero autorizzati alla denuncia/truffa. E' puro populismo, oltre al fatto che in quel caso (se è vero) l' 'inquilino' in pratica ammette di aver dolosamente progettato tutto ai danni del proprietario, che non si era affatto rifiutato di registrare il contratto, dato che lo aveva sottoscritto. Ma l'inquilino ha fatto scadere il trentesimo giorno dalla stipula, e poi (il giorno dopo!) ha registrato lui il contratto per usufruire del DL! Io credo che tutti quei servizi televisivi siano truccati, tuttavia esprimono l'orientamento generale di caccia alle streghe, e in pratica sono un'istigazione a delinquere perché c'è un elemento fondamentale che non viene preso in considerazione: se l' 'affittuario' non intende occupare un appartamento senza un contratto regolarmente registrato all'agenzia delle entrate, se cioè per lui è essenziale eticamente che il proprietario paghi tutte le tasse, deve porlo come condizione dell'affitto, fornendo subito, naturalmente, la sua parte di imporsta del registro, e assumendosi anche gli oneri di sottoscrizione di un contratto, oppure può semplicemente andarsene e cercare un altro immobile, come ho fatto io almeno sette-otto volte nella mia vita, e non occuparlo per 'denunciare' il proprietario per la mancanza di un contratto che lui in prima persona non ha richiesto. In realtà questa è una maniera della Stato per fornire abitazioni a costo zero e a spese dei proprietari, con un problema di base: che chi 'ususfruisce' adesso di queste abitazioni non è affatto un disagiato sociale, ma un truffatore, che nel 90 per cento dei casi evade a sua volta il fisco. Tuttavia ripeto la mia opinione: solo facendo circolare informazioni corrette e veritiere sull'andamento dei processi, e dunque raccogliendo fonti di giurisprudenza, si potrà uscire dalla questione con i mezzi corretti, e non con la televisione o con altri mezzi che creano 'mostri' dove non ci sono. Quel decreto, emanato, ricordiamolo, da un ministro che pagava a nero, per sua ammissione, un centralissimo appartamento romano, tragredisce un'enormetà di garanzie costituzionali e di diritto.