Entrambe le azioni configurano il reato penale di "Esercizio arbitrario delle proprie ragioni".
Art. 392 Codice Penale.
“Chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo, mediante violenza sulle cose, è punito a querela della persona, con la multa fino a euro 516. Agli effetti della legge penale, si ha violenza sulle cose allorché la cosa viene danneggiata o trasformata, o ne è mutata la destinazione. Si ha altresì violenza sulle cose allorché un programma informatico viene alterato, modificato o cancellato in tutto o in parte ovvero viene impedito o turbato il funzionamento di un sistema informatico o telematico”.
"Per quanto riguarda il concetto di violenza sulle cose, è la legge stessa a definirlo come qualsiasi attività che si concreti in un danneggiamento, in una trasformazione o in un mutamento di destinazione della cosa stessa. Tale attività deve determinare dei veri e propri cambiamenti della cosa, di modo che non sia più possibile che torni nella condizione precedente. Ad esempio, si ritiene sussistente il reato in questione qualora, alla scadenza del contratto di affitto, il proprietario sostituisca la serratura della porta dell’appartamento, precludendo l’ingresso al conduttore; ed ancora, nel caso in cui uno dei comproprietari di un appartamento rimuova la targa professionale situata sulla parete esterna dell'edificio di altro comproprietario che abbia parte dell'immobile a studio professionale."
Avv. Carlo Melzi d'Eril
Ordine degli Avvocati di Milano
ACCMS Studio Legale