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Il punto è proprio questo: siamo in Italia e non negli U.S.A, là come dici tu poche storie e tante volte (compreso i pagamenti una stretta di mano) e cash alla grande.Ricordati che negli Usa se tu ficchi il naso in una proprietà, il naso te lo tagliano. Capisco che tu ora ti immagini tutto quel che può capitare se così funzionasse.
ed infatti non si muove niente. Machiavelli insisteva col suo principe di copiare tutte le normative di altri paesi in tutti i casi dove queste fanno funzionare il sistema. Il sistema può funzionare in funzione (che bisticcio di parole!) dello stato oppure è lo stato che deve funzionare in funzione del sistema? Ecco, se non cominciamo da tutte quelle piattaforme dove si aggrega l'opinione pubblica e tentiamo di indirizzarla verso il meglio, la burocrazia, che tenta di sopravvivere innanzitutto contro tutti, avrà sempre la meglio. Questo è il motivo che dò a @JERRY48 . il nemico pubblico numero uno è sì la normativa medioevale che abbiamo ereditato dai mille principati, ducati, regni dell'Italia, ma quella che la sostiene è la burocrazia. E' questa che blocca lo sviluppo. è questa che pretende le tasse per sopravvivere (Ricordiamoci che le tasse sono state messe innanzitutto per garantire la sopravvivenza dello stato, i suoi stipendi)In Italia fare una cosa del genere vuol dire evadere in automatico
Questo è il punto focale, la coperta è corta perché troppe risorse vengono utilizzate per mantenere vivo il sistema, se cali le risorse (tagli, licenzi manager e quant'altro) riduci le risorse necessarie al sistema per sopravvivere di conseguenza hai bisogno di entrate inferiori (meno tasse). In questo modo diventa meno conveniente fare la furbata e lo Stato ci guadagna di più; pagano più persone ma pagano anche una cifra inferiore.(Ricordiamoci che le tasse sono state messe innanzitutto per garantire la sopravvivenza dello stato, i suoi stipendi)
Perfetto, però se rileggi bene tutto ti rendi conto che parli di paesi come USA, India, Cina,GB,Germania, Giappone... . Noi amiamo complicarci l'impossibile.Solo in Italia esiste quella bizzarra e nefasta convinzione secondo la quale per risolvere ogni problema sia necessaria una legge o un regolamento in più.
I magistrati della Corte dei conti ci hanno detto che la corruzione in Italia è a livelli massimi. Solo uno sciocco provocatore potrebbe rispondere che loro di corrotti se ne intendono. Il punto è che i magistrati hanno ragione da vendere e il fatto che anche la loro categoria abbia qualche mela marcia dimostra come non ci sia settore della nostra economia che non soffra della corruzione, anche la più spiccia. Il punto è capire come risolvere il problema. In galera i delinquenti. Perbacco, difficile non essere d’accordo. Ma purtroppo anche l’onestà, come il Pil, non si può imporre per decreto. Le manette, quelle dure, agli evasori disincentivano, come l’ergastolo per gli assassini, ma non azzerano i delitti.
La soluzione più razionale, che guarda caso i burocrati pubblici e i politici non menzionano, è quella di prosciugare lo stagno della corruzione e cioè il ruolo nell’economia proprio di burocrati e politici. Ridurre la spesa pubblica. Ridurre la burocrazia. Ridurre la richiesta di permessi. Ridurre la necessità di certificazioni. Ridurre, poi, i tempi di sanzione delle malefatte. Così come per ridurre l’evasione si dovrebbero ridurre le aliquote.
Si celebrano i 20 anni di Mani pulite. All’epoca lo Stato spendeva miliardi di euro in meno rispetto ad oggi. Insomma abbiamo continuato a spendere e spandere. È certo quanto faccia male alle finanze pubbliche e alle nostre tasche. Ma è peggiore il suo effetto collaterale: la corruzione.
Per vincerla ci vuole meno Stato. Non più Stato. È necessaria meno spesa pubblica e meno regolamentazione. E pene certe e immediatamente eseguibili per chi sgarra. La risposta che invece si tende sempre a dare è quella legislativa. Che non fa che aggravare la corruzione. Dieci certificati in più sono dieci potenziali passaggi di corruzione in più. Dieci organismi di vigilanza in più sono dieci occasioni di corruzione in più.
Gli italiani non sono più disonesti dei loro vicini di casa o d'oltre oceano @Daniele 78. Siamo sopraffatti dalle micidiali tentazioni che uno Stato pieno di lacci continua a proporre.
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