arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Uffa', non è proprio vero!! Berlusconi voleva portare le pensioni a 1000 euro anche per le casalinghe e sapete bene che le sue promesse le ha sempre mantenute (sue sono le leggi che portavano la pensione minima a 500 euro, sua e' l'esclusione dalle tasse della prima casa) nessuno si è venduto, anzi tutti sanno che gli 80 euro se li riprende con la tasi, anche se più tardi...non c'è alternativa, non solo terni, non ci sono manco gli ambi. C'è solo un numero fisso.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ricordati che negli Usa se tu ficchi il naso in una proprietà, il naso te lo tagliano. Capisco che tu ora ti immagini tutto quel che può capitare se così funzionasse.
Il punto è proprio questo: siamo in Italia e non negli U.S.A, là come dici tu poche storie e tante volte (compreso i pagamenti una stretta di mano) e cash alla grande.
Se ti guardi qualunque programma americano "doppiato in italiano" sul digitale terrestre (principalmente Real Time e DMAX) vedi veramente come funzionano gli affari in America (ma anche in Gran Bretagna). Dopo la trattativa, una stretta di mano e cash; così funziona, alla faccia di tutte le normative europee che prevedono tutti i pagamenti tracciabili.
In Italia fare una cosa del genere vuol dire evadere in automatico, in America assolutamente no! Tant'è vero che in TV vedi il momento del pagamento in cash.
Ma sia in Italia (come nel resto dell'Europa) vedere un pagamento in cash creerebbe ai più un disturbo interiore...(i classici moralisti) mentre negli USA è usuale il pagamento in cash.

Ti indico anche tutti i programmi dove li fanno vedere: Affari al buio (aste americane dove si compra il contenuto di una garage chiuso....), Fast n Loud (dove comprano auto le modificano e le rivendono o solo le rivendono), Affari di famiglia (ambientato in un banco dei pegni in America)...Affari a quattro ruote (quello originale è ambientato in GB, comprano vecchie auto le sistemano e le rivendono).
In tutti questi programmi, (ma non solo) il pagamento è cash visibili sul digitale terrestre sul canale DMAX (52).
In Italia se fai un numero del genere arrivano le Entrate a bussarti la porta.

Lo stesso vale per tutte le altre normative, meno burocratiche anche perchè la popolazione si fa decisamente di più gli affari propri. Qui in Italia no, purtroppo.
 
Ultima modifica:
J

JERRY48

Ospite
L'ex ministro dell’Economia, Saccomanni, che è un burocrate, tempo fa ha detto: "L’Italia ostaggio della burocrazia"? Una balla. E beh... certo: mica poteva autodefinirsi un rapinatore. L’Italia è spaccata in due. C’è chi fa e chi regola. Il primo viene pagato dal suo lavoro e dai suoi successi, e il secondo pure: cioè viene pagato dal lavoro e dai successi del primo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
In Italia fare una cosa del genere vuol dire evadere in automatico
ed infatti non si muove niente. Machiavelli insisteva col suo principe di copiare tutte le normative di altri paesi in tutti i casi dove queste fanno funzionare il sistema. Il sistema può funzionare in funzione (che bisticcio di parole!) dello stato oppure è lo stato che deve funzionare in funzione del sistema? Ecco, se non cominciamo da tutte quelle piattaforme dove si aggrega l'opinione pubblica e tentiamo di indirizzarla verso il meglio, la burocrazia, che tenta di sopravvivere innanzitutto contro tutti, avrà sempre la meglio. Questo è il motivo che dò a @JERRY48 . il nemico pubblico numero uno è sì la normativa medioevale che abbiamo ereditato dai mille principati, ducati, regni dell'Italia, ma quella che la sostiene è la burocrazia. E' questa che blocca lo sviluppo. è questa che pretende le tasse per sopravvivere (Ricordiamoci che le tasse sono state messe innanzitutto per garantire la sopravvivenza dello stato, i suoi stipendi)
 
J

JERRY48

Ospite
Solo in Italia esiste quella bizzarra e nefasta convinzione secondo la quale per risolvere ogni problema sia necessaria una legge o un regolamento in più.
I magistrati della Corte dei conti ci hanno detto che la corruzione in Italia è a livelli massimi. Solo uno sciocco provocatore potrebbe rispondere che loro di corrotti se ne intendono. Il punto è che i magistrati hanno ragione da vendere e il fatto che anche la loro categoria abbia qualche mela marcia dimostra come non ci sia settore della nostra economia che non soffra della corruzione, anche la più spiccia. Il punto è capire come risolvere il problema. In galera i delinquenti. Perbacco, difficile non essere d’accordo. Ma purtroppo anche l’onestà, come il Pil, non si può imporre per decreto. Le manette, quelle dure, agli evasori disincentivano, come l’ergastolo per gli assassini, ma non azzerano i delitti.
La soluzione più razionale, che guarda caso i burocrati pubblici e i politici non menzionano, è quella di prosciugare lo stagno della corruzione e cioè il ruolo nell’economia proprio di burocrati e politici. Ridurre la spesa pubblica. Ridurre la burocrazia. Ridurre la richiesta di permessi. Ridurre la necessità di certificazioni. Ridurre, poi, i tempi di sanzione delle malefatte. Così come per ridurre l’evasione si dovrebbero ridurre le aliquote.
Si celebrano i 20 anni di Mani pulite. All’epoca lo Stato spendeva miliardi di euro in meno rispetto ad oggi. Insomma abbiamo continuato a spendere e spandere. È certo quanto faccia male alle finanze pubbliche e alle nostre tasche. Ma è peggiore il suo effetto collaterale: la corruzione.
Per vincerla ci vuole meno Stato. Non più Stato. È necessaria meno spesa pubblica e meno regolamentazione. E pene certe e immediatamente eseguibili per chi sgarra. La risposta che invece si tende sempre a dare è quella legislativa. Che non fa che aggravare la corruzione. Dieci certificati in più sono dieci potenziali passaggi di corruzione in più. Dieci organismi di vigilanza in più sono dieci occasioni di corruzione in più.
Gli italiani non sono più disonesti dei loro vicini di casa o d'oltre oceano @Daniele 78. Siamo sopraffatti dalle micidiali tentazioni che uno Stato pieno di lacci continua a proporre.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
(Ricordiamoci che le tasse sono state messe innanzitutto per garantire la sopravvivenza dello stato, i suoi stipendi)
Questo è il punto focale, la coperta è corta perché troppe risorse vengono utilizzate per mantenere vivo il sistema, se cali le risorse (tagli, licenzi manager e quant'altro) riduci le risorse necessarie al sistema per sopravvivere di conseguenza hai bisogno di entrate inferiori (meno tasse). In questo modo diventa meno conveniente fare la furbata e lo Stato ci guadagna di più; pagano più persone ma pagano anche una cifra inferiore.
Non è possibile che in America la Apple, Microsoft pagano al massimo un 30% fatturando miliardi di dollari all'anno mentre una qualsiasi SRL, SNC, SAS fatturando neanche il milione pagano imposte per il 60%, c'è poco poi da chiedersi perché qui non solo non viene nessuno ma scappano via tutti. E fanno bene, con questi numeri c'è poco da stare allegri qui.
 
J

JERRY48

Ospite
Ragionando chi in modo e chi in un altro, alla fin fine si converge tutt'e tre in un punto focale: troppa burocrazia, troppo malaffare, troppi lacci e laccioli che ti tengono stretto e non ti fanno operare così come si deve.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Solo in Italia esiste quella bizzarra e nefasta convinzione secondo la quale per risolvere ogni problema sia necessaria una legge o un regolamento in più.
I magistrati della Corte dei conti ci hanno detto che la corruzione in Italia è a livelli massimi. Solo uno sciocco provocatore potrebbe rispondere che loro di corrotti se ne intendono. Il punto è che i magistrati hanno ragione da vendere e il fatto che anche la loro categoria abbia qualche mela marcia dimostra come non ci sia settore della nostra economia che non soffra della corruzione, anche la più spiccia. Il punto è capire come risolvere il problema. In galera i delinquenti. Perbacco, difficile non essere d’accordo. Ma purtroppo anche l’onestà, come il Pil, non si può imporre per decreto. Le manette, quelle dure, agli evasori disincentivano, come l’ergastolo per gli assassini, ma non azzerano i delitti.
La soluzione più razionale, che guarda caso i burocrati pubblici e i politici non menzionano, è quella di prosciugare lo stagno della corruzione e cioè il ruolo nell’economia proprio di burocrati e politici. Ridurre la spesa pubblica. Ridurre la burocrazia. Ridurre la richiesta di permessi. Ridurre la necessità di certificazioni. Ridurre, poi, i tempi di sanzione delle malefatte. Così come per ridurre l’evasione si dovrebbero ridurre le aliquote.
Si celebrano i 20 anni di Mani pulite. All’epoca lo Stato spendeva miliardi di euro in meno rispetto ad oggi. Insomma abbiamo continuato a spendere e spandere. È certo quanto faccia male alle finanze pubbliche e alle nostre tasche. Ma è peggiore il suo effetto collaterale: la corruzione.
Per vincerla ci vuole meno Stato. Non più Stato. È necessaria meno spesa pubblica e meno regolamentazione. E pene certe e immediatamente eseguibili per chi sgarra. La risposta che invece si tende sempre a dare è quella legislativa. Che non fa che aggravare la corruzione. Dieci certificati in più sono dieci potenziali passaggi di corruzione in più. Dieci organismi di vigilanza in più sono dieci occasioni di corruzione in più.
Gli italiani non sono più disonesti dei loro vicini di casa o d'oltre oceano @Daniele 78. Siamo sopraffatti dalle micidiali tentazioni che uno Stato pieno di lacci continua a proporre.
Perfetto, però se rileggi bene tutto ti rendi conto che parli di paesi come USA, India, Cina,GB,Germania, Giappone... . Noi amiamo complicarci l'impossibile.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto