Franci63

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Stiamo dicendo la stessa cosa...solo che i lavori vanno pagati con quanto aveva anticipato
Avresti sicuramente ragione se fossero lavori "compresi" in quelli già deliberati e la cui spesa è già stata versata dal venditore,ma non sappiamo se è così,e io ho inteso di no.

I lavori fatti eseguire in emergenza da ammin (dai miei balconi penetrava acqua al condominio sottostante, e quindi lavori oltre quelli già deliberati anterogito) ammontavano a circa 3000 E e furono fatti 6 mesi dopo il rogito.
Riprendo quanto stavo scrivendo dopo che @Damario ha aggiunto quest'ultima spiegazione dei fatti:
Se questi lavori per 3000 euro fatti d'urgenza sono stati eseguiti senza delibera e soprattutto dopo il rogito,non vedo perché li debba pagare il venditore,che 6 mesi dopo il rogito non aveva più niente a che vedere con il condominio.
La spesa e le detrazioni competono a @Damario ,e i 20000 in ballo non riguardano questa spesa,che l'amministratore doveva chiedere a @Damario a consuntivo annuale (o prima,se così deciso dopo apposita assemblea).
Mi pare che l'amministratore abbia confuso ulteriormente la situazione è "giochi" con i soldi altrui,e la soluzione è sempre più complessa.
 

basty

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Ho fatto bene a chiedere (via mail per ora)
Innanzi tutto hai commesso diverse leggerezze: capisco che non sempre si cammina col coltello fra i denti, ma trattandosi di soldi e questione piuttosto intricata, certe osservazioni e richieste le dovevi fare con RAR fin dall'inizio. email e whatsapp non hanno quasi alcun valore probatorio; soprattutto non hanno lo stesso impatto di una raccomandata.
Per il resto ha già risposto Franci63
 

Luigi Criscuolo

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I lavori fatti eseguire in emergenza da ammin (dai miei balconi penetrava acqua al condominio sottostante, e quindi lavori oltre quelli già deliberati anterogito) ammontavano a circa 3000 E e furono fatti 6 mesi dopo il rogito.
i lavori di riparazione, se non sono parte dei lavori già deliberati ante rogito, sono a carico di chi risultava proprietario alla data dell'incarico all'impresa che ha fatto detti lavori.
Se questi lavori facevano parte dei lavori già deliberati l'amministratore ha fatto bene a prelevare i soldi per pagare l'impresa dal fondo risultante a carico dell'appartamento. Ma questi soldi vanno defalcati dalla porzione spettante alla parte venditrice.
Quindi 20.000 - 3.000 = 17.000 = 7.000 € alla parte venditrice più il diritto del recupero fiscale e 10.000 € alla parte acquirente.
Se non facevano parte dei lavori già deliberati l'amministratore doveva chiedere l'importo da pagare a chi risultava proprietario e non attingere ai soldi del fondo: se era già proprietario l'acquirente, tuttalpiù, l'amministratore (facendo una manovra contabilmente poco corretta perché questi lavori sono a carico della proprietà e non c'entrano con il fondo accumulato in seguito alla delibera condominiale) doveva restituire 10.000 € al venditore e 7.000 € all'acquirente il quali acquisiva il diritto dei benefici fiscali.
Qui sembra che l'amministratore abbia preso delle decisioni incongruenti perché ha sottratto la somma dei lavori all'acquirente ed ha fatto beneficiare delle detrazioni fiscali l'acquirente.
Inoltre danni provocati al proprietario dell'appartamento sottostante a quello oggetto di compravendita, che sono cosa diversa dai lavori di riparazione, sono a carico di chi era proprietario dell'appartamento soprastante al momento della comunicazione ufficiale di danno patito.
Infine i 300 € di debito visto il contatto amministratore-condomino venditore dovevano essere chiesti a quest'ultimo, solo se il venditore si fosse rifiutato doveva rivolgersi al nuovo condomino.
 
Ultima modifica:

Dimaraz

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Nel cercare di sintetizzare i fatti concitati avvenuti negli ultimi 10 giorni, forse non ho espresso bene le cose. Preciso meglio:

Ora la "storia" assume particolarità differenti dalla prima versione...se si vogliono risposte corrette bisogna raccontare fin da subito tutti i particolari.
Se ad un Giudice racconti versioni diverse diventi poco credibile e poi non puoi lamentarti della sentenza a tuo danno.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Se questi lavori facevano parte dei lavori già deliberati l'amministratore ha fatto bene a prelevare i soldi per pagare l'impresa dal fondo risultante a carico dell'appartamento. Ma questi soldi vanno defalcati dalla porzione spettante alla parte venditrice.
Quindi 20.000 - 3.000 = 17.000 = 7.000 € alla parte venditrice più il diritto del recupero fiscale e 10.000 € alla parte acquirente

Non concordo. L'esempio che ho fatto è l'unico modo corretto ...altrimenti @Damario beneficia oltre il spettante.
Se non facevano parte dei lavori già deliberati l'amministratore doveva chiedere l'importo da pagare a chi risultava proprietario e non attingere ai soldi del fondo: se era già proprietario l'acquirente,
Da questo punto in poi siamo coincidenti.
 

Franci63

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Proprietario Casa
Anche fosse un documento scritto avrebbe valore zero al pari di mail e sms o voce ...serve una firma di entrambe le parti o quantomeno dell'ex proprietario.
Il venditore come sapete mi aveva scritto che accettava la mia proposta di poter recuperare tutte le sue detrazioni.
Se sei certo che il venditore scrive sotto anonimato e non firma mai quello che scrive hai ragione.........altrimenti non sarei cosi categorico.

Concordo che conoscere i fatti un po' per volta non ha aiutato a sbrogliare la matassa.
 

Damario

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Inizialmente non sono entrato nei particolari, perchè mi interessava chiarire di più a chi doveva essere ridato il fondo versato.
Adesso che abbiamo pattuito tra me e vend. il 50%, la qual cosa era fondamentale, mi interessa entrare nella fase due, di cui qualche accenno avevo fatto anche in precedenza ma senza specificare che erano stati spesi 3000 euro.

COmunque credo di aver capito quanto da voi ben spiegato .
Trattandosi di lavori extra delibera, i 3000 andavano a mio carico.
A questo punto sarebbe corretto che egli abbia preso 10000.
Solo che a lui è stata fatta certificazione per il beneficio fiscale che sta già prendendo, mentre questo beneficio avrei dovuto prenderlo io. Finora comunque nè l'ammin, nè il vend. hanno obiettato sul fatto che quei lavori dovevano essere a mio carico e non hanno obiettato ancora sulla mia richiesta di riavere 1800 e. comprensivi dei 300 detratti dalla mia quota che hanno portato il rimanente a 6700 (già riavuti).

A questo punto comunque io ritengo di avere diritto ai 300 del debito pregresso del vend. + i suoi benefici fiscali che ammonteranno in 10 anni a 1500.
Risultato finale sempre 1800 euro dovrei riavere con la sola differenza che i 1500 potrei pretenderli in dieci anni.
Ditemi se questa conclusione è corretta.
Ma mi chiedo se sia possibile da un punto di vista fiscale trasferire il bonus dal vend a me, una volta che è già stato riconosciuto a lui.
 

Franci63

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Proprietario Casa
Ma mi chiedo se sia possibile da un punto di vista fiscale trasferire il bonus dal vend a me, una volta che è già stato riconosciuto a lui.
Io mi chiedo perché il bonus fiscale sia andato a lui,se i lavori non sono stati deliberati né eseguiti quando era ancora proprietario.Mancano i requisiti perché l'amministratore mandasse a lui la documentazione per il bonus fiscale.
 

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