Dimaraz

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Tranquillo nesssuna scusa ti verrà fatta perché non ho nulla di cui scusarmi.
Già ripetuto troppe volte che non hai mai capito quale sia l'uso che faccio dei termini della lingua italiana...che in molti casi è "ambivalente" ... perché di un significato originario spesso se ne altera il senso e comunque
tutte le lingue sono in evoluzione:

sedicente - Wikizionario

"Sedicente ingegnere" perché qui ti presenti per tale ...e personalmente non ho motivi di dubitarne ma nemmeno di "avvalorare" tal presentazione.
Sei tu che ti presenti (e solo qui) con tale qualifica...e non ti presenti con nome e cognome ma con un nick generico...quindi nessuna "offesa" puoi lamentare all'eventuale titolo assegnato in una certa sede.


Ora però, se sei persona "corretta", dovresti spiegare perché a te dovrebbe essere permesso di "disprezzare" il mio italiano evidenziando errori (peraltro inesistenti) , perché tu puoi esternare pubblicamente i tuoi dubbi sulla mia capacità logica (equivale a darmi dell'idiota) o delle mie capacità giuridiche (mai millantato titolo alcuno)..ed io debba subire "passivamente".

Il rispetto puoi pretenderlo solo quando lo dai per primo.
 
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Dimaraz

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Io capisco anche i successivi ...e ti consiglio di rileggere per bene il post precedente (editato a completamento) ogni qual volta ti rapporti con il sottoscritto.
 

alberto bianchi

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Va beh, dai mettiamoci d'accordo. Io preferisco una piccola variante, al posto di sedicente utilizzerei seducente.
In fondo quando si scrive di corsa in un forum, nessuno di noi ha a disposizione il proto che ci corregga le bozze e gli inesorabili strafalcioni. Poi quello che conta è il contenuto e non la forma per la quale esistono dei rimedi come la correzione, la rettifica, la precisazione.
P.S.: non ho frequentato la Facoltà di Lettere.
Un buon bicchiere di prosecco di Valdobbiadene e...tiremm innanz !
 

Dimaraz

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al posto di sedicente utilizzerei seducente.

Mi troveresti concorde sul "calmare le acque"...ma non v'è nulla di "seducente" (tanto più che sono etero)...in chi si lascia andare a certe "caldane" e pretende dagli altri quel che non concede,

Poi quello che conta è il contenuto e non la forma per la quale esistono dei rimedi come la correzione, la rettifica, la precisazione.

Fra amici ci si può anche canzonare o fingere la pugna...ma tale rapporto non intercorre con tale "campione" che non è nuovo a tali sfuriate...ma non comprende di chi debba scusarsi per primo.
 

Damario

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Mi spiace che l'argomento abbia dato motivo per bisticciare. Non penso sia il caso. Ritengo tutti voi molto preparati, e ognuno è intervenuto apportando per ogni sfaccettatura il proprio appassionato e intelligente contributo aiutandomi a capire tante cose e ad assumere un comportamento equilibrato col venditore evitando una lunga e penosa e dispendiosa causa. La questione si sta risolvendo in maniera condivisa grazie soprattutto a voi. Vi prego perciò di non ferirvi.
 

Luigi Criscuolo

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P.S.: non ho frequentato la Facoltà di Lettere.
Un buon bicchiere di prosecco di Valdobbiadene e...tiremm innanz !
pensa che io ho avuto una insegnate di lettere alla quale non piaceva come (e probabilmente cosa) scrivevo e mi rimandava sempre : 3^/4^ geometria a settembre, ammesso con il 5 in italiano all'esame di maturità, sono stato rimandato a settembre in Italiano e Storia (erano abbinati). Poi o sono maturato linguisticamente frequentando l'università oppure ero un genio incompreso.

Un ultima facezia per continuare le libagioni, ma con del brut di Santa Maria della Versa: poi capirete il perché.
Durante la gita scolastica del quinto anno andammo a Firenze accompagnati dalla Prof. di italiano e dal Prof di Topografia (oggi Geomatica). Mi ricordo che l'autosole era arrivata a Firenze: fare tutti quei ponti appenninici metteva in agitazione tutti.
Comunque, il penultimo giorno della gita, mentre commentavo con un compagno un arazzo dove erano rappresentati i possedimenti medicei della maremma, la Prof. intervenne e mi apostrofò dandomi del meridionale. Il fatto, mi diede un pò fastidio ma era parzialmente vero: infatti obiettai che per parte di madre non ero meridionale. Allora lei, incuriosita, mi chiese il luogo di origine di mia madre. Io le risposi genericamente provincia di Pavia e lei di rimando con un pò di aria snob:" Ah io sono Piacentina". Io entrando nel dettaglio dissi: nelle colline dell' Oltrepo; e lei " conosco bene quelle zone e di quale paese di preciso?" Io per fare vedere che avevo un briciolo di cultura e per metterla un pò in crisi risposi : il paese che ha dato le origini allo statista Giovanni Montemartini. La vidi irrigidirsi e poi cambiando tono: "Ma tua madre è di Montù? Come fa di cognome?".
Insomma per farla in breve la prof. era figlia del notaio del paese in cui era nata mia madre; sebbene quest'ultima fosse più vecchia si conoscevano perché frequentavano l'ambiente parrocchiale; per di più mio zio curava la gestione dei possedimenti del notaio nella frazione dove lui risiedeva.
Come dice la mia signora il mondo, tutto sommato, è uno sgabuzzino.
 

alberto bianchi

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Anche io ho dei legami indiretti con l'Oltrepò Pavese ed in particolare con la Valtidone nel Piacentino, terra di Bonarda, Gutturnio e Ortrugo. Ma non è la bontà dei vini che mi legano a tali luoghi, bensì a ciò che ci lasciò in eredità uno zio, fratello di mio padre, che per anni, tra gli anni '20 e '30 del secolo scorso svolge la funzione di Comandante dei Carabinieri presso una caserma di un Comune della zona, e dove conobbe una donna che sfortunatamente si ammalò di tifo e morì poco tempo prima di sposarsi. Prima di morire donò parte dei suoi averi a mio zio e che comprendevano, oltre ad una casa, mobili di pregio di fine '700 e inizio '800, e tantissimi libri. Tra questi ricordo il Vocabolario della Lingua Italiana di Franco Fanfani edizione speciale del 1900 per il cambio del secolo. La Divina Commedia del 1906, illustrata da Gustavo Dorè, ed il pezzo più pregiato la versione in lingua spagnola del 1794, in 3 volumi, (Clara Arlova - Harlowe in originale) Clarissa (Clarissa, or, the History of a Young Lady) romanzo epistolare di Samuel Richardson. Per capire il significato, mentre frequentavo le scuole medie inferiori, iniziai da solo a studiare lo spagnolo.
Oltre a questi libri, mi ricordo di aver letto Le Avventure di Giacomo Casanova in fascicoli degli anni ', che penso li avesse acquistati direttamente mio zio. 30. E' un libro molto interessante molto utile per capire la società dell'epoca.
Stop.
 

Damario

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VI aggiorno su questa tormentata vicenda , considerato il vostro amichevole interesse dimostrato fin qui .
Il venditore come sapete mi aveva scritto che accettava la mia proposta di poter recuperare tutte le sue detrazioni.
Gli ho confermato la mia disponibilità e quindi ho scritto che avremmo dovuto ripartire in parti uguali la somma del fondo, che io ritenevo ancora in deposito presso l'amministratore. Senonchè il vend. mi ha scritto che la sua parte lo aveva già ricevuto dall'ammin., e pagandosi con la quota che sarebbe toccata a me anche un residuo debito col condominio e una parte di detrazioni di cui il vend. stava beneficiando per alcuni lavori svolti a titolo di emergenza, decisi dall'ammin.
Al che ho espresso immediatamente il mio disappunto, quasi rischiando di mandare a monte tutta la trattativa intercorsa con lui.
Ho espresso la mia disapprovazione anche all'ammin. sia per iscritto sia telefonando e richiedendo che ora debba occuparsi del recupero di quanto non dovuto alla controparte, oltretutto senza neppure interpellarmi. La parte rimanente nel fondo che era dell'75% di quanto mi spettava, mi è stato già restituito dall'ammin. e questo certamente mi rassicura, ma restano ancora circa 1800 in mano al vend. che si è detto disponibile a trattare.
Me lo auguro. Nel frattempo, stante così in sospeso la chiusura del problema non posso fargli nessuna dichiarazione di cancellare la clausola del rogito che impegna lui a fare i lavori.
 

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