magia2002

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Proprietario Casa
Nel rogito il venditore ha preso l'impegno di far fronte lui economicamente sui lavori deliberati . I lavori sono ancora da realizzare . Non e' che una assemblea condominiale decide di differire in un secondo tempo i lavori di manutenzione straordinaria ed automaticamente la facciata risulta restaurata-le infiltrazioni di acqua dal tetto sono sparite -i passamano delle scale sono idonee ecc.ecc.Nel rogito e' scritto " la parte venditrice si fa carico di tutti i lavori di manutenzione straordinaria deliberati " . L' impegno e' verso i lavori non verso la delibera e finche' non vengono realizzati e pagati dal venditore il contratto non scade a meno che non si firma un nuovo accordo dove con la ricezione dei 20 keur da parte del condomino @Damario il venditore risulta esonerato da qualsiasi ulteriore onere .
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
il contratto dice:i lavori deliberati sono carico del venditore.
Cosi è stato:la clausola è stata rispettata.
i lavori deliberati non sono stati ancora eseguiti, per di più il condominio ha successivamente deliberato di restituire i soldi nel frattempo accumulati, quindi quindi di non fare eseguire i lavori e tu sostieni che la clausola è stata rispettata?
Complimenti!!! Fai parte della compagnia dell'uomo ragno?
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
L' impegno e' verso i lavori non verso la delibera
che sottigliezza!!!! Ma i lavori si dovevano fare perché deliberati, se l'assemblea, successivamente, decide di non farli, quindi delibera in tal senso, i lavori si fanno lo stesso?
Continuo a dire che se le delibere assembleari hanno una validità vanno applicate: la delibera più recente può annullare la delibera più vecchia.
Se la delibera più vecchia è stata annullata non è più operativa; tanto è vero che è stato deciso di restituire i soldi versati fino a quel momento.
 

basty

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Proprietario Casa
Mi pare che la discussione sia in stallo e ognuno ripete le proprie convinzioni: se non intervengono nuove considerazioni qui si contrappongono due opinioni,

1) La delibera successiva ha fatto decadere l'esecuzione dei lavori, ed il venditore "per ora" (o per sempre?) è svincolato dall'impegno.
2) LA delibera recente riguarda solo gli attuali condomini, ma non può condizionare l'atto dove il venditore si è impegnato a coprire le spese di ristrutturazione che il condominio (e il venditore) ha ritenuto, al momento del rogito, necessarie.

Mi sembra sterile continuare la contrapposizione: nessuno sembra avere titoli speciali per prevalere o imporre la propria opinione.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Complimenti!!! Fai parte della compagnia dell'uomo ragno?
Ricorrere al sarcasmo denota uno scarsissimo rispetto per le opinioni altrui.
Evidentemente qualcuno si sente nel giusto,a prescindere.
La mancanza di argomenti convincenti a volte fa brutti scherzi..........

Da questa storia si deduce solo che i contratti (e il rogito altro non è) vanno scritti meglio,prevedendo i possibili scenari futuri o evitando clausole che complicano inutilmente i rapporti .
Se scritti male ,quando qualcosa non va nel verso giusto,è solo lavoro per gli avvocati e molto mal di fegato.
 

Damario

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Proprietario Casa
Per cui il mio avv.... potrebbe far rientrare in questo ambito la sua difesa..

vale a dire nella difesa che il mio avv. farà a mio favore.
Nel cod.civ. 1490 di dice che: Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi[1491] che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata (1) o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore (2) [2922].
Ora mi sono chiesto:
nel mio caso mi è stato venduto un immobile per 130000 con la clausola che abbisognava di lavori di manutenzione gia deliberati che il venditore si impegnava a pagare; venendo meno la possibilità di fare tali lavori, la mia casa non è diminuita in modo apprezzabile del suo valore? E quindi non potrebbe essere questo uno dei motivi per cui quella clausola famosa è invalidabile?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
E quindi non potrebbe essere questo uno dei motivi per cui quella clausola famosa è invalidabile?
Dovrebbe essere il contrario.

Un conto se tu ti vuoi appellare a questa mancata ristrutturazione per ritenere la casa affetta da vizi (e quindi invalidare l'acquisto: strada che vedo difficile)

Se invece l'acquisto lo ritieni valido, semmai la clausola dovrebbe essere considerata NON invalidata dalle decisioni condominiali successive: tu hai acquistato alla condizione che i difetti di vecchiaia del fabbricato fossero risolti (dal vecchio proprietario): quindi è tuo interesse che la clausola permanga.
Su questo ti consiglierei di non fare errori: che poi giuridicamente tu sia autorizzata a trattenere i soldi, o tu sia costretta a restituirli al venditore sperando solo che questo onori l'impegno al momento dei lavori, qui la questione è tecnica, e non so come si comporterebbe il giudice.
Certo è meglio che tu possa vincolare quei soldi: Se no devi sperare che il venditore, all'occasione, sia ancora reperibile e solvente.
 

Damario

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
secondo @Damario incomincia a pentirsi dell'acquisto anche se gli arrivassero i 20.000 € e la casa rimanesse nello stato in cui si trova. Teme che quando si delibereranno di nuovo i lavori la parte a carico del suo appartamento sarà superiore ai soldi che potrebbe intascare.
Certamente, se avessi saputo che i lavori non si sarebbero fatti avrei agito in maniera ben diversa, offrendo di meno per la casa, oppure facendo inserire clausole appropriate qualora avessi avuto il dubbio che la delibera venisse invalidata.
Ma è proprio questa mancanza di elementi che non mi ha permesso di fare una previsione di quanto scritto in rogito.
E, quando il contratto è stato concluso a condizioni diverse da quelle alle quali si sarebbe concluso se una delle parti avesse conosciuto la realtà dei fatti (così detto errore vizio del consenso), dovrebbe costituire motivo per invalidarlo almeno nella parte implicata. Perciò oso sperare che il mio avv. trovi elementi sufficienti per seguire questa strada, perchè altrimenti la vedo dura.

In ogni caso ritornando per un attimo alla tua personale opinione che apprezzo, caro Luigi, mi pareva di capire che tu ritieni che la somma vada restituita all'acquirente, ma che il venditore si possa rifare sul condominio.
E su che base dovrebbe essere dato al nuovo condomino anzichè al vecchio che lo ha versato?
E' ancora questo il tuo pensiero o nel corso delle discussioni hai maturato altro parere? Grazie
 

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