purtroppo la legge sulla privacy la citano in molti senza averla letta e ne danno il significato che più gli aggrada. Certo che quando uno viene ricoverato in un ospedale, se non per questioni di urgenza in stato di incoscienza, gli viene fatto firmare un foglio dove deve indicare il nome del parente al quale lui autorizza la comunicazione dello stato di salute.
Il quadro da te esposto con l'intervento #18 si era capito sin dall'inizio.
Se tu sei convinto di poter usucapire la casa in cui abiti attua la procedura legale: non devi cercare il conforto dei forumisti, ma devi convincere un giudice.
non è proprio esatto. La legge che tu biasimi dice che gli eredi legittimi (coniuge superstite e figli (di qualsiasi tipo) e se mancano i figli, se ancora viventi, i genitori) devono portare a collazione tutte le donazioni (dirette ed indirette) avute dal de cuius quando questi era in vita tranne quelle di cui hanno avuto dispensa scritta nell'atto di donazione. La dispensa però opera solo nell'ambito della quota disponibile, se le donazioni (anche le finte vendite) superano la quota disponibile la parte in eccesso va messa nel calderone dell'eredità. Si incomincia dalla più recente fino a risalire alla più vecchia. Tutto ciò sia in caso di successione testamentaria che nel caso di successione legittima (senza testamento): in pratica un erede che vede lesa la sua legittima (calcolata sulla ricostruzione del patrimonio del de cuius) ha diritto di rivolgersi al giudice per vedersi reintegrata la sua quota. Perché nel tuo caso di coniuge superstite e due figli la divisione ereditaria prevede: 1/4 del patrimonio più l'uso della casa coniugale con il mobilio in esso contenuto al coniuge superstite; 2/4 del patrimonio da dividere tra tutti i figli (in questo caso 2 figli = 1/4 a ciascuno); 1/4 del patrimonio rappresenta la quota disponibile della quale il de cuius può fare quello che vuole quando è in vita e quando redige il testamento. Quindi se il patrimonio ricostruito è di 800.000 € la quota disponibile sarà 200.000 €; se il patrimonio è 2.000.000 € la quota disponibile sarà 500.000 €. Certo avvocati, CTU e CTP banchetteranno.
Un ultimo consiglio: anziché insistere con i forumisti, che già sono a grandi linee concordi nel risponderti, perché non consulti un avvocato ca-z-z-uto, specialista nei problemi patrimoniali ed ereditari? Lui potrebbe darti delle dritte per attivare azioni anche ora con tua madre vivente.