uva

Membro Storico
Proprietario Casa
è l'università che offre questo servizio
Puoi specificare meglio quale servizio offre l'università nella tua città?

Nel mio post n. #29 che hai commentato parlavo della gestione visite per la ricerca e selezione aspiranti studenti/conduttori; e delle pratiche burocratiche relative alla stipula e registrazione dei contratti.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Nella mia città è l'università che offre questo servizio
Puoi specificare meglio quale servizio offre l'università nella tua città?

Nel mio post n. #29 che hai commentato parlavo della gestione visite per la ricerca e selezione aspiranti studenti/conduttori; e delle pratiche burocratiche relative alla stipula e registrazione dei contratti.


Credo che si debbano considerare almeno 3 fasi:

1) Incrocio Domanda- Offerta
2) Gestione visite e selezione aspiranti
3) pratiche burocratiche di stipula e registrazione.

Suppongo che elisabettam si riferisse soprattutto alla fase 1: non escludo la 3
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
almeno 3 fasi:

A Torino, ad esempio, le fasi sono gestite da un soggetto che opera nel mercato degli affitti con finalità sociale. La gestione fa capo ad una Cooperativa e il progetto è supportato da una Fondazione bancaria che l'ha ideato una dozzina di anni fa:
Affitto a Torino per studenti e giovani lavoratori, in coabitazione (stessopiano.it)

Mi incuriosiva sapere se nella città di @Elisabetta2 un soggetto pubblico come l'Università si è attivato in tal senso.
 

mattia.corradi

Membro Junior
Conduttore
Sei proprio convinto che serva una app di questo tipo? Anche se venisse scaricata dal 10-30% degli interessati avresti sempre tanta gente che continua la gestione come ha sempre fatto!
Riguardo a questo punto assulutamente no ed è per questo infatti che mi sono iscritto al forum e sto leggendo attentamente le vostre risposte. Grazie al vostro aiuto sto cercando di capire se la cosa che vogliamo creare risolve un problema oppure no.

Quindi da quello che sto capendo dai vostri feedback la "burocrazia" relativa al contratto non è sentito dalla parte del proprietario.

Nel tuo post #11 citavi il contratto solidale (per tutto l'appartamento) in realtà gran parte dei proprietari stipulano giustamente il contratto per stanza (in questo modo eviti il subentro) ed i proprietario ha sempre il nominativo corretto dell'occupante.
Riguardo a questo io l'ho detto sempre guardando la mia esperienza, quindi del contratto attuale e di altre 3 case che avevo visto, unita all'esperienza di amici che vivono a Milano e Venezia. In tutti questi casi sempre contratti collettivi.
Sicuramente ogni proprietario avrà le sue ragioni per decidere tra le due opzioni a seconda di vari casi.

Nella ricerca per mio figlio fuori sede posso dire che ho trovato tanta leggerezza da parte degli studenti, nella maggior parte dei casi non rispondevano neppure alle richieste, sottopongono i ragazzi a degli assurdi "provini" per trovarsi il compagno a loro immagine e somiglianza.
Anche qui ho vissuto in prima persona la cosa e confermo la leggerezza da parte degli studenti(anche se ovviamente non bisogna generalizzare).
Qui il problema è che almeno per Padova c'è tantissima domanda(nonostante covid quest'anno) e ti ritrovi con tantissime richieste dove è veramente difficile starci dietro.
Ti ritrovi con gente che ti contatta/chiama a qualsiasi ora del giorno, ti scrive su whatsapp poi su facebook etc e spesso capita che si perda gente in giro.
Poi i gruppi e marketplace di facebook sono veramente caotici, magari spesso la gente fa lo screen per gli appartamenti più interessanti e scrive dopo quando l'appartamento è già stato preso. Oppure spesso la gente si dimentica di togliere l'annuncio.

Poi quando si cominciano a fare le visite è ovvio che si tende a cercare il coinquilino migliore visto che devi di fatto viverci insieme per minimo 1 anno della tua vita(poi non so di che provini assurdi hai avuto a che fare, io mi riferisco a cercare di conoscere un attimo la persona).
Io da inquilino preferisco poter scegliere con chi vivere e nonostante la "poca serietà" di certi ragazzi preferisco vedere con loro l'appartamento e preferisco essere "approvato" da loro. Capisco che suoni male la frase, quello che intendo è che preferisco essere conosciuto da loro e che piaccia a loro piuttosto di andare bene al proprietario ed essere catapultato dentro al gruppo e magari non essere ben voluto.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
preferisco essere conosciuto da loro e che piaccia a loro piuttosto di andare bene al proprietario ed essere catapultato dentro al gruppo e magari non essere ben voluto.

Hai ragione.
Considera che è anche interesse del proprietario che fra gli studenti vi sia una buona armonia.

@Deny (un altro utente del Forum che come proprietario affitta a studenti/giovani in condivisione) ha vissuto una situazione sgradevole.
Qui il suo racconto, se hai pazienza di leggerlo fino all'epilogo abbastanza inquietante:
Conguaglio oneri accessori contratti transitori | propit.it - Forum per la Casa
 

mattia.corradi

Membro Junior
Conduttore
Qui il suo racconto, se hai pazienza di leggerlo fino all'epilogo abbastanza inquietante
Ho letto la storia, spero veramente che casi del genere siano casi limite.
E' anche per queste ragioni che volevamo cercare di ridurre al massimo la durata della fase di entrata ed uscita di uno studente da un appartamento.

Inoltre come in questo caso potrebbe essere utile una sezione per il proprietario una guida a norma di legge su come comportarsi per casi limite come questo.
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi da quello che sto capendo dai vostri feedback la "burocrazia" relativa al contratto non è sentito dalla parte del proprietario.
A mio avviso non è un problema: il locatore che ha una certa esperienza fa il contratto e la registrazione da sé; molti proprietari si rivolgono al proprio commercialista (50-100 max) e in entrambi i casi è un copia-incolla del contratto con la variazione del nominativo e della data; chi invece fa tramite agenzia va a pagare (e a far pagare) una somma maggiore.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Vogliamo creare una startup che ha l'obiettivo di ridurre i costi

Sarà che il "tempo" mi sta rendendo "antico" ...ma tutta questa nuova terminologia anglo-informatica mi sta andando a nausea e mi appare come "fuffa".

Detta con i termini della "casalinga di Voghera" volete (dovrete) creare una impresa che tramite algoritmi e vie telematiche sostituisca in tutto (o buona parte) gli attuali metodi/canali che sono attivi nel settore locazioni studenti.

Tralasciando le eventuali agevolazioni con cui promuovono iniziative perché si fregiano di tale linguaggio (startup, industria 4.0 etc)...la sostanza è che devi fare "impresa" e non può essere l'ennesima piattaforma/motore di ricerca.
Questo implica personale attivo h24, iscrizioni ed autorizzazioni, assicurazioni e ...capitale di rischio.
Tenuto conto di tutto ... cosa ti fa pensare di poter offrire un servizio migliore ad un costo inferiore?
Ritieni forse che le 300/400 Euro che citavi quale "obolo" versato all'agente apparentemente "vampiro" siano uno sproposito?
Mutuando gli interrogativi di @Elisabetta2 ...hai una seppur vaga idea delle implicazioni fiscali del fare impresa?
Sai che avrai un "socio" al 50% degli utili...anche quando utili non ce ne saranno? (di ripartire le perdite non ci sente).
Non ho statistiche ufficiali...ma ipotizzo che ogni 10 di queste iniziative 9 falliscano in breve tempo (12/24 mesi)
 

mattia.corradi

Membro Junior
Conduttore
la sostanza è che devi fare "impresa" e non può essere l'ennesima piattaforma/motore di ricerca
Google, Uber, Airbnb, Booking, Facebook solo per citarti i più famosi che puoi conoscere sono tutte come le chiami tu "piattaforme/motori di ricerca" e sono decisamente delle imprese con personale attivo h24, iscrizioni ed autorizzazioni, assicurazioni e capitale di rischio.
Non voglio assolutamente paragonare gli esempi che ho fatto al problema che stiamo analizzando, è solo per definire un attimo i termini.

Ritieni forse che le 300/400 Euro che citavi quale "obolo" versato all'agente apparentemente "vampiro" siano uno sproposito?
Assolutamente sì e lo penso tuttora. Io come ho sempre detto, ho riportato esempi reali che io i miei amici abbiamo vissuto. Ci sono altri milioni di casi dove il servizio può valere quei soldi come gli altri utenti del forum hanno elencato.

Mutuando gli interrogativi di @Elisabetta2 ...hai una seppur vaga idea delle implicazioni fiscali del fare impresa?
Sì ho chiare le implicazioni di fare impresa però comunque mi sembra che gli interrogativi di @Elisabetta2 fossero delle provocazioni senza un minimo di approfondimento.

Non ho statistiche ufficiali...ma ipotizzo che ogni 10 di queste iniziative 9 falliscano in breve tempo (12/24 mesi)
Questa è la definizione di startup, solo che scriverlo ogni volta è leggermente lungo.

Tenuto conto di tutto ... cosa ti fa pensare di poter offrire un servizio migliore ad un costo inferiore?
E' quello che stiamo tentando di capire. Stiamo facendo delle analisi per capire se esiste un problema nel settore che può essere risolto e poi se questo prodotto può avere mercato.
L'idea è venuta per l'esperienza in prima persona che ho vissuto. In quel caso ho visto cifre assurde per qualcosa che poteva essere totalmente automatizzato e dove la presenza di un agente immobiliare fisico non è mai minimamente servita.
Quindi stiamo chiedendo vari pareri, come in questo forum, per capire se esistono tanti casi del genere o se quello è un caso isolato.
Se quello non è un caso isolato un margine di inserimento per la nostra idea secondo noi c'è, visto che una piattaforma di questo tipo è scalabile rispetto a un commercialista fisico o a un agente immobiliare fisico che opera manualmente.

@Dimaraz, io sono qui solo a discutere di idee e quando si parla di idee per fortuna non ci sono di mezzo costi, tasse, capitali etc. Conosco bene i costi a cui si va in contro ed è per questo che prima di partire bisogna avere delle certezze sulla fattibilità della cosa ... poi ovviamente una grandissima componente di rischio c'è, questo vale per fare qualsiasi cosa in generale ma soprattutto per fare cose nuove.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
praticamente faranno i mediatori abusivi
Forse non hai letto il primo post, dove @mattia.corradi ha spiegato che sulla piattaforma web gestita dalla loro startup gli studenti in autonomia leggerebbero gli annunci pubblicati in autonomia dai proprietari.
Cosa che già avviene su siti tipo Bakeca e Subito; e soprattutto sui social frequentati dai giovani come Facebook.
Secondo te questi canali sono tutti "mediatori abusivi"?

Gli altri servizi che la startup potrebbe offrire sono di natura professionale: civilistica (predisposizione dei contratti) e fiscale (loro registrazione, comunicazione adempimenti successivi sul sito dell'Agenzia delle Entrate, pagamento delle relative imposte).
Servizi svolti, ad esempio, da avvocati e commercialisti: professionisti che sicuramente non sono "mediatori abusivi".
Tanti "mediatori" forniscono questi servizi. Purtroppo facendo spesso degli errori, perché la materia è complessa e non di loro competenza. Se poi tali "mediatori" si fanno strapagare, è ovvio che locatori e conduttori preferiscano rivolgersi altrove.
 

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