Luigi Criscuolo

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(lo stabile monta una caldaia centralizzata per tutti gli app. ,con relativo contatore,poi ogni singolo appartamento ha il suo contatore),
quindi mi sembra logico che nei due appartamenti abitati si paghi secondo il consumo letto dai singoli contatori. La differenza tra quello consumato dai due abitanti e quello contabilizzato dal contatore centralizzato va diviso secondo i mm di proprietà di tutti, visto con non ci saranno più i mm di riscaldamento per via delle valvole e dei contabilizzatori di calore.
 

Daniele 78

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quindi mi sembra logico che nei due appartamenti abitati si paghi secondo il consumo letto dai singoli contatori. La differenza tra quello consumato dai due abitanti e quello contabilizzato dal contatore centralizzato va diviso secondo i mm di proprietà di tutti, visto con non ci saranno più i mm di riscaldamento per via delle valvole e dei contabilizzatori di calore.
Azzardo una considerazione che mi è venuta in mente, immagino un' immobile invenduto, quindi difficilmente completato dal punto di vista degli impianti (e di conseguenza anche delle finiture interne...quindi pure il contatore) quindi di fatto hai un condominio con impianto di riscaldamento e contatore principale sulla caldaia, e SOLO 2 contatori per gli alloggi.
Gli altri 7 (presumo) che essendo invenduti e magari ancora incompleti manco li abbiano i contatori oltre agli impianti ed alle finiture, per cui SE la situazione fosse quella da me rappresentata sarebbe materialmente impossibile suddividere le spese...mancherebbero proprio i contatori.
Attendo comunque di essere smentito se la situazione è diversa.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Gli altri 7 (presumo) che essendo invenduti e magari ancora incompleti manco li abbiano i contatori oltre agli impianti ed alle finiture, per cui SE la situazione fosse quella da me rappresentata sarebbe materialmente impossibile suddividere le spese...mancherebbero proprio i contatori.
ma infatti io non ho scritto che gli appartamenti invenduti debbano pagare la differenza tra la lettura del contatore condominiale e la somma dei contabilizzatori funzionanti. Ho scritto che la differenza, se dovesse esserci, deve essere divisa secondo le quote millesimali di tutti, quindi compresi i due che già si pagano il loro consumo.
Volevo anche evidenziare che tutti hanno scritto che si paga secondo il consumo. Nei condomìni dove sono state installate le valvole termostatiche con i contabilizzatori ormai è prassi consolidata suddividere i consumi in modo bilanciato: c'é una spesa fissa per tutti pari al 20/30% delle spese di consumo ed il rimanente 80/70% viene diviso secondo le letture. In questo modo chi chiude le valvole perché ha l'appartamento vuoto oppure è una persona che ha caldo, partecipa ugualmente alle spese della gestione del riscaldamento. D'altraparte è proprietario di un appartamento in un palazzo dove il riscaldamento è condominiale; se non vuole pagare il riscaldamento o trova un condominio con riscaldamenti autonomi oppure si compra una bella villetta.
 

marefix

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Allora,per rendere più chiaro il tutto:
Tutti gli appartamenti sono finiti come quelli abitati,con serramenti porte pavimenti ecc.
Vi allego la ripartizione spese e noterete che il tutto è stato calcolato al consumo 100% e non in mm(cosa per mè non giusta,almeno in parte)
In rosso sono i condomini entrati subito dopo il termine lavori.
In giallo l'appartamento ancora invenduto di proporietà del costruttore.
E in verde gli appartamenti venduti da febbraio/maggio.
lettura caldaia 1.JPG
lettura caldaia 2.JPG
 

Daniele 78

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Quando c'è un contatore che ripartisce i consumi non si utilizzano i millesimi perché non avresti l'effettivo consumato ma una quota o in più o in meno. I millesimi li utilizzi molto nei vecchi condomini sul riscaldamento dove non essendoci una divisione in vari contatori delle abitazioni non potresti mai misurare l'effettivo consumo ma sei obbligato ad attribuirlo per metratura. Avere un sistema del genere invece non solo vi permette di risalire effettivamente al consumato di ognuno, ma in caso di problemi dell'impianto o morosità di uno dei condomini si riesce risalire molto prima al problema e al quanto si paga. Tra l'altro ormai questi sistemi sul nuovo sono pure obbligatori sul vecchio lo saranno molto molto presto. Poi c'è un'altro motivo per cui sono stati introdotti, ognuno avendo delle spese certe ed individuate e non più calcolate come da tabelle millesimali, tende a utilizzare meglio l'energia e a risparmiare.
 

Luigi Criscuolo

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ho dato uno sguardo alla tabella mi sembra che ci sia una incongruenza nell'accorpare il riscaldamento degli ambienti con il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria.
Secondo me ci vuole un contatore per ogni condomino sulla tubazione dell'acqua calda. La tabella invece somma il consumo di gas per il riscaldamento degli ambienti al consumo di gas per il riscaldamento dell'ACS e poi divide il consumo totale secondo il consumo di ciascun condomino per il riscaldamento degli ambienti. Io credo che questo sistema di calcolo sia concettualmente sbagliato sopratutto perché l'ACS si fornisce anche d'estate mentre la gestione del ricaldamento è limitata al periodo di fornitura del servizio.
Anche l'introduzione della trasformazione dei consumi in percentuale porta ad avere dei resti o dei disavanzi.
Mi sembra che per riscaldare gli ambienti si siano consumati 21.751 kWh; il primo condomino ha consumato 8.045 kWh quidi pagherà 21.751 kWh x € (il costo unitario del kWh fatturato dall'ente fornitore del gas) : 8.045 kWh = € (somma da pagare).
Lo stesso ragionamento lo si deve fare per divere il costo per scaldare l'acqua sanitaria. Visto che i due tipi di consumi quasi si equivalgono facendo come hanno fatto hanno dimezzato la percentuale di consumo del riscaldamento, che in questo caso è circa del 36,99%
 
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Luigi Criscuolo

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I millesimi li utilizzi molto nei vecchi condomini sul riscaldamento dove non essendoci una divisione in vari contatori delle abitazioni non potresti mai misurare l'effettivo consumo ma sei obbligato ad attribuirlo per metratura.
Le tabelle mm per il riscaldamento si sono sempre fatte sulla base delle dimensioni e del materiale con cui sono costruiti gli elementi radianti. Poi questi vengono decisi dal progettista in base alla cubatura da riscaldare, dall'altezza, dall'esposizione delle pareti ecc... ecc... .
 

Daniele 78

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Le tabelle mm per il riscaldamento si sono sempre fatte sulla base delle dimensioni e del materiale con cui sono costruiti gli elementi radianti. Poi questi vengono decisi dal progettista in base alla cubatura da riscaldare, dall'altezza, dall'esposizione delle pareti ecc... ecc... .
Si d'accordo ma su un impianto con contatore sulla caldaia e tanti contatori negli alloggi utilizzi la lettura del contatore, non il millesimo dell'appartamento per quella spesaspecifica. Poi le pulizie delle parti comuni, le eventuali manutenzioni delle stesse quelle si che le devi per forza ripartire con le tabelle millesimali.
 

sergio gattinara

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Proprietario Casa
Quando c'è un contatore che ripartisce i consumi non si utilizzano i millesimi perché non avresti l'effettivo consumato ma una quota o in più o in meno. I millesimi li utilizzi molto nei vecchi condomini sul riscaldamento dove non essendoci una divisione in vari contatori delle abitazioni non potresti mai misurare l'effettivo consumo ma sei obbligato ad attribuirlo per metratura. Avere un sistema del genere invece non solo vi permette di risalire effettivamente al consumato di ognuno, ma in caso di problemi dell'impianto o morosità di uno dei condomini si riesce risalire molto prima al problema e al quanto si paga. Tra l'altro ormai questi sistemi sul nuovo sono pure obbligatori sul vecchio lo saranno molto molto presto. Poi c'è un'altro motivo per cui sono stati introdotti, ognuno avendo delle spese certe ed individuate e non più calcolate come da tabelle millesimali, tende a utilizzare meglio l'energia e a risparmiare.
mi sembra , però , che una quota, credo il 30% vada ripartita per millesimi. Almeno così mi hanno detto quando lo scorso inverno abbiamo messo i contatori e la nuova caldaia
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
mi sembra , però , che una quota, credo il 30% vada ripartita per millesimi. Almeno così mi hanno detto quando lo scorso inverno abbiamo messo i contatori e la nuova caldaia
Sinceramente l'unica quota che si potrebbe ripartire in millesimi è il fisso dell'elettricità delle parti comuni ed il fisso del gas della caldaia proprio a voler fare tanto i pignoli.
Per quanto riguarda la risposta @Luigi Criscuolo, ormai io, vedo che oltre al contatore del riscaldamento ormai le utenza dell'acqua di ogni singolo condomino hanno sempre un sottocontatore derivato dal principale sulla strada. L'ACS comunque la rilevi anche dal contatore dell'acqua del singolo e essendoci anche un principale vedi subito le differenze dovute anche alle perdite di carico dell'impianti. Per quanto riguarda il calore del Acs lo puoi rilevare anche con i contacalorie dentro all'appartamento.
 

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