Sei favorevole ad un nuovo condono edilizio?

  • Assolutamente no!

    Voti: 173 49,0%
  • Non saprei...

    Voti: 18 5,1%
  • Si, era l'ora

    Voti: 164 46,5%

  • Votanti
    353

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Caro Pino2, il tuo punto di vista è giusto se legato ad una visione di tassa sul reddito, ma io non la vedo, in questo modo. Facciamo un esempio con il pane, se mettessero una tassa sul pane, tu mi verresti a dire che 1€ al kg, è una tassa enorme per un poco abbiente e una inezia per un ricco|. Io troverei, senza dubbio, che mettere una tassa sul pane sia una cosa ingiusta.
L'ICI, coloro che vanno in affitto non la pagano, ma infatti non hanno una abitazione, prendono una in affitto e il loro locatore, paga regolarmente l'ICI, una specie di ennesima tassa fissa sul reddito presunto da locazione, che sia affittata o in attesa di affittarsi, l'ICI si paga.
E quindi veniamo ai meriti di chi si costruisce o compra una I° casa. Mettiamo due fratelli, uno lavora sodo, l'altro ****eggia, uno risparmia, l'altro perde soldi a carte, uno va in banca e chiede un mutuo, l'altro va' in Comune e chiede l'assegnazione di una casa Popolare. (Premetto che sono due modi di concepire la vita rispettabili entrambi, ma..) Il primo si addossa un debito con la banca, e realizza il sogno di una casa sua, l'altro è parzialmente sulle spalle della Società, forse avrà una casa popolare. A questo punto al fratello che si è fatto tutto da se, non ha chiesto nulla allo Stato, come beffa finale, vorresti anche chiedergli la tassa sulla sua I° casa? In fondo risiede in quel Comune, paga la Tassa sui rifiuti, paga le tasse a livello locale e nazionale, e contribuisce al tessuto sociale di quel luogo. Tassarlo ancora?
Insomma, io non capisco perchè quando, e succede raramente, abbiamo una tassa di meno o ridotta, ci sia sempre qualcheduno che non è contento.
 

airin57

Membro Attivo
ma fatemi il piacere!!!!!! in un comune con un piano regolatore com'è possibile che non si accorgono che ci sono case in piu'???? :disappunto::disappunto: mangiano tutti poi arriva la natura (mi spiace per le persone coilvolte) a mettere a posto un po le cose
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Certo che se ne accorgono !
ma fanno finta di non vedere, evidentemente avendo una contropartita...:rabbia:

Per cui, se è giustissimo che i proprietari di abusi paghino, io farei pagare altrettanto gli amministratori comunali che hanno fatto gli... struzzi !!:fico:

Silvana
 

Pino2

Membro Attivo
certo chi non e propietario non deve pagare l' ICI,sono d'accordissimo.ma volevo dire, togliendo l'ICI chi ha avuto piu beneficio,il propietario di un piccolo appartamento,magari un A4 ho il propetario di un A3 di 6/7 vani,entrambi hanno fatto sacrifici .tornando al vecchio esempio precedente mi viene spontaneo pensare vendo tutto (3 appartamenti)ne compro uno al mare 6 vani,non ci pago neanche l'ICI.scusa per ironia .Siamo tutti contenti quando abbiamo una tassa in meno ci mancherebbe altro che non fosse cosi.(Chi compra dei muri non sbaglia mai) é un detto genovese
 

ada1

Nuovo Iscritto
sono d'accordo con Pino2 : quelli che hanno guadagnato con la soppressione dell'ICI non sono coloro di cui parla Giacomelli - i quali molto spesso hanno solo quella casa- ma soprattutto quelli che avrebbero potuto continuare a pagarla tranquillamente pur non essendo dei "ricconi" ma della gente molto benestante. Sarebbe stato molto più equo esentare solo i contribuenti con una sola casa di loro proprietà. Invece, il risultato è stato che non solo si è favorito i soliti famosi e si è fatto crescere il sentimento di ingiustizia di fronte al fisco, ma i comuni hanno perso molti introiti ed i contribuenti in genere hannopagato o dovranno pagare altre tasse locali per compensare la perdita
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Gentile Ada, attenzione alle contraddizioni di forma. L'ICI soppressa è solo sulla I° casa, il che vuol dire che un poco abbiente o un "riccone" hanno solo ed una sola I° casa. Le II° case (case di villeggiatura) le case acquistate per essere affittate (messe a reddito) sono case soggette alla tassazione ICI, appartengano esse a persone con redditi modesti o con redditi alti. Lo spirito è quello di non far pagare una tassa sulla propria I° casa, proprio in osservanza alla anacronistica idea di vessare anche chi si è industriato a farsi una casa, con le proprie forze e non chiedendo nulla a nessuno. Come vedi, le tue affermazioni, "si è favorito i soliti famosi" sono assolutamente frutto di modesti preconcetti.
Quando dici che i Comuni ora hanno proventi in meno, ti renderai conto che, prima dell'introduzione dell'ICI erano amministrazioni che campavano ugualmente e che ora che hanno l'ICI da incassare, nella stragrande maggioranza, vantano miriadi di spese spesso superflue, furgoncini, segretarie, auto del Sindaco, e non hanno investito, in linea di massima, in strutture a favore del cittadino. Sono contrario ad aumentare le tasse in base alle spese fuori controllo degli amministratori locali, adoro le spese commisurate alle entrate, ovvero in osservanza a sani principi di bilancio.
 

ada1

Nuovo Iscritto
Mi dispiace Adriano, ma non ti seguo su questa strada, non perché non abbia capito quello che intendi dire ma semplicemente perché i presupposti sono differenti e il malgoverno degli uni (es.: istituzioni/amministratori locali, regionali ecc.) non giustifica le decisioni incorrette (soppressione ICI prima casa)che sono state prese.
Io ritengo che l'ICI prima casa doveva essere soppressa soltanto per le persone aventi un reddito medio da definire.
Quello che tu non sembri vedere pero' , a parer mio, è che le persone che hanno beneficiato di più di questa detrazione sono in grandissima misura quelle che avendo sia un reddito elevatissimo sia avendo avuto la fortuna di nascere in una famiglia ricca -quindi senza particolari meriti personali- o avendo avuto la possibilità anche per meriti personali di avere un reddito importante, possono tranquillamente continuare a pagare l'ICI sulla prima casa perché la somma da versare è per loro insignificante : è come per noi andare a bere un caffé o magari un aperitivo.
E' esattamente come se un giorno si dovesse scegliere tra abbassare le tasse a tutti per esempio di 3% o soltanto di 100 euro. Personalmente io preferirei la seconda soluzione perché piµ equa.
Per quanto riguarda gli sprechi degli amministratori a qualunque livello essi siano, anch'io rabbrividisco quando vengo a sapere di spese assolutamente ingiustificate (e non solo) che meriterebbero largamente di essere sanzionate ma sanzionate in modo tale che la sanzione sia veramente dissuasiva : il problema è che in Italia i controlli (che sono l'unico deterrente efficace contro gli abusi di ogni genere) sono praticamente inesistenti e manca grandissimamente non solo il senso civico ma anche il senso dello Stato poiché, anche in assenza di controlli, quelli che sanno molto spesso preferiscono sia girare la testa dall'altra parte o, peggio, tacere perché anch'essi sono, a mio avviso, più o meno compromessi o che in ogni modo hanno anche loro qualcosa da guadagnare per quanto piccola essa sia.
E questa mentalità che bisogna combattere e anche gli sprechi che noi lamentiamo saranno allora non dico spariti ma di poco entità.
Se noi vogliamo avere un paese in cui coloro che lavorano per acquistare un bene siano giustamente premiati, non è creando disparità di questo tipo -che alimentano solo gli antagonismi- che ci arriveremo ma ci riusciremo soltanto se in fine forgiamo un sentimento unitario di appartenenza ad una entità comune che rispetta i propri cittadini e lavora perché essi traggano il giusto beneficio di quanto essi corrispondono alla comunità nazionale : soltanto cosi', a parer mio, una nazione cresce.
E un esempio dovrebbe farci riflettere : in questi mesi abbiamo sempre sentito parlare della grande depressione del 29 dalla quale Roosevelt è riuscito a far uscire gli Stati Uniti facendone il paese che tutti ammiriamo (se non proprio tutti, almeno io lo ammiro moltissomo) e Rooselvelt vi è riusciuto tassando fortemente le grandi fortune e questa tassazione è stata soppressa soltanto da Reagan, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Quindi, per rivenire all'argomento che ci occupa : coloro che riescono a comprarsi onestamente una casa sia essa la prima o la seconda o la terza, ecc., ecc., : non ho nulla da eccepire anzi li congratulo ed essi sono senz'altro un esempio ed uno stimolo.
Ma l'ICI sulla prima casa non è una tassa più ingiusta di un'altra : è solo una tassa come un'altra e se si la si doveva sopprimer allora sarebbe stato più giusto toglierla soltanto a coloro che stanno al di sotto di un certo reddito medio (da definire, ma non è questo l'argomento)
Ciao

Aggiunto dopo 2 minuti :

Scusa, non pensavo fare un manifesto del genere ma solo esprimere la mia idea ...
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Ovviamente sugli sprechi siamo tutti d'accordo e quindi non ci resta che il piacere di discettare sull'ICI della I° casa.
In fin dei conti, forse, la pensiamo allo stesso modo ma guardiamo la cosa da due punti di osservazione differente, e non mettiamo a fuoco, allo stesso modo. Infatti dovremmo festeggiare l'abolizione di una tassa, fatto assai raro da 50 anni a questa parte. Tu vuoi sindacare se i meritevoli della detassazione sono cittadini di tipo A o B.
Io faccio le seguenti considerazioni:
A) Se l'ICI abolita (I° Casa) era un onere importante per una famiglia a monoreddito, e se non è una grande agevolazione per coloro che tu chiami "ricconi", abbiamo già fatto una cosa giusta per il tuo modo di pensare. Il meno abbiente ha avuto un sollievo grande, il più fortunato, poteva pagare ma, pur essendo poca cosa per lui, non paga più, quindi piccola agevolazione. (come dici tu è come andare, per lui, a bere un caffè)
B) Dopo che ci siamo disperati per la quantità infinita di tasse che abbiamo, è stata tolta una che non tassa in funzione al reddito, ma in funzione alla proprietà, forma di tassazione assai ingiusta. Il ricco deve pagare in funzione di quanto guadagna, non in funzione di quanto possiede. Quelle erano le tasse patrimoniali, che sono il segreto di scacciare l'imprenditorialità, gli investitori, anzi sono sistemi comunisti.
C) Pensa al grande valore con cui uno Stato appare se a te cittadina, che ti edificherai/acquisterai una casa, la I° casa, lo Stato ti riconosce una esenzione dalla tassa ICI, una specie di attestato e di solidarietà, sapendo di avere un compatriota che costruisce un piccolo mattone per il tessuto sociale e territoriale.

Lezione storica:
Roosevelt ha ingenerato la ripresa economica americana con la sua politica del "New Deal" che era una politica di interventi in grandi opere pubbliche, proprio per combattere la disoccupazione e far riaccendere i consumi interni,ma, purtroppo, solo il II° conflitto mondiale a ridato fiato all'economia, con le aziende in piena attività a produrre armamenti. Le tassazioni a cui fai riferimento, sono le aliquote di tassazione in funzione dei redditi, scaglioni in applicazione nello Stato Italiano e in molti paesi Occidentali da molti decenni.( tassazione sui redditi, non sulle proprietà)
Se poi Ronald Regan che ha retto gli Stati Uniti dal 1981 al 1989, secondo te è causa della crisi economica del 2009, 20 anni dopo, temo tu strumentalizzi malamente le cose. Ma di certo, Regan ha considerato l'apparato Statale come una belva alla quale, più dai da mangiare e più si ingrandisce. Affamarla e ottimizzarla nella spesa, è il concetto base che tutti ci dovremmo augurare per ottimizzare il funzionamento della cosa pubblica. Non si capisce perchè, tutti al mondo siamo chiamati a risparmiare mentre la cosa pubblica si adagia nelle spese faraoniche, fuori controllo, senza regole.

Se, come concludi, l'ICI ti saresti augurata fosse stata tolta solo ai redditi bassi, allora anche il bollo auto, per lo stesso ragionamento, ti augureresti, di toglierlo solo ai redditi bassi. Ascoltami, le tasse devono tassare i guadagni, uno più guadagna e più deve, proporzionalmente, dare alla collettività, dividere i guadagni è possibile, tassare le proprietà è un incentivo a nascondere, a non fare, a scappare in paradisi fiscali. Chi più ha più può dare. Il segreto, per la nostra società è produrre ricchezza, non dividere l'esistente, che dopo poco si esaurisce.
 

ada1

Nuovo Iscritto
xAdriano Giacomelli
il sistema delle tasse è molto complesso e non si puo' liquidare con qualche semplice battuta o ricetta senza sapere in che cosa esse consistono (tutte intendo) e a che cosa esse sono destinate ; il sistema comunista lo abbiamo visto all'opera e ne abbiamo valutato i risultati ; il sistema ultra liberale lo vediamo all'opera e, dopo venti anni appunto, possiamo cominciare a valutarlo ugualmente : la fotografia l'abbiamo sotto agli occhi, basta aprirli e guardare attentamente.
I due sistemi hanno ciascuno un difetto fondamentale : il primo crede nello Stato padrone con soggetti passivi che tacciono ed aspettano tutto dallo Stato ; il secondo crede che l'individuo è l'unico sprone della società e che lo Stato deve essere sempre più piccolo e farsi dimenticare.
Tra i due estremi ci sono senz'altro delle vie intermediarie, adattabili ai singoli paesi in funzione dei loro bisogni specifici come pure della loro cultura e dello stato d'avanzamento della loro società : quella ad esempio degli Stati del Nord Europa , quello che aveva intuito ed applicato Roosevelt con il suo «social security act» ed altre realizzazioni da lui intraprese che hanno favorito nel suo paese lo sforzo di guerra e posto le basi dello sviluppo del dopo guerra, vie che hanno permesso a tutti questi paesi di crescere e diventare quei modelli che essi sono fondando una società in cui la coesione sociale è tale che ogni cittadino nella stragrande maggioranza rispetta le regole perché hanno capito che solo la coesione sociale e il sentimento di appartenere ad una entità che cura gli interessi di tutti indistintamente, un po' come -in definitiva- come hanno fatto gli uomini alle origini quando hanno abbandonato l'individualismo per fondare le tribù, poi le società ed infine gli Stati.
E la coesione sociale si manifesta con il rispetto delle regole, la lotta agli abusi e sprechi vari e anche con le tasse : le tasse si potranno ridurre per tutti ed anche sopprimere solo quando tutti le pagheranno proporzionalmente (non eccessivamente come oggi) al loro reddito (anche patrimoniale poiché il patrimonio produce reddito, in genere) senza inventare sotterfugi di ogni sorta per evaderle.
Senza Stato non c'è sviluppo, senza cittadini responsabili e coesi non c'è sviluppo e... senza tasse (giuste si intende) non c'è Stato, senza controllo della spesa pubblica e sanzioni degli sprechi non c'è né Stato né coesione sociale.

Aggiunto dopo 3 minuti :

L'IMU, per quel poco che ho potuto sentire, sarà né più né meno che una nuova ICI che avrà cambiato nome ma non la sostanza.
E questa è la prova migliore che l'ICI non doveva essere soppresso nel modo in cui è stato fatto.

Il fatto è che si vogliono combattere le conseguenze (meno entrate) invece di studiare l'origine del male e porvi rimedio : controlli, controlli dove siete ?
 

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