Diventa sempre più complesso cercare gli interventi per riproporli.
@griz, ripete che in fase di frazionamento del cortile si poteva (
ed io aggiungo si sarebbe dovuto e restiamo in attesa del contributo di @ValerioBi, più volte richiesto) identificare un BCNC ed aggiunge
"si specifica nella descrizione del BCNC nell'elenco dei subalterni" (ed io aggiungo anche nel contestuale:
elaborato planimetrico) poi non condivido le successive affermazioni. Comunque restiamo in attesa!
Il BCNC non va indicato nella planimetria, anche se talvolta viene tollerato, va inserito nell'
Elaborato Planimetrico e nell'
Elenco dei Subalterni e non va indicato a servizio di chi è, visto che gli accessi sono indicati nelle rispettive planimetrie e nello schema dell'elaborato planimetrico. Ovviamente se non si vuole lasciare unno spazio comune, può essere annesso ad un subalterno confinante indicando la servitù per il solo tratto interessato. E' evidente che quella superficie va ad incrementare il subalterno che lo incamera con tutti i vantaggi e gli oneri.
Fra giardini e cortili non c'è differenza ai fini urbanistici: gli uni possono essere curati, come pure gli altri dove generalmente si destina uno spazio alla sosta o al deposito di attrezzi o materiale diverso. Entrambi possono avere accesso diretto dalla strada o da una servitù di passaggio. Non c'è norma che vieti il cambio fra giardino e cortile e l'accesso diretto, carrabile.
Cosa ti fa supporre che la porzione fosse del fratello ecc. ecc.? Comunque sia nel momento in cui è stato venduto esisteva, quantomeno la servitù di passaggio a favore del cortile di
@ValerioBi, per cui non credo che chi subentra gliela possa negare. Occorre vedere i documenti e leggere l'atto.
Infine, dopo aver riletto attentamente il primo intervento di
@ValerioBi, volevo far notare che scrive:
La
"corte esclusiva int.x pal.y.", indicata lateralmente si riferisce al cortile adiacente non allo spazio antistante, che resta spazio comune, salvo verifica dell'atto.