innanzitutto voglio ringraziare tutti per l'attenzione dedicata alla mia problematica e se mi sono permesso di obbiettare qualcosa specialmente sulla famosa destinazione del padre di famiglia è perché appurato che la mia servitù
è non apparente e per tale, detta destinazione decade...basta leggere l'art. 1062 è ben chiaro.
la situazione attuale è questa: sono in causa con primo attore il costruttore con annessa richiesta di rimozione e risarcimento danni, i condomini quali proprietari di dette tubazioni ed eventuali interessati per la rimozione ove mai il costruttore non assolva essendo una srl a tale impegno o ad eventuale costituzione di servitù semmai non dovessero esserci i presupposti per la rimozione, ed il condominio in toto solo ed esclusivamente per la non opposizione alla dislocazione di detta tubazione essendovene le condizioni per ospitarla.
relativamente al mio rogito è menzionata la dicitura servitù attive e passive legalmente esistenti e costituite...logicamente la mia prima domanda è stata: cosa vuol dire legalmente esistenti e costituite?! ed ho iniziato a leggere e domandare...ed in primis un notaio mi ha aperto gli occhi dicendomi che essendo le servitù di molteplice natura devono obbligatoriamente essere menzionate nel rogito in quanto esse, nella loro totalità, prevedono diritti e doveri, pertanto la sola menzione non bastava al costruttore per costituirle...poi ha fatto un passo indietro nella parte venditrice garantisce...la piena ed esclusiva proprietà nonché la liberta da pesi e vincoli pregiudizievoli anche di natura tributaria e fiscale...per definizione la servitù è un peso imposto su di un fondo a favore di un altro....se non ho pesi...come posso subire una servitù oltremodo pregiudizievole per valore ed utilizzo del mio bene venduto per esclusiva proprietà?!? ed il riferimento al peso è generico perché successivamente chiarisce anche di natura tributaria e fiscale...
poi sono andato sulla natura della servitù...non apparente, in quanto sotto terra senza pozzetti d'ispezione o altra opera atta a dimostrare, posso immaginare che passino per il 60% del mio giardino 16 tubi di acqua e gas...e in più quest'ultima per insita pericolosità non può essere nemmeno coattiva..in quanto essendovi fonti alternative il gas è sostituibile da una bombola o da un climatizzatore...
la mia primaria domanda era quella legata alla legalità della posa...soprattutto nella collocazione in un giardino privato...poi mi riferisco a Luigi, non vi è menzione alcuna di queste tubazioni nel mio atto, queste tubazioni per darti un'idea partono dai contatori per arrivare ai vari appartamenti passando per il mio giardino ed arrivano ai pozzetti di diramazione presenti nel giardino del mio vicino....nei progetti anche quelli presenti al comune, non vi è nessun riferimento a passaggi di tubazioni di acqua e gas nel mio appartamento anche quando originariamente non lo era...ho fatto e credetemi solo appello al buon senso...ma invano mi sono stati cercati soldi per spostare qst tubi, sono stato dato del lucratore..( ancora devo capire dove lucro? forse nel volere il giardino di mia esclusiva proprietà in quanto l'ho pagato per tale?!?) e i rapporti con i condomini sono andati logorandosi in quanto si sentono coinvolti in una causa che a loro dire non compete...ma purtroppo l'errore di valutazione sta qui..è volendo o nolendo una loro proprietà, se per assurdo avessi staccato tutto il danno l'avrei creato a loro mica al costruttore...come puoi pensare di essere passivo su di un qualcosa che è attivamente tuo?!? poi diciamocela tutta...SRL...oggi c'è e se domani no?! a me chi li toglie quei tubi da la sotto se questo salta?!? e se succede una perdita con conseguente danno chi paga?!? chi viene in casa mia pretendendo un diritto?? per cosa? chi te l'ha dato sto diritto?
questa è sommariamente la mia situazione...