Ho cercato qualche nota su usufrutto e atti di tolleranza, ma effettivamente la differenza tra possesso e detenzione mi sembra molto sottile, soprattutto per qualcosa di immateriale, come una servitù.
il discorso è simile, però occhio: nel nostro caso la distinzione non è tra possesso e detenzione ma tra atto nell'esercizio del possesso ("uti dominus" come si dice) o in virtù di tolleranza del proprietario.
Leggendo, grazie a Google Book, le annotazioni all'art. 1144 dal "Codice civile annotato con la giurisprudenza" di Augusto Baldassari, Paolo Cendon mi sembra che molte note vadano nel verso indicato da erwan
e lo so, ma so già anche che con condobip non attacca: è impermeabile all'evidenza.
nell'estenuante topic "Può l'inquilino cambiare la serratura?" sosteneva che le sentenze riportate dal Cendon fossero inventate, finché non mi sono preso la briga di fargli addirittura una scansione del libro (e anche allora non era troppo convinto...)
chissà, forse l'opera citata non è di suo gusto?
(seriamente: se è disponibile studiati anche il commento agli altri articoli citati sinora ed il quadro ti sarà ancora più nitido.)
tornando ai tuoi dubbi:
purtroppo gli altri elementi che citi, a tuo favore, mi sembrano assai flebili...
quanto invece alla tua ultima domanda la risposta è affermativa, alle condizioni poste dall'art. 1068 da me segnalato in precedenza.
però ottenere una pronuncia favorevole non è semplice, dato l'alto grado di discrezionalità e variabili che comporta un giudizio del genere.
(le altre affermazioni contenute nel tuo ultimo punto mi sono meno chiare...)