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il bello è che "con cognizione di causa" le decisioni del giudice sono prevedibili: infatti gli avvocati non si lanciano certo allo sbaraglio, ma illustrano anticipatamente al cliente i possibili esiti di unì'azione.Il bello di questa discussione è che qualcuno di che "si applica questo, si applica quell'altro", dimenticando che da soli non si applica nulla (per fortuna nel nostro paese la legge fai da te non esiste), ma è il Giudice che eventualmente applicherà a suo giudizio e con cognizione di causa gli articoli del codice civile.
Sta di fatto che bisogna andare davanti al Giudice, come prescritto dall'art 1032 cc, altrimenti non si può regolarizzare un bel nulla, salvo accordi con il vicino, anche questo previsto dallo stesso articolo, tra l'altro il proprietario A, potrebbe opporsi all'esercizio della servitù, sempre dallo stesso art 1032 cc.il bello è che "con cognizione di causa" le decisioni del giudice sono prevedibili: infatti gli avvocati non si lanciano certo allo sbaraglio, ma illustrano anticipatamente al cliente i possibili esiti di unì'azione.
ovviamente senza cognizione di causa ci si riduce all'improvvisazione e alla fantasia, che almeno finché siamo su un forum hanno solo l'effetto di strappare qualche risata (confondendo però chi giunge qui in cerca di risposte certe...)
Sta di fatto che uno dopo aver esercitato il possesso 20ennale ha diritto di usucapire...
se non si procede in questa maniera agli atti (catasto e/o AdT) risulterà sempre la proprietà al 1°
Questo lo dici tu, quando la Sentenza diverrà definitiva chi ne avrà diritto potrà far modificare gli atti mostrando la sentenza;... dopo che sia intervenuta la sentenza di usucapione della servitù, a catasto e/o AdT non risulterà nulla.
giusto, ma già sappiamo che la nostra situazione è diversa...se la servitù ha ragione di esistere, cioè consiste in un accesso unico al fondo, la cosa non è discutibile
se leggi il riportato 1074 vedi che non è così...se invece la servitù non viene più utilizata o viene utilizzata raramente in quanto è presente un altro accesso più pratico e utilizzato per la maggiore, secondo me il proprietario del fondo servente ha il diritto di chiedere l'annullamento della servitù a prescindere dal periodo di utilizzo
l'unica speranza sta nel 1068, ma è effettivamente difficile....Chiaro che va avviata una pratica davanti al tribunale, a meno che i proprietari non si accordino ma di solito questo non avviene
Insomma tuo cognato potrebbe esercitare un'azione possessoria (con titolo di proprietà) di quel tratto di viottolo dimostrando l'inutilità dello stesso.
ma certo... così da pagare l'organismo di mediazione, regalare allo stato il contributo unificato, sobbarcarsi le spese del proprio avvocato, perdere la causa e pagare anche quelle di controparte...Sta di fatto che bisogna andare davanti al Giudice...
Ma se B passa per A perchè intercluso con il consenso di A, si può ugualmente usucapire ?erwan ha scritto:la servitù che ne consegue può però essere costituita o coattivamente .... o ancora essere acquisita per usucapione.
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