forse tutto sommato è meglio così se l'alternativa al sentimento di appartenenza ad una Nazione porta a scrivere le p.u.t.t.a.n.a.t.e. di cui hai riportato alcuni articoli.
Non dimentichiamoci che:
1) certi "leghisti" si sono inventati la regione Insubria da far annettere al Canton Ticino.
2) certi altri "leghisti" vogliono la separazione delle regioni del Nord dal resto dell' Italia.
3) certi Sardi vogliono, un pò come i Corsi, l'indipendenza della Sardegna.
4) quando Ghedaffi ventilò l'ipotesi si accaparrarsi, con la forza, la Sicilia qualcuno del Nord disse "ma perché con la forza?"
Dalla creazione della Repubblica fino alla fine degli anni '80 chi portava in giro il tricolore Italiano veniva guardato in cagnesco e sospettato di essere fascista. La stessa D.C. alle manifestazioni preferiva i vessilli crocescudati in contrapposizione a quelle rosse dei comunisti e dei socialisti. Io quell'epoca l'ho vissuta.
E tu caro Sergio dove eri in tutti questi anni?
Quando facevo le scuole elementari tuute le mattine iniziavano con l' Ave Mari di Schubert e quando il disco si rovinò si passò a quella di Guonod non ci facevano sentire l' Inno d' Italia e la scuola era una scuola della Repubblica Italiana.
Se chiedi ad un italiano di cantarti la versione integrale dell'inno nazionale non la sa; magari saprà tutto quello della Roma o della Lazio.
Gli episodi dove il sentimento nazionale è stato elemento cementificante del popolo italiano sono molto pochi e si studiano a storia a partire dalla disfida di Barletta per passare al risorgimento; poi c'è un grande vuoto fino a Italia-Germania 4 a 3.
Certamente sarà l'età ma confesso di non aver capito la tua risposta.
Posso rispondere alla tua domanda di "dove ero".
Io sono classe 1939 a Vercelli, città rossa. Mio padre, al distretto di Vercelli aveva ricevuto l ncarico
di ristabilire la titolarità delle licenze tolte agli antifascisti durante il ventennio e inoltre era incaricato
di disarmare i partigiani della vicina Valsesia capitanati da Moranino e Moscatelli scappati poi in Cecoslovacchia.Mio padre era un liberale figlio e nipote di socialista,ateo con moglie cattolicissima ed io frequetavo le scuole cristiane.
Ache a Vercelli chi parlava di Patria famiglia e Dio era chiamato fascista.
Quando cè stata la rivolta dell Ungheria andammo per le strade e davanti alla sede del PCI gridando PORCI.
Da Botteghe Oscure arrivo' un manifesto ( sarei curioso che ruolo ebbe il GUFISTA NAPOLITANO nello stilarlo) nel quale ci accusavano di essere fascisti per aver inneggiato a HORTY il gauleiter dei tedeschi durante la occupazione. Con i soldi di mio padre stampammo un manifesto che precisava che la parola
usata era PORCI e non HORTY
Negli anni 60 ( 1965-1970) ho lavorato in Libia per una società ialiana .Mentre vivevo lì con la mia famiglia mio zio vicecomandante dell'Arma mi fece avvicinare dai servizi per dare la mia collaborazione con il nome di nebbiolo nick che uso ora nel mio email
Mi auguro di essere stato esauriente nel rispondere
.
Io ho trascritto alcuni articoli dello statuto di Hamas. Se vuoi ti mando la versione integrale e la sua traduzione in italiano. Tu puoi definirle p...te Mi sembra troppo semplicistico-
Ma anche in questo caso che c 'entra con la mia considerazione circa il fatto che migliaia di italiani si strappino le vesti se catturano od uccidono uno di quelli che si lascia guidare da quelle che tu definisci p---(o magari le hano scritte ) e non si muovono per due servitori dello Stat loro connazionali?l