Chi vanta l'usucapione deve solamente temere l'opposizione dell'intestatario o degli eventuali aventi diritto per suo conto. Il notaio deve, ripeto: deve ricevere la dichiarazione del venditore o del titolare che si dichiara tale. Non può entrare nel merito. Il suo compito è solo quello di garantire l'identità dei contraenti e la forma del rogito. L'oggetto è quello dichiarato dalle parti. L'Agenzia delle Entrate non può contestare l'avvenuta usucapione. Si limitasse a svolgere bene le funzioni per le quale è preposta.
E' una materia secolare. Non posso dilungarmi...dico solo brevemente:
E' un conto usucapire un terreno più o meno incolto da parte del vicino
che lo lavora giorno e notte come se "fosse suo", curando anche quello che si trova
nel recinto...un altro è un alloggio ricevuto all'inizio in comodato verbale...
L'usucapione nel primo caso si tocca con mano...Il lavoro che l'usuario versa con ore di fatica è finalizzato proprio ad usucapire..tanto che si parla di un termine
dimezzato (più o meno...)...se così non fosse anche l'istituto sparirebbe...Istituto che risalendo all'impero romano vide innanzitutto i terreni agricoli...Il legislatore
volle riconoscere la fatica profusa e lo premiò di conseguenza...Ora che si possa
usucapire un alloggio prendendo alla lettera il significato del verbo è anche possibile e quindi solo un Notaio può dirimere il quesito...La differenza finale è che il contadino quasi sempre mette piede nel terreno del vicino solo quando nessuno
più vi mette mano e non ci sono contratti iniziali da rispettare...questa è la fotografia...Nel caso degli alloggi mediamente vi è sempre un contratto inziale
verbale o scritto che sia e quindi diventa più difficile trasformarlo in usucapione.
E' vero che i magistrati se ne impippono (f....no) e si divertono a sancire una cosa
e il suo contrario abbeverandosi ai copiosi trattati che insigni giuristi ci propinano
in base al vento che tira e che a loro fa molto comodo ispirarsi...senza accorgersi
che questi luminari del diritto non fanno altro che lardellare con grappoli di
incertezze le certezze che almeno nella maggioranza del codice pur ci sono
rendendo al cittadino, anche di media cultura, più difficile la comprensibilità... in estremo sfregio alla raccomandazione della Costituzione che sottende un italiano
corrente. Mi fermo altrimenti FradJACOno dalla sinistra del Padre mi invierà
una cilindrata...tanto forte che...indovinate un pò...la potrò "usucapire"...
Cappitto mi hai Quiproquo??? Cappitto ti ho Quiproquo...!!!