Salve,
non voglio diventare la vostra ossessione, ma avrei ancora delle domande da porre e visto che siete troppo gentili mi azzardo ancora ad abusare della vostra cortesia (quella di Uva soprattutto che mi sopporta da non so quanto tempo con stoica resistenza…). Perdonatemi, ma senza più mio fratello ho solo voi, quindi non so proprio dove sbattere la capoccia…
Dunque sperando ancora di essere aiutato desideravo sapere se si risolve il contratto e poi ne inizio uno nuovo, sempre con la stessa conduttrice, si devono restituire e rinnovare anche gli assegni che lei mi rilasciò alla firma del contratto? Mi spiego meglio, con il contratto siglato nel 2019 l’inquilina consegnò a me due assegni: uno (dell’importo di due mensilità del canone) come deposito cauzionale ed un altro (corrispondente a poco meno di otto mensilità) come ulteriore garanzia. All’epoca mio fratello, che curò tutta la trattativa, mi spiegò che il primo assegno l’avrei potuto riscuotere e l’altro no. Sta di fatto che ho ancora i due assegni così come mi vennero consegnati. La domanda pertanto è la seguente: questi assegni debbono essere riconsegnati (con l’aggiunta di tutti gli interessi maturati)? Nel caso li restituisca poi me ne ridà altri due con il nuovo contratto alla stessa maniera di come avvenuto con quello precedente, oppure si possono conservare i vecchi senza fare tutto questo valzer?
La stipula di un nuovo contratto va comunque poi firmata da entrambi come il vecchio contratto? Quindi bisognerà comunque poi incontrarsi…? Del resto pure nella scheda per la determinazione del canone concordato vi sono, oltre il timbro e la firma da parte dell’Uppi, anche le nostre di firme.. Quindi presumo che stipulando un contratto ex novo si debbano assolvere anche tutte queste incombenze o, visto che ci conosciamo già, possono essere bypassate?
Ho provato poi con DokiCasa ad effettuare il calcolo gratuito del canone concordato, solo che mi domanda dei dati che non so (come la superficie del balcone, della soffitta, del cortile…) o che non sono sicurissimo (come la presenza di doppi vetri, ma penso di no. Al limite metto no). Sulla scheda di determinazione del canone concordato che mi inoltrò per e-mail mio fratello compilata dall’Uppi è riportato sommariamente e complessivamente il dato totale di balconi, terrazze, cantine e simili (di cortile manco se ne parla). Va be’, ma il problema è: dal 2019 è logico pensare che sia aumentato il calcolo per la determinazione del canone concordato, oppure può essere rimasto lo stesso e quindi tanto vale continuare per altri due anni il contratto alle stesse condizioni di adesso?
Poi resta da capire come diavolo fare per conoscere quelle superfici così nel dettaglio, singolarmente… che mi vengono richieste…
Okay, mi fermo qui (era ora 😅) e chiedo scusa se è venuto un altro papiro, ma come avrei potuto riassumere tutto ciò? Sperando sempre nella vostra benevolenza vi ringrazio molto e vi auguro una buona domenica..