Gianco

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Però la domanda è: dove sta scritto che viene prima la DS e poi il sorteggio?
A rigor di logica il notaio cui viene presentato il testamento, constatata la validità dello stesso, deve dare attuazione al medesimo. Non vedo quindi perché non possa procedere al sorteggio anche in assenza di un “erede”. Poi uno qualunque presenterà la DS. Il dissenziente avrebbe solo la facoltà di impugnare il testamento, se ne ha motivi.
E' una questione logica: il sorteggio impone che le parti interessate si presentino davanti ad un notaio per soddisfare le disposizioni del de cuius. In definitiva il testatore dispone, ma i nominati di un bene comune dovranno, su loro decisione, presentarsi davanti a un notaio per il sorteggio, Art. 733 cc. La successione la può presentare chiunque ne sia in grado: il sorteggio, se disposto dal testamento lo fa solo il notaio, in un secondo tempo o contemporaneamente.
 

Seth

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E' una questione logica: il sorteggio impone che le parti interessate si presentino davanti ad un notaio per soddisfare le disposizioni del de cuius. In definitiva il testatore dispone, ma i nominati di un bene comune dovranno, su loro decisione, presentarsi davanti a un notaio per il sorteggio, Art. 733 cc. La successione la può presentare chiunque ne sia in grado: il sorteggio, se disposto dal testamento lo fa solo il notaio, in un secondo tempo o contemporaneamente.

Ma due eredi si sono presentati davanti a quel notaio per la pubblicazione del testamento. Non avrebbe dovuto logicamente il notaio applicare il criterio di divisione disposto nel testamento (il sorteggio)?
 

Gianco

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Perché i due eredi si sono presentati dal notaio, visto che è sufficiente che un interessato, ancorché non nominato erede, possa chiedere al notaio la pubblicazione del testamento. Successivamente, chiunque sia in grado può presentare la dichiarazione di successione nella quale gli immobili destinati al sorteggio devono essere indicati in comproprietà e come previsto nel testamento saranno destinati alla divisione con sorteggio effettuato da un notaio o da un giudice che demanderà ad un notaio l'operazione.
 

Gianco

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Non sto a perdere tempo a cercare quello che vorresti tu. Se ritieni, stai della tua opinione che io, che pratico la materia, sto della mia. In alternativa, vai da un notaio e ponigli il problema.
 

basty

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Non metterla sul piano personale Volevamo solo capire quale fosse la logica di tale procedura: che apparentemente sembra un arbitrio.
 

Seth

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Più che altro non è chiara la ratio, non è chiaro come un testatore possa far rispettare la proria volontà di divisione tramite sorteggio, se il notaio interpellato dagli eredi per la pubblicazione del testamento non è tenuto ad attuarne le disposizioni procedendo al sorteggio e gli eredi sono liberi di sottrarvisi sine die. Certo un erede che si senta danneggiato può, in mancanza d’accordo, sempre rivolgersi a un giudice per ottenere la divisione giudiziale, ma suppongo che la volontà del de cuius fosse di evitare tutto questo.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certo un erede che si senta danneggiato può, in mancanza d’accordo, sempre rivolgersi a un giudice per ottenere la divisione giudiziale, ma suppongo che la volontà del de cuius fosse di evitare tutto questo.
Se il de cuius avesse voluto evitare questo problema avrebbe potuto decidere lui anziché vincolarli ad un sorteggio che, necessariamente deve essere effettuato alla presenza dei beneficiari e quindi quando lo riterranno opportuno. Nel frattempo, poiché sono entrambi comproprietari degli immobili da assegnare con sorteggio, interverranno nella dichiarazione di successione con la cointestazione che sarà superata con il sorteggio.
Il notaio che si occuperà della divisione con sorteggio, non necessariamente dovrà essere la stessa persona che presenterà la dichiarazione di successione che, ricordo, può essere inoltrata da chiunque sia in possesso della procedura telematica prescritta e sia necessariamente delegato da un erede.
 

basty

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In alternativa, vai da un notaio e ponigli il problema.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare, ecc. ecc.

Si da il caso che in passato scrivesse sul forum (forse immobilio) un gentile notaio (per la verità si firmava "un povero notaio") che ha oggi aperto un suo interessante blog.

A chi meglio di lui porre il quesito? Il pretesto me lo ha offerto un suo articolo che trattava specificatamente "Il ruolo del notaio". Ecco la domanda ed ecco la fulminante risposta.

Domanda:
Bastimento ha detto:
19 Febbraio 2020 alle 14:46
Sul ruolo dei notai italiani, si è presentato su un forum una situazione, apparentemente in contrasto con le disposizioni testamentarie.

Testamento olografo dove il testante descrive ed individua tre lotti, e dispone che l’assegnazione ai tre nipoti avvenga tramite sorteggio. Due dei chiamati presentano il testamento al notaio per la pubblicazione ma si riservano di procedere successivamente, sine die, al sorteggio e chiedono al notaio di fare la voltura di tutti i beni in comunione, cosa che il notaio esegue. Il terzo non è stato interpellato.

Non doveva il notaio dare esecuzione alle volontà del testante procedendo contestualmente alla pubblicazione e preliminarmente alla voltura effettuare il sorteggio? Procedendo solo di conseguenza alla voltura con assegnazione diretta, a ciascuno, di uno dei tre lotti?
Risposta
notaio ha detto:
20 Febbraio 2020 alle 20:25
No. Il notaio non ha alcun potere autonomo. Fa quello che gli viene chiesto
Messa così, non possiamo che prenderne atto.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Risposta Messa così, non possiamo che prenderne atto.

Ne prendiamo atto.

Leggo con interesse anche l’auspicio che quel notaio fa, nella stessa pagina, di una “rivoluzione“ dell’attuale sistema.

===

Dopo una attenta analisi sul ruolo modesto e limitato del notaio nella vicenda ereditaria, non potrà che auspicarsi una rivoluzione dell’intero sistema, analogamente a quanto già accade in altri paesi, dove il notaio dirige tutta la successione, curando la ricerca degli eredi, la pubblicazione dei testamenti, nonché il rispetto delle volontà testamentarie e il corretto adempimento degli obblighi fiscali. Se il notaio avesse un potere attivo nella successione, si eviterebbero le lungaggini nella ricerca del patrimonio ereditario, nonché tutti i possibili problemi in caso di dissenso tra eredi, che potrebbero sfociare nella presentazione di più dichiarazioni di successione, ovviamente errate e, in definitiva, in lunghe ed estenuati cause civili.
 

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