fabricio

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eppure è cosi e vidimato dall'associazione proprietari....per validarne
la conformità.
ora visto che il contratto è scaduto e che nel frattempo ho trovato un altro/ secondo studente , rifarò il contratto , mi confermate come riportato sul sito dell'agenzia delle entrate che è anche possibile non allegare il contratto quando si procede con la registrazione con RLI WEB?
 

uva

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fabricio

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mi sono accorto solo ora che l'APE è scaduto in agosto! che fare?
mi son attivato subito per rinnovarlo.... ma poiché ho fretta di chiudere il contratto per esigenze degli studenti riporterei sul contratto , come previsto dall'allegato C ,i dati di quello in essere scaduto .....che dite?
 

Elisabetta48

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rifarò il contratto
Una domanda: se @fabricio rifà il contratto identico in tutto e per tutto al precedente, deve ugualmente fare una nuova asseverazione presso una associazione di proprietari/inquilini o resta valida la precedente?
l'APE è scaduto in agosto! che fare?
Io non rischierei. Penso tu lo debba fare nuovo. In genere si fa presto. Io avevo guardato l'elenco dei professionisti abilitati per la mia regione, chiesto tre preventivi e il geometra individuato aveva fatto piuttosto presto.
 

Nemesis

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se @fabricio rifà il contratto identico in tutto e per tutto al precedente, deve ugualmente fare una nuova asseverazione presso una associazione di proprietari/inquilini o resta valida la precedente?
Ovviamente deve ottenere una nuova attestazione, da eseguirsi sulla base degli elementi oggettivi dichiarati dalle parti contrattuali (di quel contratto), a cura e con assunzione di responsabilità, da parte di almeno una organizzazione firmataria dell'accordo, della rispondenza del contenuto economico e normativo del (di quel) contratto all'accordo stesso, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali.
 

Elisabetta48

Membro Senior
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Temevo=Ero quasi sicura... che fosse così, ma diventa ancora di più un balzello odioso. Se la logica era di evitare ai Comuni la noia di controllare, a parità di condizioni una asseverazione dovrebbe mantenere validità. Se penso che qualche anno fa affittavamo un appartamento a medici specializzandi che restavano 4 mesi... I gruppi si alternavano ma le condizioni restavano le stesse. Ora ci vorrebbero tre asseverazioni all'anno per qualcosa che non cambia. Se invece la logica è di tenere in piedi le associazioni, allora tutto è chiaro.
 

Elisabetta48

Membro Senior
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Secondo me sarebbe possibile, per un certo appartamento, costruire una scheda che, in base ai parametri fissati dal Comune e alle diverse fasce di oscillazione, definisca la fascia di canone, da cui desumere il canone massimo consentito. Tipo: in base alla metratura e alla posizione fissare la fascia di canone, poi inserire le varie possibilità, se è ammobiliato o se non lo è, se ha elementi qualificanti e quanti (ascensore, impianti autonomi...), se la durata è 3+2, o 4+2 o 5+2.... Con un foglio excel si fa in fretta e una volta per tutte. Al momento del contratto, in base agli elementi su cui concordano proprietario e inquilino basta leggere quanto deve essere il canone e si allega il foglio-appartamento approvato in origine da una organizzazione. Si andrebbe a fare nuova asseverazione solo in presenza di variazioni.
Aggiungo che non solo sarebbe possibile, è possibile. Io ho ancora un foglio di questo tipo compilato (allora a mano) presso una associazione di proprietari da mio padre quando era ancora in vita, ed è quello cui mi rifaccio quando entra un nuovo inquilino.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
sarebbe possibile, per un certo appartamento, costruire una scheda
Questo sarebbe sicuramente utile @Elisabetta48 , ma secondo me non è sufficiente.
Nel senso che col passare degli anni per lo stesso appartamento il locatore può stipulare contratti di locazione concordati diversi.
Tipo un 3 + 2 oppure un 6 + 2 (a Torino il 6 + 2 permette di calcolare un canone un po' più alto), ammobiliato oppure no.
Con la norma attuale il Sindacato dei proprietari o degli inquilini deve asseverare il singolo contratto di locazione, controllando che le parti abbiano rispettato tutti i parametri dell'Accordo Territoriale.
Ad esempio: deve controllare che per un contratto 3 + 2 non sia stato definito il canone (maggiore) del 6 + 2.
Se io a Torino facessi (d'accordo con l'inquilino) un contratto 3+2 col canone di un 6 + 2 allegando la "scheda appartamento" approvata in origine come dici tu, non sarei in regola.
E se il Sindacato non controllasse quello specifico contratto, nessuno rileverebbe la non conformità.

In conclusione: secondo me questi controlli dovrebbero essere di competenza del Comune o dello Stato; senza coinvolgere i Sindacati e senza obbligare i locatori a pagar loro il "balzello" per ottenere l'asseverazione.
 

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