A quanto ne so io, l'agente non può rifiutarsi di presentare una proposta difforme da un eventuale suo modulo standard (ovvero, se tu hai predisposto una tua proposta di acquisto, puoi portarla in agenzia e l'agente è tenuto -almeno professionalmente- a presentarla al proprietario). D'altronde non mi risulta che leggi o regolamenti prevedano forme specifiche. È un libero atto tra privati e l'agente, in questo caso è solo un intermediario che mette in contatto le due parti.
Credo comunque che per maggiori e più approfonditi riscontri, la domanda vada girata ad un agente (Jrogin forse ci può aiutare in questo caso) o ad un legale (raflomb?).
Mi avete chiamato in causa ed eccomi qua.
Partiamo dall'obbligo
giuridico di accettare una proposta con contenuti differenti dal modello standard utilizzato dall'agente immobiliare (AI).
Purtroppo non so rispondervi con certezza (non mi è mai capitato perchè non uso modelli standard), ma credo che non giuridicamente non si possa obbligare l'AI a riceverla.
D'altro canto da AI, preferei ricevere una proposta anche differente dai modelli piuttosto che non riceverla.
Naturalmente fosse una proposta
oscena e irrispettosa mi rifiuterei, ma non è questo il caso.
Cercherei in ogni modo di capire cosa desidera l'acquirente e trovare se possibile accontentarlo nel formulare una proposta che abbia speranza di essere accettata.
Personalmente nelle proposte di acquisto che redigo, solitamente il proponente l'acquisto lascia in agenzia un assegno intestato al venditore con il patto (scritto) che tale assegno verrà consegnato al venditore al momento della stipula del preliminare (o dell'atto definitivo se si salta il preliminare).
L'assegno è lasciato:
- a titolo di deposito fino all'accettazione della proposta da parte del venditore;
- verrà poi imputato a titolo di caparra penitenziale corrispondente al diritto di recesso, dopo l'accettazione da parte del venditore;
- verrà poi imputata a titolo di caparra confirmatoria al momento della stipula del contratto preliminare di compravendita.
Il tutto viene indicato per scritto nella proposta di acquisto.
In questa maniera, prima della stipula del preliminare le parti possono tranquillamente ritirarsi dagli obblighi assunti perdendo (o raddoppiando a seconda di chi si ritira) la caparra penitenziale e SOLO la parte inadempiente (quella che si ritira) pagherà la provvigione allAI.
PS: scusate le varie aggiunte dell'ultimo minuto.
Volevo anche dire che quando un cliente mi chiede prima una bozza della proposta, sono molto contento e la consegno volentieri, così il proponente avrà modo di leggersela con calma e se lo ritiene opportuno di modificarla e/o di integrarla anche con la consulenza di un suo tecnico di fiducia sia questi geometra, avvocato, commercialista ecc.