La planimetria non la puoi estrapolare dall'elaborato. E' un foglio a se stante. Non so se hai visto i PDF che avevo pubblicato ma sono differenti. Con il vecchio sistema farraginoso quando si perdevano le planimetria era ed è tuttora (per tutte quelle presenti) un'odissea anche per noi tecnici (compresi i notai).
Con la procedura attuale hai una notevole sicurezza in quanto è un allegato del Docfa, hai delle ricevute ( in caso di esito positivo) di avvenuta variazione con codice identificativo identiche alla pratica Docfa. Io ho sempre consegnato al mio cliente una copia del Docfa validato (non solo la planimetria) per cui in caso di...smarrimento delle planimetrie da parte dell'amministrazione il mio cliente può sempre dimostrare di essere dalla parte della ragione. Quindi è al sicuro in caso di contestazioni.
Sinceramente spero che prima di fare ogni possibile modifica pesante ad un sistema che ora funziona discretamente (certo ha le sue magagne ma è decente) ci pensino ben 2 volte perchè un conto è dire regolarizziamo le incongruenze, un'altro invece (con la scusa delle incongruenze) raddoppiare i valori di riferimento per le rendite. Questo lo trovo estremamente assurdo.
Come ho già detto in altre occasioni, frenare l'edilizia ristrutturazioni e non, giocoforza si ripercuote sul non aggiornamento di vecchi accatastamenti ormai obsoleti, quindi anche perdita di rendita catastale per lo Stato con tutto quello che ne consegue. L'edilizia oltre a trainare altri settori manifatturieri, traina la regolarizzazione delle pratiche nei Comuni e all'Agenzia delle Entrate...mica poco direi.
Innanzitutto grazie a te, e ad arciera, per lo scambio che sto trovando estremamente interessante. Ho provato a telefonare all'ufficio provinciale del catasto (all'URP, per l'esattezza) e mi hanno detto che qualora la planimetria non dovesse trovarsi (eventualità comunque improbabile) nella cosiddetta "busta", è assolutamente inutile che io provi a cercarla presso: l'archivio del comune (cosa che invece mi ha consigliato l'amministratore del condominio); la conservatoria; l'archivio notarile distrettuale.
Ti risulta, questa cosa? Inoltre, vorrei capire se l'elaborato planimetrico (che stai negando possa fungere quale fonte per l'estrapolazione della planimetria catastale) deve necessariamente essere presente al catasto.
Nel frattempo sto cercando di capire se mi convenga o meno (e credo che siano in moltissimi - centinaia di migliaia di proprietari immobiliari e forse anche di più -, che ne siano o meno consapevoli al momento, a trovarsi in questa situazione) procedere, casomai non fosse possibile risalire alla planimetria catastale, alla presentazione di un Docfa. Mi sto anche domando quale sia la fonte del valore della superficie reale dell'immobile utilizzata al momento dall'amministrazione comunale ai fini della determinazione dell'imposta sullo smaltimento dei rifiuti...domanda che hai certamente capito essere connessa alla valutazione della opportunità di procedere, eventualmente, alla presentazione di un Docfa.
Sono poi d'accordissimo con le considerazioni che hai svolto sul rapporto tra il patrimonio immobiliare e le famiglie italiane nonché con quelle riguardanti l'estrema convenienza, per lo Stato, di non stroncare definitivamente il mercato dell'edilizia.