arcierone

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Alla figlia, che si era rivolta ad un avvocato, era stato detto che una volta monetizzata la proprietà del padre e da questi dato, brevi manu, il danaro ( cosa che era capitato perchè aveva ceduto la sua impresa e svuotato i conti correnti: pensa perfino la macchina aveva venduto e la moglie non avendo patente si era intestata anche la nuova e costosa vettura! ) a lei, nulla si poteva fare. Ci si doveva imbarcare in procedimenti giudiziari che non avrebbero visto la fine, etc. Nè la figlia se l'era sentito di portare in tribunale col padre in vita, e con una serie di infarti che gli si verificavano, il suo caso in quanto le era stata toccata la sua legittima.
Per farla breve, è vero che il padre è morto da più di dieci anni ma è anche vero che sono passati più di venti anni da quando il capitale è stato maltolto.
 

giuseppina fogli

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Purtroppo una cosa dobbiamo avere il coraggio di dirci: questi padri non ci hanno tutelato.
Credo però che la figlia in questione avrebbe dovuto, se non altro alla morte del padre, fare causa alla sua matrigna perchè se è vero che il padre in vita ha monetizzato tutto il suo patrimonio è anche vero che un giudice può disporre, mediante verifiche fiscali e bancarie, affinchè si ricostruisca dove è andato a finire il denaro ricevuto. Adesso effettivamente è difficile ricostruire a distanza di tanti anni il tutto sopratutto se la matrigna è ancora in vita, ma questa signora ha o non ha dei figli propri? Una eventuale rappresentazione sarebbe sicuramente più semplice se non ci fossero degli altri eredi legittimatari.
 

arcierone

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come dicevo, se un avvocato a suo tempo la sconsigliò, la figlia che altro poteva fare? sapendo poi che l'avvocato andava persino contro i suoi interessi, di lui infatti se l'appoggiava avrebbe preso un incarico, no? detto questo la matrigna probabilmente è ancora in vita, no non ha nessun figlio. Ha preso presso di sè una sua sorella e suo marito, i quali, conoscendoli, ed essendo molto più giovani di lei, stanno intorno al possibile cadavere come iene. d'altronde chi di spada ferisce...e poi la gente si meraviglia: "uh! la colpa - dicono - sarà sicuramente di tutt'e due, chissà la figlia che ha fatto per farsi togliere tutto..." non si rendono conto, beati loro, di come vive certa gente. Averli accostati solo per certi tratti mi è sembrato di stare dentro un film dell'orrore...o di un cinepanettone...
sì, sicuramente una eventuale rappresentazione sarebbe la via da percorrere, se si potesse, perchè per come è intervenuto Brun lascia davvero poche speranze. riportando quella sentenza della cassazione fa capire che sono legittimati a rappresentare solo tramite figli e fratelli del de cuius, a loro volta venuti a mancare. orribile ma credo che non ci siano vie d'uscita.E' un colpo andato perfettamente a segno.
 

giuseppina fogli

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...... eppure mi torna sempre in testa il parere dell'Avv.to Savoia e quello che per me è la finezza del suo ragionamento: la rappresentazione non è rivolta al riconoscimento dello stato di erede nei confronti della matrigna appurato che il legame con quest'ultima seppur di affinità di primo grado non produce alcun diritto ereditario ma su quella quota che il marito al suo decesso ha lasciato al coniuge. Faccio un esempio che di fatto è anche il mio caso: muore il padre, ereditano i figli (75%) ed il coniuge (25%). Alla morte del coniuge/matrigna è solo su quel 25% che il figliastro eserciterà la rappresentazione e nella misura della propria quota di legittima, in pratica quel 25% andrà risuddiviso tra tutti i figli siano essi di primo che di secondo letto. In caso contrario, sotto un certo punto di vista, se così non fosse si sarebbe tistolto dalla massa ereditaria una fetta del patrimonio paterno a favore solo dei figli di seconde nozze. Ho reso l'idea?
 

arcierone

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con me sfondi una porta spalancata, in un altro post ponevo il caso di zii senza figli, se muore prima lo zio acquisito la famiglia della zia rimasta in vita prende tutto, se invece muore la zia carnale e rimane in vita lo zio acquisito prende tutto l'altra famiglia. è inconcepibile! impossibile anche da credere! come se la legge spingesse le famiglie a farsi la guerra tra loro. senza alcuna giustizia. meglio sarebbe che alla fine la divisione si facesse in parti uguali, oppure che ogni famiglia ereditasse i beni dell'una e l'altra quelli dell'altro. Ancora non mi rendo conto che la legge può funzionare anche così. una lotteria!
comunque, tornando a noi, tu forse potresti avanzare questa ipotesi, ovvero di rientrare nella quota dei beni lasciati da tuo padre, forse è possibile, ma fatti due conti prima! o comunque fallo pesare nel piatto della bilancia che la coscienza alla lunga fa i suoi effetti, checchè ne dicano...
differente è però la situazione della mia amica. il padre non aveva nulla all'atto della sua morte quindi la matrigna nulla ha ereditato. E mi pare che così si fermeranno le cose (c'è poco da interpretare a quel che ha detto brun) anche se questo mi pare strano: è come la storia degli zii, se muore prima uno i parenti dell'altra avrebbero preso tutto, così se moriva prima la matrigna, la figliastra avrebbe ereditato quantomeno la metà che sarebbe andata al padre (l'altra metà sarebbe andata ai fratelli di lei)
 

giuseppina fogli

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2/3 in assenza di figli va al coniuge e il restanti 1/3 a genitori e fratelli. Purtroppo sono passata anche da questa quando è deceduto mio fratello germano coniugato e senza figli. Quando mi trovo diffronte a paradossi come i nostri mi viene voglia di "ribellarmi" e mi domando come sia possibile che esistano. Bisognerebbe fare un movimento di opinione, un forum (magari esiste già), qualcosa che spinga il legislatore a tenere presente queste incoerenze che vanno di fatto a ledere dei diritti legittimi. Sono avvilita ed amareggiata da questa giustizia che anzichè tutelarmi mi è avversa; occorrono soldi, tanti per intraprendere delle azioni legali volte all'ottenimento di quei soldi che di fatto uno non ha.
 

arcierone

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bah! non so cosa dire. forse il legislatore non si è trovato nelle condizioni che noi stiamo ponendo. hai ragione quando dici che dovrebbe essere avvertito. io credo che se sapesse, il parlamento che legifera, quali problemi pongono queste leggi oramai superate dai tempi e quante lagrime fanno versare queste che non sono più sed lex e neanche dura lex, ma leggi sbagliate. Ecco si potrebbe coinvolgere il sito ad essere un movimento di opinione. di farsi carico tramite internet di proposte ai gruppi poltici che io credo ignorano certi problemi
 

giuseppina fogli

Nuovo Iscritto
Se ci fosse da fare qualcosa io ci sono, infatti sono leggi che non si sono adeguate all'evolversi della società, a quelle che sono oggi le nuove famiglie allargate, che paradossalmente privilegiano e favoriscono i figli nati dall'ultimo matrimonio a scapito degli altri, che dovrebbero tutelare la famiglia ed invece creano disparità.
 

giuseppina fogli

Nuovo Iscritto
Sicuramente non saranno ansiosi i figli di seconde nozze e nemmeno la seconde mogli nell'adottare i figli altrui, credo invece che questa legge sia fortemente voluta dai figli di prime nozze che il più delle volte vengono "accantonati" prima durante e dopo dal genitore passato a nuove nozze.
Io sono tra quelli.
 

arcierone

Nuovo Iscritto
avete ascoltato? avete letto bene tutti? ed ora Soloni da strapazzo! cosa avete da dire? che uno con i soldi ci può fare quello che vuole? che se il padre ha fatto così qualche motivo ce l'aveva? che sta alla matrigna appianare i problemi magari adottando la figliastra? un pò di serietà poi con tutti quei "mi piace" che vi distribuite come una mafietta!
questi sono i veri problemi, non le chiacchiere da osteria che si fanno senza alcun riguardo verso coloro che soffrono, che si rivolgono alla comunità per cercare sostegno, aiuto e consigli
 

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