arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Questo e' un caso che potrebbe interessare davvero in molti. Quindi non si vende la propria parte bensì di scioglie un legame. Un legame che aveva già comportato allo stato un guadagno che sia fortuito, successione, o di una compravendita, appunto volontario. È giusto. Giovannangela ha portato un bellissimo contributo.
 

maria55

Membro Attivo
Professionista
Considerata la diversa provenienza dei due immobili (successione e compravendita) è possibile sciogliere la comunione con una divisione ( registro 1% sulla massa ed una tassa fissa di catastale per l'immobile pervenuto per successione) e una permuta ( si tassa solo uno dei trasferimenti con doppia catastale).
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
Esatto! un fratello acquista un appartamento e io..che sono la sorella l'altro e per tutti e due non è PRIMA CASA!Sono stata oggi pomeriggio dal notaio! Secondo lui va bene fare un solo atto ma essendo due beni di provenienza differente..uno per successione ed uno per acquisto non si può applicare come imposta di registro l'1% ma il 7% oltre all'imposta ipotecaria del 2% e l'imposta catastale dell'1 %....quindi un totale di imposte del 10 % calcolato sulle rendite catastali..se si fa entro dicembre 2013! Forse si risparmia qualcosa ( circa 1000/1500 euro ) facendo l'atto dopo il 1 gennaio 2014 a meno che anche il comune di Bologna nel frattempo non alzi le rendite catastali ( Roma lo sta già facendo!) Inoltre avendo i due appartamenti una rendita catastale molto diversa ( perché 1 è classse A/4 l'altro A/3 anche se i valori di mercato sono simili secondo il notaio sarebbe più "giusto" fare anche un conguaglio dando valori differenti perché tali sono le rendite catastali ..uno ha una rendita di 570 euro l'altro di 1150...insomma ha fatto un rapido conto..quindi dovremo pagare più di 16 MILA euro di imposte!Quasi quasi viene voglia di lasciare tutto come è e i nostri eredi/figli se la vedranno tra di loro! Mah!
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Anche io avevo fatto una permuta con mia sorella ("divisione" però è il termine corretto). Le due rendite catastali erano diverse come nel tuo caso e il notaio aveva scritto nel rogito che noi due concordavamo sull'attribuire ai due immobili lo stesso valore , così che non ci fosse necessità di conguaglio
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Eppure un dubbio mi rimane: secondo gli articoli di legge testè, stamattina, mostrati da Jerry, anche in caso di divisione di benbi non pervenuti in successione dovrebbe essere utilizzato lo stesso dispositivo.

Nell'ambito della comunione possono farsi varie distinzioni:

a) comunione volontaria, legale e incidentale.

volontaria : quando nasce per convenzione stipulata tra i partecipanti(è il caso dell'acquisto in comune)

• legale : se il suo titolo è nella legge;

• incidentale , quando sorge per circostanze fortuite (il caso tipico si ha nella comunione successoria, tra più eredi o legatari).


Per la divisione si applicano le norme sulla divisione ereditaria , che può avvenire con una spartizione materiale della cosa, ove sia possibile, oppure con una ripartizione della somma ricavata dalla vendita della cosa stessa.


E' proprio questo passaggio che va riflettuto.
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
Magari si potesse fare così! Risparmieremmo un bel po' di imposte ! Cmq anche il mio notaio ha espresso perplessità sul dare ai due appartamenti lo stesso valore..per timore di controlli dell'Agenzia delle Entrate ..ma se noi vogliamo lui mette lo stesso valore per i due appartamenti...è solo che si ha sempre timore dei controlli dell'Agenzia delle Entrate
 

giovannaangela

Membro Attivo
Proprietario Casa
..scusate.. .. ho letto e riletto quanto scritto da voi scritto e mi sembra interessantissimo. . quindi se non ho capito male potrei provare a "convincere " il notaio a considerare i due appartamenti una "massa divisionale" data da un appartamento in "comunione volontaria" ( quello che abbiamo acquistato insieme al 50% ciascuno ) ed uno in "comunione incidentale" ( quello che abbiamo ereditato dalla nostra mamma anch'esso al 50% ciascuno dato che siamo stati gli unici eredi). Su entrambi gli appartamenti in effetti come tasse abbiamo già "dato"... e anche tanto essendo state pagate per entrambi gli appartamenti imposte come" seconda casa"...se ora possiamo sciogliere la "comunione" e fare un "atto di divisione" /permuta senza conguaglio sarebbe davvero un bel risparmio! Che ne dite? Nel caso che questo notaio fosse assolutamente contrario mi consigliate di rivolgermi ad un altro notaio? E se provassi a chiedere "lumi" all'Agenzia delle Entrate ? Non capisco se si può andare ad interpretazione o esistono leggi/circolari/ norme chiare in merito! Grazie ancora per la vostra disponibilità e competenza!
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Mi sembra che la legge parli chiaro. A meno che tutti noi non sappiamo più leggere. (direbbe JacO: più leggère) Puoi chiedere certamente lumi all'Agenzia delle Entrate, un notaio dovrebbe essere erudito in materia (quanto meno direbbe sempre JacO: da qualcuno dovrebbe averlo udito) Finito di scherzare, la sostanza è questa.
 

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