basty

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Curiosa questa discussione.
Un conto è una licenza edilizia che si può smarrire, altro lo smarrimento di un presunto atto di divisione che notoriamente ha una conservatoria, archivi notarili ecc
Come ricordava @Jan80 la legge stabilisce che le costruzioni fatte su terreno indiviso , o diviso non rispettando le procedure previste per i trasferimenti immobiliari, rimangono in comproprietà.
Qui non voglio offendere nessuno, ma Se a catasto risulta una situazione diversa, è la riprova che sia i tecnici del Nceu che i geom che hanno depositato le pratiche, hanno spesso operato “di fantasia” , come anche qui si è potuto leggere , dove apprendo che risulta possibile attraverso dichiarazioni di successione non conformi allo stato giuridico reale, produrre effetti validi.
Che il detto “fatta la legge, trovato l’inganno” sia vecchia come il mondo è vero, ma seguire la strada maestra è così difficile?
Ps: Nel ‘39 non si era in guerra, ed anche se lo fosse stato, a Roma fino al ‘42 l’edilizia, specie di regime, non risulta averne risentito. (Eur…. vi dice niente?)
Risulta per caso che la Conservatoria abbia subito successivamente bombardamenti?
ps2: … poi sarà per via della Mia età, ma il ‘39 non credo sia già una classe estinta…😜🤞🤘.. anche se io sono un po’ più giovane
 

Jan80

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Giusto per chiudere il cerchio, le planimetrie d'impianto catastale nella quasi totalità del territorio italiano risalgono al 1939/40 poiché prima non erano previste. La guerra non c'entra nulla.

A quanto pare dopo quasi un secolo e diversi passaggi successori é la prima volta che si intraprende la strada della compravendita di una porzione di questo lotto originariamente unito, ed è normale che tutti i passaggi mai eseguiti nel tempo siano da sistemare ora.
 

happysmileone

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Giusto per chiudere il cerchio, le planimetrie d'impianto catastale nella quasi totalità del territorio italiano risalgono al 1939/40 poiché prima non erano previste. La guerra non c'entra nulla.
Grazie per questo passaggio che non conoscevo. Ma che tu sappia all’epoca i tecnici si rifacevano solo allo stato dei luoghi senza verificare gli atti di proprietà ?
Credo di sì visto che anche ora la situazione al catasto non è probante si fini legali .
Per ultimo da profano mi pare di capire che esiste :
- un catastò per l’applicazione delle tasse detenuto ora dall’Agenzia delle Entrate
- un catastò “comunale” per verificare la legittimità edilizia
- una conservatoria per quanto riguarda gli atti di proprietà
e per allineare tutto ed avere una situazione reale e pulita bisogna interfacciarsi con :
- tecnici assunti privatamente per il catasto presso Agenzia delle Entrate
- tecnici comunali con l’ausilio dei precedenti
- conservatoria per consultazione degli atti di proprietà
tanto lavoro per i tecnici, tanti soldi da sborsare per il cittadino senza garanzia di un risultato sicuro .
Impossibile per lo stato allineare direttamente lo stato proprietario con quello catastale fiscale e comunale di legittimità edilizia ?
 

basty

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mpossibile per lo stato allineare direttamente lo stato proprietario con quello catastale fiscale e comunale di legittimità edilizia ?
Ti rispondo da profano, ma non tanto.
Intanto per la consultazione dei vari archivi non occorre essere professionisti iscritti ad un albo. Purtroppo è pur vero che i cittadini si appassionano (pare) di più a seguire gossip, GF, Domenica-in e compagnia cantante, invece che acquisire un minimo di conoscenze riguardo al diritto di famiglia, di proprietà, comunione, condominio, successione , e relativi adempimenti burocratici, temi che prima o poi nella vita ci chiamano in causa direttamente.
La tua proposta è irragionevole perché posta a rovescio: il fine è condivisibile, ma il processo va rovesciato.
L’ordinamento dello Stato Italiano, a differenza di quello austroungarico del catasto tavolare ancora in vigore nelle regioni ex austriache, ha storicamente impostato la valenza giuridica della proprietà immobiliare mettendo in cima alla piramide la conservatoria dei registri immobiliari. Il nostro catasto, di invenzione credo napoleonica, e ridefinito a partire dal 1935 ha quindi sempre avuto solo valenza censuaria , fiscale quindi.
Oggi la legge sulle varie conformità catastali ed urbanistiche, vuole proprio arrivare a ciò che suggerivi, ma non può partire da dati originariamente incompleti, sommari ecc come sono stati per anni quelli del catasto (esiste solo quello, oggi in Agenzia delle Entrate ex ADT) , o gli archivi comunali dove sono depositati i progetti ( e mal conservati) . Appunto richiedendo oggi l’allineamento di tutte queste basi di dati, è inevitabile che i nodi vengano al pettine.
Proprio per questo
è normale che tutti i passaggi mai eseguiti nel tempo siano da sistemare ora.
 

Gianco

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Professionista
Se dopo il frazionamento del terreno iniziale non vi è stato un atto di divisione tra i comproprietari al 50%, é normale che a tutt'oggi i diversi immobili siano ancora in comproprietà indivisi, sebbene a catasto, che non è probante, siano assegnati a ditte differenti.
Quello che conta è quanto si rileva nell'ex conservatoria, dove il notaio ha già verificato nnon esserci una divisione delle proprietà degli immobili.

Quindi rimangono, permuta, compravendita o usucapione.
Appunto con l'usucapione l'intestazione catastale e risultante dalla conservatoria dei RR.II. vengono superate.
 

Gianco

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Se vi interessa la storia catastale, leggete questa pubblicazione.
 

Allegati

  • Il sistema catastale (dati 2016)_Il Sistema Catastale 2018 (DATI 2017) 20181210_stampa.pdf
    2,8 MB · Visite: 75

happysmileone

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Ti rispondo da profano, ma non tanto.
Intanto per la consultazione dei vari archivi non occorre essere professionisti iscritti ad un albo. Purtroppo è pur vero che i cittadini si appassionano (pare) di più a seguire gossip, GF, Domenica-in e compagnia cantante, invece che acquisire un minimo di conoscenze riguardo al diritto di famiglia, di proprietà, comunione, condominio, successione , e relativi adempimenti burocratici, temi che prima o poi nella vita ci chiamano in causa direttamente.
La tua proposta è irragionevole perché posta a rovescio: il fine è condivisibile, ma il processo va rovesciato.
L’ordinamento dello Stato Italiano, a differenza di quello austroungarico del catasto tavolare ancora in vigore nelle regioni ex austriache, ha storicamente impostato la valenza giuridica della proprietà immobiliare mettendo in cima alla piramide la conservatoria dei registri immobiliari. Il nostro catasto, di invenzione credo napoleonica, e ridefinito a partire dal 1935 ha quindi sempre avuto solo valenza censuaria , fiscale quindi.
Oggi la legge sulle varie conformità catastali ed urbanistiche, vuole proprio arrivare a ciò che suggerivi, ma non può partire da dati originariamente incompleti, sommari ecc come sono stati per anni quelli del catasto (esiste solo quello, oggi in Agenzia delle Entrate ex ADT) , o gli archivi comunali dove sono depositati i progetti ( e mal conservati) . Appunto richiedendo oggi l’allineamento di tutte queste basi di dati, è inevitabile che i nodi vengano al pettine.
Proprio per questo
Tutto giusto pero' osservo :
- se non si trova una licenza edilizia purche' si dichiari immobile ante 1967 e l'atto notarile e' valido
- se non si trova una divisione ancorche' presente al catasto e parti consenzienti circa la divisione riportata bisogna fare un atto di divisione con eventuali compensazioni e pagare tasse anziche' una dichiarazione o autocertificazione delle parti che la divisione presente e' in linea con i loro "desiderata" o addirittura un atto di usucapione, come scrive Gianco, pur essendo in accordo.
Forse che una usucapione costi meno di una divisione notarile ?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
- se non si trova una divisione ancorche' presente al catasto
Che purtroppo per ogni azione lo stato ponga delle imposte, è arcinoto. Ma non posso che rispondere citando l'art. 2643 c.c. che prescrive che gli atti di trasferimento di beni immobili debba avvenire con atti che diventano pubblici col mezzo della trascrizione.

E proprio perchè vengono chiesti dei balzelli, non è ammesso che non si ritrovi un atto pubblico: o esiste o non esiste.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Forse che una usucapione costi meno di una divisione notarile ?
L'usucapione si raggiunge se l'immobile è posseduto, secondo i requisiti previsti dalla legge, da oltre vent'anni. Pertanto, non occorre nessuna sentenza, che potrai ottenere se ti necessita per ottenere la continuità storica, necessaria per poter ottenere un mutuo o comunque dare l'immobile a garanzia. Talvolta si risolve il problema inserendolo in una dichiarazione di successione, per esempio, a seguito del decesso del vecchio proprietario, per cui si intestano i suoi eredi. O magari se il de cuius, proprietario per avvenuta usucapione, lo lasciasse in eredità per testamento.
 

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