... Definisci 'senza spesa' se vuoi sanare devi spendere.... la storia continua con risvolti per me incredibili.
Come vi ho scritto su quel terreno indiviso sugli atti ma di fatto diviso al catasto fin dal 1940 !!!! sia i miei nonni che i genitori del confinante hanno realizzato un negozio . Per quanto la suddivisione del terreno ho solo trovato tra le carte una scrittura privata tra le parti non sottoscritta che riporta quanto risulta al catasto fabbricati ed al comune . Lo stato dei luoghi e' in linea con la suddivisione effettuata e l'estratto di mappa catastale della zona e' allineato con quella suddivisione. Ricordo che gli atti di acquisto risalgono al 1930 e l'accatastamento al 1939/40 (seconda guerra mondiale).
Ora il confinante vuol vendere il suo negozio ed il notaio incaricato dall'acquirente ci dice che essendo il terreno indiviso anche i due negozi sono indivisi anche se realizzati e pagati ed accatastati singolarmente e pertanto bisogna effettuare un atto di permuta delle quote per renderli separabili. In definitiva si cerca di dichiarare che il valore dei due negozi e' piu' o meno uguale e si pagano le tasse solo sul valore del maggiore. Dopo questa permuta il confinante puo' vendere il "suo" negozio . Peccato che i negozi non sono affatto di valore piu' o meno uguale ma il mio e' di valore notevolmente piu' basso e dichiarando un valore piu' alto credo che saro' penalizzato in futuro se volessi venderlo.
Avete qualche suggerimento su questa faccenda? Possibile che situazioni risalenti a periodi di guerra non possano essere sanati senza spese ? In effetti entrambi abbiamo pagato le tasse come se la divisione fosse stata effettuata e non abbiamo evaso nulla. Il controllo sugli atti di vendita ci ha fatto scoprire questa situazione solo ora ....
Gratis manco l'aria c'è