Anamera

Nuovo Iscritto
Conduttore
Sono in affitto in un locale commerciale senza servizi igienici (non previsti sul contratto). Ho sempre utilizzato, come da accordi verbali, il bagno del negozio a fianco, che ora però si è trasferito e giustamente ha staccato i contatori, quindi non c'è più l'acqua e il bagno non è utilizzabile. Preciso che mi sono accorta da poco che la categoria catastale è sbagliata, è adibita a magazzino, anziché negozio di vendita al pubblico. La mia domanda è : non essendo più provvista di servizi igienici, può essere un buon motivo per recedere dal contratto d'affitto SENZA FARE I 6 MESI CHE IL CONTRATTO PREVEDE?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Il contratto d'affitto non cita la categoria catastale
Il contratto cita l'uso per il quale l'immobile è ceduto in affitto?

Se sta scritto (ad esempio) "ad uso commerciale" che è un'espressione molto generica, è probabile che il locatore di proposito non abbia voluto specificare.
Per non far risultare l'incongruenza tra l'attività che avresti effettivamente svolto (commercio con vendita al pubblico) e la cat. catastale dell'immobile (magazzino).

Purtroppo dalle clausole seguenti risulta che tu hai accettato l'immobile nello stato in cui si trova ritenendolo idoneo all'uso che ti eri proposta, come detto nei post n. #13, #28, #29.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Comunque io direi che se @Anamera ha accettato quel locale, così come visto e piaciuto, 24 anni fa ed in quel locale ha svolto la sua attività per tutto questo tempo senza battere ciglio usufruendo solo del bagno di un vicino, dovrebbe come minimo rispettare i sei mesi di preavviso per recedere dal contratto. Era questa la domanda, se non sbaglio. Poi, che il fatto di non avere i servizi igienici possa considerarsi un "grave motivo" siamo tutti d'accordo.
 

Anamera

Nuovo Iscritto
Conduttore
secondo me la proprietà ti deve acconsentire l'accesso al bagno ma la riattivazione di acqua e luce la devi fare a tue spese. D'altro canto fino agli anni 70 c'erano negozi senza servizi igienici (gli esercenti andavano al bar ed i clienti colti da necessità pure) oppure i negozi avevano i servizi in comune nei cortili.
Tra l'altro la destinazione d'uso di una unità immobiliare si deduce dal certificato di abitabilità rilasciato una volta dal comune che aveva approvato e dato la licenza edilizia. La registrazione catastale vale poco; vale solo per farci pagare le tasse.
chiedo, per curiosita', ...negli anni 70 come facevano a lavare il pavimento? Chiedevano l'acqua al bar ?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
come facevano a lavare il pavimento
come ho già avuto modo di scrivere la conformazione degli edifici era tale che i negozi avevano un ingresso nel retrobottega. Questo ingresso si apriva su una corte interna dove c'erano i servizi comuni o il servizio di pertinenza. Nei casi in cui, a seguito del progetto approvato o dello stato di fatto di edifici ante inizi 1900, non ci siano i servizi igienici i negozianti andavano alla fontana pubblica o al gabinetto del bar.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto