Diciamo che la colpa, per dirla tutta, sarebbe da suddividere tra Comune ed Agenzia delle Entrate/ Territorio della Provincia di Roma. Essendo ormai collegate anche telematicamente non ci vorrebbe tanto per tirar fuori da un qualunque immobile risalire alla o alle concessioni edilizie (comprese di varianti), la particella catastale dei terreni e del catasto fabbricati con la relativa planimetria depositata. Un lavoro che sicuramente faranno in caso di piccole ristrutturazioni (anche solo nuove tramezzature), che non viene fatto molto (non solo a Roma per essere sincero) in caso di nessuna ristrutturazione.
Tuttavia dove non arrivano Comune e Agenzia entrate (in caso di compravendita) Il DL 78/10 obbligando alla corrispondenza tra concessioni e catasto, obbliga alla revisione di quest'ultimo.