Chiedo scusa perché solo ora fornisco prove di quanto asserito.
Dal quotidiano 'La Repubblica' del 29 febbraio 2012:
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Condannati i geometri delle "mazzette", denaro in cambio di un permesso
Due anni di reclusione per i dipendenti comunali. Avevano chiesto 2.500 euro per chiudere un occhio su un forno realizzato in un cortile.
di Angela Sorbo
Condannati a due anni di reclusione i due geometri dell'Ispettorato edilizio del Comune, Pietro Compagnucci e Roberto Giardini, accusati di concussione per essersi fatti dare da un cittadino residente nella sesta circoscrizione, Ahmed M., circa 2.500 euro per chiudere un occhio su un forno realizzato nel cortile della sua casa. L'uomo, insospettito da tale richiesta, aveva allertato i carabinieri che, in borghese, avevano assistito alla consegna in contanti della mazzetta. Senza successo i due geometri hanno fatto ricorso alla Corte di Cassazione contro il verdetto, emesso il 20 aprile del 2009 dalla Corte di Appello della Capitale. I giudici hanno bocciato i loro reclami e li hanno anche condannati a versare mille euro per uno alla Cassa delle Ammende.
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Nota: Il famoso 1%
Dal quotidiano 'La Repubblica' del 29 febbraio 2012:
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Condannati i geometri delle "mazzette", denaro in cambio di un permesso
Due anni di reclusione per i dipendenti comunali. Avevano chiesto 2.500 euro per chiudere un occhio su un forno realizzato in un cortile.
di Angela Sorbo
Condannati a due anni di reclusione i due geometri dell'Ispettorato edilizio del Comune, Pietro Compagnucci e Roberto Giardini, accusati di concussione per essersi fatti dare da un cittadino residente nella sesta circoscrizione, Ahmed M., circa 2.500 euro per chiudere un occhio su un forno realizzato nel cortile della sua casa. L'uomo, insospettito da tale richiesta, aveva allertato i carabinieri che, in borghese, avevano assistito alla consegna in contanti della mazzetta. Senza successo i due geometri hanno fatto ricorso alla Corte di Cassazione contro il verdetto, emesso il 20 aprile del 2009 dalla Corte di Appello della Capitale. I giudici hanno bocciato i loro reclami e li hanno anche condannati a versare mille euro per uno alla Cassa delle Ammende.
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Nota: Il famoso 1%